Il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna (Cedac) propone un programma ricco e variegato che fonde tradizione e modernità, con il coinvolgimento di oltre venti città dell’Isola, tra cui Alghero, Arzachena, Cagliari, Carbonia, Dorgali, Lanusei, Macomer, Meana Sardo, Nuoro, Olbia, Oristano, Ozieri, Palau, Paulilatino, Sassari, San Gavino Monreale, Santa Teresa Gallura, Sinnai, Tempio Pausania e ancora Monserrato, Selargius, Quartu Sant’Elena.
Tra le novità l’inserimento della quarta Arte: il Teatro Circo, a confermare l’attenzione ai nuovi linguaggi e alle nuove sensibilità. Il nouveau cirque è sfida contro i limiti, è bellezza senza canoni standardizzati, è virtuosismo visionario. Il CeDAC, in consonanza con l’apertura ministeriale, propone al proprio pubblico alcuni lavori significativi di circo contemporaneo.
Sui palcoscenici dell’Isola andranno in scena 302 rappresentazioni firmate da 91 compagnie, di cui 150 spettacoli di Prosa per 40 compagnie, 43 spettacoli di Danza (11 compagnie), 42 concerti (22 ensemble), 45 di Teatro Ragazzi (15 compagnie) e 13 di Teatro Circo (3 compagnie).
Il precedente triennio ci ha visto impegnati nella sfida di realizzare il Circuito Multidisciplinare nel rispetto dalla riforma voluta dal MiBAC, con l’inclusione della danza e della musica e il coinvolgimento delle amministrazioni locali – sottolinea il presidente Antonio Cabiddu. Sono stati tre anni intensissimi di attività con un incremento di 107 spettacoli in più all’anno rispetto al 2014, pari al 61 per cento, di cui 30 di prosa, 36 di danza e 41 concerti.
L’obiettivo di progettare l’attività con respiro triennale e ampliare il circuito tradizionale della prosa con spettacoli di danza e musica è stato compreso e sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna con l’inserimento di un apposito capitolo di bilancio nella Legge Finanziaria, cui ha fatto seguito un incremento proporzionale dei contributi dei Comuni e degli incassi da botteghino (più 30 per cento) a conferma dell’interesse e del gradimento del pubblico.
Il capitolo di bilancio della RAS a favore del Circuito Multidisciplinare è stato rifinanziato per il triennio 2018-2020 con un contributo di 700mila euro all’anno, con un incremento di 100mila euro rispetto al 2017. Analogo incremento si registra nel contributo del MiBAC, che passa da 352mila euro del 2015 a 423mila euro nel 2018. Ulteriori contributi sono previsti da parte dell’Assessorato al Turismo della RAS, per 50mila euro, dei Comuni, per 390mila euro e dalla Fondazione di Sardegna, per 103mila euro, mentre gli incassi netti da botteghino sono stimati in 1.050mila euro. Il costo complessivo dell’attività programmata nel 2018 è pari a 2.716mila euro.
Il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna cura la diffusione e promozione dello spettacolo dal vivo nell’Isola attraverso stagioni di Prosa e Teatro Circo, Danza e Musica, rassegne di Teatro Ragazzi, residenze artistiche e il Festival “La Notte dei Poeti” al Teatro Romano di Nora. Spazio ai grandi nomi del panorama nazionale (e non solo) ma anche ad artisti e compagnie emergenti, con un repertorio che va dai grandi classici alla drammaturgia contemporanea, dai capolavori della storia del balletto alle coreografie originali e alle performance di danza urbana, dalla musica classica al jazz, alla canzone d’autore fino alle intriganti e spettacolari declinazioni del nouveau cirque.
Inoltre, attraverso progetti mirati per la formazione del pubblico, con masterclass e laboratori, lezioni di teatro e incontri con gli artisti, oltre a creative liaisons come l’invenzione dei “Nottambuli” e il progetto T-Challenge – oltre a specifici seminari rivolti agli operatori del settore e ai progetti di alternanza scuola-lavoro – il CeDAC tende costantemente a stimolare un più diretto coinvolgimento degli spettatori che, superando la semplice fruizione dell’evento, produca consapevolezza culturale e sociale.
