Il primo spettacolo si terrà il prossimo 26 ottobre a Lollove (NU): 377 sono i comuni della Sardegna e 377 i giorni di viaggio in bicicletta alla scoperta della sua isola.
Sarà il paese di Lollove (a circa quindici chilometri da Nuoro) a tenere a battesimo il prossimo 26 ottobre alle 18.30 (evento in collaborazione con l’Ente Musicale di Nuoro) la partenza del 377 project del musicista sardo Sebastiano Dessanay, artista da anni residente in Inghilterra (a Birmingham, per la precisione), in procinto di intraprendere un seminale progetto artistico dedicato alla Sardegna, sua terra d’origine e madre della sua ricerca e ispirazione.
377 è un viaggio, un progetto creativo, compositivo, musicale, comunitario, un progetto di scambi e incontri con la popolazione sarda, ma anche un progetto ecologico, perché l’unico mezzo di trasporto utilizzato durante tutta la sua durata sarà la sola bicicletta. Ogni giornata sarà caratterizzata dal viaggio in bicicletta (lo spostamento da un comune all’altro) e dall’arrivo, momento di studio, ricerca dell’ispirazione e scoperta in un costante processo creativo di condivisione.
L’improvvisazione, caratteristica che contraddistingue il contrabbassista cagliaritano, da anni inserito nella scena jazzistica internazionale, sarà ingrediente fondamentale nel suo percorso di ricerca. Con sé, Dessanay, porterà un bagaglio essenziale, un ukulele basso per allenare le dita, ma all’occorrenza anche strumento per suonare e interagire con i musicisti incontrati durante il lungo cammino.
Ogni giorno sarà per Sebastiano Dessanay una costante scoperta, una inesauribile fonte di ispirazione e di stimoli sotto il punto di vista culturale, sociologico e paesaggistico. Ogni singolo Comune della Sardegna verrà indagato con la medesima attenzione, con una apposita pagina dedicata sul blog costantemente aggiornato (www.377project.com): un diario multimediale nel quale confluiranno incontri, racconti, emozioni
«Perché il 377 project? I perché sono tanti, ma reali perché, forse, non ce ne sono – spiega Dessanay – sento di dover intraprendere questo percorso, i motivi che mi spingono, ovviamente, ci sono, ma non ne esiste uno univoco. La mia idea trae ispirazione dalla storia del funambolo Philippe Petit, che negli anni ’70 camminò tra le torri gemelle.
L’equilibrista francese aveva pianificato l’impresa come obiettivo senza un reale perché, fu anche arrestato per questo. Il 377 è un progetto legato a una forte esigenza espressiva e artistica, l’intero progetto è una sola performance, che durerà più di un anno. Dopo 10 anni di caos e fretta e interazioni con il mondo, arriva il momento in cui ci si deve fermare a riflettere, ad ascoltare e ascoltarsi. E’ il mio cammino di Santiago – continua Dessanay – so già cosa farò dopo, ma in questo momento ho bisogno di nutrirmi di questa esperienza, indagando profondamente sul concetto e sentimento di insularità che appartiene a ogni persona nata e vissuta in Sardegna.
Come uno scrittore non potrebbe scrivere senza aver letto tanti altri libri, un compositore non può comporre senza ascoltare musica. Mi metterò in ascolto della Sardegna, con le orecchie, con gli occhi, con il tatto, con la mente. Ne racconterò i suoi inconfondibili profumi, i suoi elementi primordiali e tutto ciò sarà per me l’ispirazione per alimentare questo ambizioso progetto creativo. In cambio, alla fine del lungo viaggio, restituirò alla mia terra e a tutti i sardi un’opera multimediale, un documentario, un libro. Sarà la mia sincera visione della Sardegna e delle esperienze vissute, descritte dal mio punto di vista, con la sensibilità del musicista. L’opera finale sarà la rappresentazione del mio viaggio, la fotografia sonora della mia Sardegna.»