L’evento sarà l’occasione per ricordare la figura e le opere di Federico Melis, famoso ceramista ed insegnante, nato a Bosa nel 1891 e vissuto ad Urbania dal 1944 al 1969.
Il progetto si sviluppa nell’arco di un anno, mettendo al centro la conoscenza di un territorio di un paese sardo e di uno marchigiano. Questo grazie alla mediazione dei nostri soci, che di anno in anno, ci guidano alla conoscenza della propria comunità di provenienza. In occasione di questo primo incontro saranno, i balli, i canti, i suoni e i sapori del Sulcis ad avvicinare le due comunità, e si spera, a creare nuovi e forti legami tra due territori lontani, ma a volte inaspettatamente legati dall’esperienza dell’emigrazione, da paesaggi ed economie simili o da personaggi importanti che hanno operato nelle due realtà.
Quest’anno Urbania, (l’antica Casteldurante nota per le sue ceramiche), ospiterà Fluminimaggiore e il territorio del Sulcis. Nel 1944 questa città, accolse il ceramista sardo Federico Melis e l’amore per la ceramica, da allora, unisce Urbania alla Sardegna. Federico Melis, seppe avvicinare i bambini e i giovani alla ceramica, formandoli e sostenendoli nel recupero dell’antica tradizione ceramica durantina, che si andava perdendo. A Urbania trovarono lavoro nel dopoguerra, alcune famiglie sarde, oggi molto ben radicate e inserite nel contesto produttivo del territorio. Anche nel locale convento di clausura, ci sono state fin dal 1921, e ancora vi sono suore sarde.
Fluminimaggiore piccolo centro di tremila abitanti, luogo simbolo della storia mineraria sarda, oggi punta alla valorizzazione del suo patrimonio naturalistico e archeologico. Il suo territorio è ricco di boschi e si estende verso la costa con paesaggi stupendi e spiagge dalla sabbia fine color ocra. Il tempio di Antas, uno dei massimi monumenti dell’Antichità sarda, dedicato al Sardus Pater, e valorizzato egregiamente dai romani, che l’avevano collegato con le magnifiche grotte de su Mannai, oggi visitabili. L’incontro di queste due comunità sarà un’occasione per assaggiare i piatti dello chef sardo Federico Lai, preparati secondo le antiche ricette. Tutti i prodotti per il ricco menù arriveranno dal Sulcis: dalla carne ai formaggi, dai vini ai dolci, dalla pasta ai salumi.
A maggio è previsto il viaggio conclusivo, organizzato dall’Associazione, per conoscere il meraviglioso territorio del Sulcis, con tappa centrale a Fluminimaggiore. Un piccolo segno, di come possiamo essere una risorsa importante per la Sardegna, in una circolarità di rapporti che deve nutrire e far crescere i sardi, quelli di dentro e quelli di fuori”, ma anche quelli non sardi con cui lavoriamo, costruiamo famiglie e condividiamo socialità e interessi. Il valore aggiunto della nostra identità, oggi è ancor più utile per confrontarsi e rispettare le diversità degli altri.