Il Circuito Multidisciplinare del CeDAC è parte integrante del sistema distributivo nazionale costituito da un insieme di 13 reti regionali riconosciute dal MiBAC, che trovano rispondenza nella nuova legge di settore approvata di recente dal Parlamento.
CAGLIARI – LA GRANDE PROSA & TEATRO CIRCO
Il fascino di capolavori immortali tra originali mises en scène e intriganti riletture accanto a pièces contemporanee per un cartellone sempre più interessante e ricco, capace di rispondere al gusto e alle istanze di un pubblico variegato sposando etica ed estetica, cultura e attualità.
Fil rouge della Stagione di Prosa e Teatro Circo 2018-19 a Cagliari è l’indagine sulla condizione umana e sulle contraddizioni e le inquietudini del nostro tempo tra viaggi nella memoria e anticipazioni di futuro – con protagonisti come Carlo Cecchi e Franco Branciaroli, Milvia Marigliano e Arturo Cirillo, Luisa Ranieri, Pierfrancesco Favino, Alessio Boni e Giuseppe Battiston. Undici titoli in cartellone dal 24 ottobre al 28 aprile fra l’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” – che ospita l’immaginifico “Machine de Cirque” ideato e diretto da Vincent Dubé (dal 24 al 28 ottobre), in una conturbante visione del mondo dopo la catastrofe tra vertiginose acrobazie e irresistibili gags nel segno dell’ironia – e il Teatro Massimo di Cagliari con suggestivi intrecci fra letteratura, teatro, moda e poesia.
Dopo l’inaugurazione in stile nouveau cirque il sipario si (ri)aprirà (dal 21 al 25 novembre) su “Cuore mio io sto soffrendo, cosa posso fare per te?” – l’inedito spettacolo ideato e diretto Antonio Marras, una nuova appassionante sfida per il celebre stilista che si confronta con i linguaggi della scena con un emozionante racconto per quadri fra tranches de vie, desideri, ricordi e ossessioni. Franco Branciaroli ritorna a Cagliari – dopo i raffinati giochi metateatrali del “Servo di scena” e “Don Chiosciotte” e il fortunato “Enrico IV” – con una trasposizione de “I Miserabili” di Victor Hugo (dal 12 al 16 dicembre), per un imperdibile affresco della società francese dalla Restaurazione all’Insurrezione di Parigi, sfondo delle vicissitudini di Jean Valjean e di una folla di poveri e diseredati, vittime di ingiustizie e persecuzioni – con la regia di Franco Però.
Pierfrancesco Favino presta volto e voce al protagonista de “La notte poco prima delle foreste” di Bernard-Marie Koltès (9-13 gennaio): un monologo incalzante dove si confondono ricordi e desideri, amarezza e disincanto, il canto notturno degli arabi e il rumore della pioggia, la caccia ai “topi” e la morte di una donna, in un inarrestabile flusso di coscienza da cui affiorano temi cruciali – dalla solitudine al dramma di uno straniero. Ritratto di famiglia in un interno con “Lunga giornata verso la notte” di Eugene O’Neill (23-27 gennaio) nella versione di Arturo Cirillo, in scena con Milvia Marigliano, Rosario Lisma e Riccardo Buffonini: un testo emblematico sulla fine del sogno americano (Premio Pulitzer per la drammaturgia 1957) tra echi autobiografici e argomenti duri e scottanti: fallimenti personali e professionali, fragilità e dipendenza, senso di colpa e disperazione.
