Traffico passeggeri in crescita su Bari e Brindisi. Nei primi nove mesi di quest’anno il totale del traffico su Bari e Brindisi, tra arrivi e partenze, è stato di 5,7 milioni passeggeri. Incremento per la linea internazionale. Lo Sportello dei diritti: “Trasporto aereo Puglia competitivo per prezzi ma non per combinazioni di volo”
Il periodo gennaio–settembre del 2018 evidenzia il buon andamento del traffico passeggeri sugli aeroporti di Bari e Brindisi, con particolare riguardo alla linea internazionale. In premessa, va evidenziato che i dati riferiti al primo quadrimestre risentono, sia su Bari sia a livello di rete, della temporanea chiusura dell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari nel periodo 28 febbraio – 9 marzo.
Nello specifico nei primi nove mesi di quest’anno i passeggeri in arrivo e partenza sugli aeroporti di Bari e Brindisi sono stati oltre 5,7 milioni, il +6,5% rispetto allo stesso periodo del 2017.
La linea internazionale, con circa 2,1 milioni di passeggeri, cresce del +18,8%, mentre il dato riferito alla linea nazionale, +0,7%, è sostanzialmente stabile. Al conseguimento di questo risultato ha certamente contribuito l’ottimo andamento del mese di settembre che ha registrato un incremento del traffico passeggeri dell’11% su Bari e del 10,1% su Brindisi.
Va evidenziato, altresì, l’eccellente risultato della linea internazionale che a settembre, rispettivamente con 232mila e 79mila passeggeri, si attesta al +23,4% su Bari e al +25,4% su Brindisi.
Complessivamente sui due scali, nello scorso mese, il totale, tra arrivi e partenze, è stato di poco più di 770mila passeggeri (+10,7%).La significativa crescita registrata dalla componente internazionale di linea, è legata a doppio filo alla nostra costante azione di sviluppo del network delle destinazioni e di accentuata accessibilità dai grandi mercati fonte per l’industria turistica pugliese. I nostri scali,contribuiscono in maniera sempre più decisa all’affermazione della Puglia come destinazione di successo per il turismo internazionale.
La Puglia, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non riesce però ancora a sfruttare a pieno la sua posizione strategica facendo un salto di qualità per attrarre il crescente numero di turisti internazionali diretti nelle località del Mediterraneo.
Pur continuando ad avere prezzi ancora competitivi rispetto alle altre località turistiche, la nostra regione sembra perdere terreno rispetto ai suoi competitor in termini di numero di combinazioni di viaggio disponibili e per i costi del noleggio di un’auto, notevolmente cresciuti rispetto all’anno passato.