Un romanzo non nostalgico, ma immerso nelle contraddizioni di questi anni e rivolto anche al futuro.
Così Walter Veltroni definisce Quando (Rizzoli), il suo nuovo libro, in cui il protagonista si risveglia dal coma a trentatré anni dalla morte di Berlinguer. Giovanni pensa di trovare tutto come lo aveva lasciato, invece il mondo è cambiato in modo talmente epocale da non ritrovarsi più, da non riconoscere neppure sé stesso, da aver perso ogni più piccola certezza. Un libro ironico, divertente e amaro in cui il politico e scrittore si ricorda di come eravamo e ci dipinge nell’oggi. Veltroni lo presenta questa settimana a Codrongianos e Sanluri nell’ambito del festival Éntula, organizzato dall’associazione Lìberos.
Il primo appuntamento è per giovedì 6 settembre alle 21 a Codrongianos, davanti alla Basilica SS Trinità di Saccargia, con Antonio Di Rosa. Il giorno dopo, venerdì 7 settembre, alle 19 si replica nel Polo culturale degli Scolopi a Sanluri con Alberto Urgu. La seconda presentazione rientra anche nel festival letterario SanluriLegge.
Quando (Rizzoli, 2017). Giovanni si risveglia nel 2017, dopo trent’anni di coma, e l’ultimo ricordo è il funerale di Enrico Berlinguer, il 13 giugno 1984: tutto è cambiato, il modo di vivere, di comunicare, di fare politica… Quando è un libro che segna uno spartiacque tra il mondo prima della morte di Berlinguer e dopo i suoi funerali. Questa metaforica divisione del tempo e dell’universo viene rappresentata da Giovanni, un vero compagno, un uomo con idee forti e ferme, che proprio nella calda estate romana del 1984, ai funerali dell’uomo e dell’immenso politico Enrico Berlinguer, prende in testa l’asta della bandiera e per trent’anni vive al buio, in un coma profondo, da cui nessuno pensava si sarebbe mai più risvegliato. Il Veltroni scrittore mette sulla pagina tutte le debolezze e le beltà del comunismo di un tempo e di quello che non esiste più. In Quando, Giovanni si risveglia in un mondo che è completamente trasformato e soprattutto dove il comunismo non esiste più come non esistono più il partito e i compagni. Ma quando è accaduto? Che cosa è successo? I suoi amici, ora non più giovani proprio come lui, si accalcano al suo capezzale per raccontargli quei trent’anni di coma in cui un uomo di nome Berlusconi ha preso il potere, in cui il muro di Berlino è stato abbattuto e in cui le Twin Towers di New York sono crollate. E anche della sua famiglia che è rimasto?
Walter Veltroni è stato direttore de l’Unità, vicepresidente del Consiglio, sindaco di Roma, segretario del Partito democratico e candidato premier alle elezioni politiche del 2008. È autore di alcune opere di narrativa: Noi (2009), L’inizio del buio (2011), L’isola e le rose (2012), E se noi domani (2013), Quando c’era Berlinguer (2014), che è diventato un film, e Ciao (2015), tutti pubblicati da Rizzoli. È anche regista di I bambini sanno (2015), Indizi di felicità (2017) e della serie televisiva Gli occhi cambiano (2016), e di Tutto davanti a questi occhi (2018), intervista a Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz.
Con cortese preghiera di pubblicazione
Ufficio Stampa
Paola Pilia
3497346452
Il Festival Éntula è organizzato dall’associazione culturale Lìberos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Fondazione di Sardegna e Sardex.