Luca Zingaretti firma la regia de “The Deep Blue Sea” di Terence Rattigan (6-10 febbraio), con Luisa Ranieri nel ruolo di Hester Collyer Page: un tentativo di suicidio rivela il malessere della donna che ha lasciato il marito, un giudice dell’Alta Corte, per un giovane contadino, ex pilota della Raf, dedito all’alcolismo. Lo spegnersi della passione e la crisi della relazione, nello squallore del quotidiano, inducono Hester a interrogarsi sul significato dell’amore. Scenario apocalittico per“Cous Cous Klan” di Carrozzeria Orfeo, una delle più interessanti e apprezzate compagnie della scena italiana contemporanea, che mostra con feroce ironia il degrado della civiltà e le conseguenze della privatizzazione dell’acqua e dello “smaltimento” indiscriminato di rifiuti tossici, tra barriere di filo spinato, crudeli linee di confine tra ricchi e poveri, privilegiati e disperati (20-24 febbraio).
Uno dei grandi maestri del teatro italiano, Carlo Cecchi, si misura con l’“Enrico IV” di Luigi Pirandello (6-10 marzo), celeberrimo e quasi emblematico dramma sulla follia e sul rapporto tra verità e finzione, in un originale adattamento dell’opera che ne coglie il senso e lo spirito di moderna tragedia per avvicinarla ad una sensibilità contemporanea (e squisitamente “teatrale”) in un omaggio all’artista siciliano (a 150 anni dalla nascita). Tra i più brillanti talenti del grande schermo, Giuseppe Battiston – (da“Un’anima divisa in due”, “Pane e tulipani” e “Agata e la tempesta” di Soldini, a “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini, passando per “Chiedimi se sono felice”, fino a “Perfetti Sconosciuti” di Genovese, senza dimenticare serie Tv come “Tutti pazzi per amore”) – è il protagonista di “Churchill” di Carlo G. Gabardini (20-24 marzo), ritratto tra luci e ombre del premier britannico, figura fondamentale della storia del Novecento.
“Don Chisciotte”, il cavaliere errante innamorato dei libri, oltre che della bella Dulcinea, rivive sulla scena nella trasposizione del romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra firmata da Francesco Niccolini (3-7 aprile), con Alessio Boni e Serra Yilmaz accanto a Marcello Prayer per un avventuroso viaggio nei territori della pazzia, tra temerarie sfide e duelli, in cui il celebre hidalgo dà prova del suo coraggio combattendo contro i mulini a vento, nella sua costante tensione verso un irraggiungibile ideale. S’intitola “Beatitudo” lo spettacolo della Compagnia della Fortezza liberamente ispirato all’opera di Jorge Luis Borges (24-28 aprile), con drammaturgia e regia di Armando Punzo, che chiude in bellezza il cartellone de La Grande Prosa e Teatro Circo a Cagliari. Una pièce nel segno della poesia come arte di vivere e (de)codificare il reale per scardinarlo e trasfigurarlo in una moderna utopia, dove creature dell’immaginario prendono il sopravvento e abitano il palcoscenico con i loro sogni, speranze e desideri, proiettandosi oltre le sbarre verso una agognata e fondamentale libertà – di essere e pensare.
CAGLIARI – DANZA
Le stelle della danza all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari per un cartellone che spazia da un raffinato omaggio a Giacomo Puccini ai capolavori della storia del balletto, dal fascino delle culture mediterranee in un simbolico incontro tra i popoli per esorcizzare la paura dello “straniero” ad un incantevole e ludico spettacolo “en travesti” ispirato al mondo coreutico fino ad una rilettura in chiave picassiana dell’icona di Carmen.
Riflettori puntati – domenica 9 dicembre – su Eleonora Abbagnato, un “angelo sulle punte” dalla carriera folgorante, con esordi da enfant prodige, già étoile de Opéra di Parigi e ora direttrice dell’Opera di Roma (nota al grande pubblico per le apparizioni a “Ballando con le stelle” e al Festival di Sanremo) per “Puccini”, coreografia di Julien Lestel dedicata alle eroine del melodramma (da Manon Lescaut a Mimì a Madama Butterfly) in una coproduzione Italia-Francia firmata Daniele Cipriani Entertainment con la Compagnie Julien Lestel che schiera una ventina di danzatori tra cui spicca il nome dell’artista palermitana, nel ruolo di un’indimenticabile Tosca.
