Il Professor Tarcisio Agus, Presidente del Parco Geominerario, celebra con una nota Carloforte in occasione dell’anniversario.
Carloforte racconta il mare, due giorni di metà ottobre all’insegna dell’arte, storia e cultura marinaresca. E’ stata un’ importante occasione per narrare la storia di Carloforte nello scenario del Sulcis Iglesiente, come porto industriale al servizio delle fiorenti miniere, che si affacciavano sul mare, da metà ottocento sino al primo ventennio del 900, da Masua, passando per Buggerru sino a Piscinas (Arbus).Altrettanto importante è stato rievocare il grande apporto dei “Galanzieri”, gli uomini che a spalle trasferivano i minerali dai depositi costieri sulle imbarcazioni, impiegate per trasportare i minerali dalle importanti miniere del sud Sardegna sino a Carloforte, dove venivano trasferiti sulle navi, per essere portati nelle fonderie del nord Italia.
Le “bilancelle”, così venivano chiamate le imbarcazioni di piccolo cabotaggio, capaci di approdare nei piccoli moli minerari, meglio note come “Bilancelle carlofortine”, in quanto tipiche del luogo, erano imbarcazioni lignee, interamente realizzate a Carloforte, di circa 12 metri a vela latina.
Non si è parlato solo di mare ma anche dell’interessante formazione dell’isola di San Pietro, con i suoi geositi e la miniera di ocra, già nota in epoca antica perché la formazione geologica del sito “Capo Becco” era in associazione con il diaspro rosso, utilizzato nel Neolitico per la produzione di punte di frecce ed altri utensili.
Siti minerari e geologici di interesse internazionale, alcuni dei quali, come Cala Fico e Capo Becco, hanno trovato accoglienza nello splendido folder celebrativo per il 280° anniversario della fondazione di Carloforte, realizzato da Poste Italiane, con il patrocinio del Parco Geominerario, che è in distribuzione in tutti gli uffici postali d’Italia.
Prof. Tarcisio Agus