Sbarcano a Cagliari in gennaio “Les Italiens de l’Opéra de Paris” per un’antologia dei più famosi balletti classici accanto a coreografie contemporanee: sul palco Valentine Colasante, Alessio Carbone, Ambre Chiarcosso, Antonio Conforti, Giorgio Foures, Francesco Mura, Sofia Rosolini, Andrea Sarri, Bianca Scudamore e Simone Valastro. Incipit sulle note di un Preludio di Rachmaninov, poi i pas de deux da “Il Lago dei Cigni” nella versione di Nureyev, da “Le Corsaire” e dal “Don Quichotte” e duetti e assoli creati da Jose Martinez, Angelin Preljocaj, Mauro Bigonzetti, Benjamin Millepied, William Forsythe e Michel Fokine.
“Les Nuits Barbares, ou le premiers matins du monde” di Hervé Koubi – in febbraio tra Cagliari e Sassari – mette l’accento sul ricco patrimonio di riti e danze dei popoli che abitano sulle opposte sponde del Mediterraneo, tra passi marziali e danze sufi accostati agli stilemi dell’hip hop. Una colonna sonora spazia da Wolfgang Amadeus Mozart, Gabriel Fauré e Richard Wagner alla musica tradizionale algerina per il seducente racconto di una sorta di infanzia del mondo, dove il coreografo franco-algerino mette in risalto la bellezza e la sensualità, l’energia virile e l’eleganza di partiture gestuali nate in seno alle diverse culture, quasi a combattere i pregiudizi e sfatare il mito della presunta “barbarie” dello “straniero”.
Le trasgressioni ironiche e giocose dei Chicos Mambo per un omaggio al mondo della danza classica con “Tutù” – in marzo a Cagliari e Sassari: l’ensemble nato a Barcellona nel 1994 da un’idea del coreografo Philippe Lafeuille, sulle orme dei mitici Trocks, reinterpreta con maestria e humour la gestualità e i clichées del balletto. Fin dal titolo che rimanda alla caratteristica mise, tra un “Lago dei Cigni” in chiave hip hop e una citazione delle opere di Pina Bausch, i danzatori rigorosamente “en travesti” creano eleganti e aggraziate geometrie, cimentandosi con le pose e le movenze un po’ fané da ginnaste olimpiche e con virtuosistici assoli da moderne “valchirie” in uno spettacolo “cult”.
Suggella il cartellone della Stagione di Danza 2018-19 a Cagliari (dopo la prima sassarese) in aprile “Carmen.maquia” di Titoyaya Dansa con la suggestiva coreografia di Gustavo Ramírez Sansano ispirata all’eroina descritta da Merimée: una moderna versione dell’icona della femme fatale, creatura sensuale e spregiudicata, incostante seduttrice dallo spirito indomito e ribelle, simbolo di libertà, sulle note di Geoges Bizet e Pablo de Sarasate. Le scenografie di Luis Crespo e i costumi di David Delfín rimandano a “Carmen” e “Le Carmen des Carmen” di Picasso, mentre dalla sua definizione del temperamento spagnolo, paragonato alla “indomabilità del toro” e dalla parola “Tauromaquia” scaturisce il titolo dello spettacolo: un’ammaliante e pericolosa “Carmen.maquia”.
PROSA E DANZA NELL’ISOLA
Tra i protagonisti della Stagione 2018-19 del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna artisti del calibro di Lella Costa in “Questioni di cuore” di Natalia Aspesi – una preziosa sintesi delle lettere inviate e pubblicate isull’omonima rubrica de Il Venerdì di Repubblica per raccontare attraverso le passioni private venticinque anni di storia italiana – in tournée in dicembre tra Alghero Olbia e Lanusei. E Paolo Rossi e Lucia Vasini ne “Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles – da Molière a George Best. Quarta stagione completa” – per un viaggio intorno all’universo del grande commediografo francese che apre le stagioni di San Gavino e Macomer.
Sul palco del Teatro Comunale di Sassari va in scena la storia con “I Miserabili” di Victor Hugo nell’interpretazione di Franco Branciaroli, protagonista con un’ottima e affiatata compagnia per la regia di Franco Però. Il cartellone riserva non poche e belle sorprese con i grandi nomi della scena italiana – da Carlo Cecchi a Ottavia Piccolo, accanto ad un’icona della bellezza dell’Isola come Caterina Murino – in un cartellone che spazia tra grandi classici del teatro e della letturatura e coreografie contemporanee.
Viaggio tra storie ed emozioni nell’Isola – con una partita a “Poker” firmata da Patrick Marber, il dilemma di “Antigone” e l’inganno ai danni di “Anfitrione” ma anche il sogno dell’“Ultimo Chisciotte” nell”interessante programmazione che comprende Prosa, Musica, Danza e Teatro Circo in una sapiente alchimia. Sotto i riflettori – tra gli altri – Antonio Catania e Nicolas Vaporidis, Ascanio Celestini, Mascia Musy, Anna Mazzamauro, Marina Massironi e Roberto Citran, Nicola Pistoia e Max Pisu, il musicista Mario Incudine e perfino il matematico Piergiorgio Odifreddi.
La Stagione di Danza 2018-19 del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna porta la magia di racconti sulle punte e le creazioni di grandi coreografi in città e paesi dell’Isola – oltre Cagliari e Sassari, Ozieri, Lanusei e Carbonia, Santa Teresa Gallura, Macomer, San Gavino Monreale, Paulilatino, Tempio, Alghero e Sinnai – con proposte variegate pensate per gli amanti del balletto come per il pubblico della danza contemporanea.
Il fuoco della passione con Eleonora Abbagnato e le eroine del melodramma in “Puccini”, un Gala con “Les Italiens de l’Opéra de Paris” e intrecci mediterranei ne “Les Nuits Barbares” di Hervé Koubi, tra ironia e poesia il sorprendente “Tutù” dei Chicos Mambos e la seducente “Carmen.maquia” di Gustavo Ramírez Sansano in una nuova versione per Titoyaya Dansa.
Virtuosistici assoli e suggestivi pas de deux con il “Gala” che vede protagonisti i solisti della compagnia di Daniele Cipriani, con un’antologia di “pezzi” celebri, mentre “En tus ojos” di Luciano Padovani per Naturalis Labor rende omaggio ad Astor Piazzolla con un racconto per quadri a ritmo di tango sulla vita dell’artista argentino. S’intitola “Pesadilla” lo spettacolo di e con Piergiorgio Milano che disegna un’originale e grottesca partitura coreutica su un uomo prigioniero dei suoi incubi, al confine tra veglia e sonno.
Tra nouveau cirque e fumetti, “Comix – la fantasia al potere”, una creazione di Emiliano Pellisari per NoGravity Dance Company, con le coreografie di Mariana Porceddu, permette di riscoprire il piacere del volo e l’arte della dissolvenza. MM Contemporary Dance Company propone “Gershwin Suite / Schubert Frames” con coreografie di Michele Merola e Enrico Morelli – tra vaghe solitudini e affinità elettive nello spirito del Romanticismo e le atmosfere degli Anni Venti, per un’inedita “sinestesia” tra la musica di George Gershwin e i dipinti di Edward Hopper.
Nel cartellone della danza firmato CeDAC anche “Che cosa ti manca per essere felice?” con la danzatrice e pittrice Simona Atzori: sulla falsariga dell’omonimo libro autobiografico l’artista svela il segreto per trasformare i propri limiti in opportunità seguendo i propri sogni e il proprio talento, e per affrontare la vita con il sorriso e la grazia di un’anima danzante.
TEATRO RAGAZZI
Una stagione su misura per bambini e adolescenti per far avvicinare al teatro e ai linguaggi della scena le giovani generazioni attraverso la visione di spettacoli adatti alle diverse fasce d’età e il coinvolgimento in progetti interattivi. Si ispirano all’opera di Gianni Rodari le avventure di “Cipollino e Mister W” del Teatro Tages su una rivoluzione nel mondo degli ortaggi e l’animazione-spettacolo “Rodari… per tutto l’anno!” del Teatro del Segno per un giocoso invito alla lettura tra favole e filastrocche, mentre trae spunto da un racconto di Italo Calvino l’inmmaginifica storia di “Nata dalla Luna” di e con Virginia Viviano. Arte del riciclo e rispetto per l’ambiente ne “Il pianeta fai da te” del Bocheteatro, fantasie di fenicotteri in “Scintilla ha perso il gruppo”, liberamente ispirato a “Il gabbiano Jonathan Livingston” e storie di lupi con “Zanna Bianca, della natura selvaggia” di Francesco Niccolini. Una novella di Luigi Capuana diventa spettacolo con “Più veloce di un raglio” del Cada Die Teatro, mentre “Generazione 2.0 / hashtag#11_14” di Riverrun Performing Arts indaga i rischi e gli effetti collaterali dell’abuso tecnologico nell’era digitale. “Il Sacco Umano” di Lea Karen Gramsdorff affronta il tema dei conflitti – politici, culturali e religiosi – partendo dalla tragedia della seconda guerra mondiale e dalle parole di poeti, filosofi e scrittori; Rossella Dassu in “Raptus” mette a nudo l’origine e le terribili conseguenze di impulsi violenti e tendenze distruttive tra scienza e mito e infine in “Enigma Turing” attraverso la storia dell’inventore del computer riemerge una pagina cruciale della storia del Novecento.
T-CHALLENGE
Un agone teatrale in piena regola, che coinvolge alcuni istituti superiori del capoluogo e dell’area metropolitana per mettere alla prova il talento istrionico e soprattutto le capacità di analisi e critica dei ragazzi, a confronto con le pietre miliari della storia del teatro. T-Challenge è il progetto che porta il teatro nelle scuole sul modello mitteleuropeo e anglosassone, facendone materia di studio e approfondimento sotto i diversi aspetti – drammaturgico e narrativo, contenutistico e stilistico, come riflesso di un’epoca e di una temperie culturale e crudele specchio della società.
Un’avventura che coinvolge studenti e insegnanti attraverso letture e workshop per un approccio diverso, più diretto e immediato, all’arte della rappresentazione tra verità e finzione: sotto la guida di esperti attori e registi ma anche attraverso la visione di opere teatrali classiche e contemporanee i ragazzi, veri protagonisti, creeranno le loro mises en scène che verranno poi presentate in gara e sottoposte ad una giuria di esperti.
T-Challenge è un esperimento, un format che nasce in risposta all’esigenza di (ri)stabilire un contatto tra il mondo del teatro e le giovani generazioni, fornendo ai ragazzi gli strumenti per decodificare i segni e i linguaggi e quindi confrontarsi con lo straordinario patrimonio di tragedie e commedie, poemi e drammi moderni incentrati sul mistero e le contraddizioni, la grandezza e le miserie della natura umana.
NOTTAMBULI
I Nottambuli sono spettatori appassionati, assidui frequentatori dei teatri, interessati ai differenti aspetti del fare teatrale e ai segreti di una messinscena: nasce al Festival La Notte dei Poeti di Nora il progetto che coinvolge giovani e adulti in una fruizione attenta e consapevole delle pièces, dei recitals, delle incursioni di danza urbana, dei concerti attraverso momenti di studio e approfondimento e incontri con gli artisti.
Una felice alchimia di curiosità e amore per l’arte e la bellezza, fa dei Nottambuli dei novelli paladini della cultura a tutti gli effetti, con le loro cronache e le presentazioni, nello spazio più confacente a quest’era virtuale – dai blog al social network – dove le loro testimonianze e i loro racconti diventano la “voce” del pubblico – sia pure un pubblico estremamente “partecipe” con piena libertà d’espressione.
Il progetto ha trovato – oltre all’universo della rete – una speciale “piattaforma” dedicata su Radio Brada, una web radio che si ispira allo stile “corsaro” della prima radio dell’Isola, dove i reportages, le impressioni e prima ancora i suggerimenti teatrali dei Nottambuli hanno lasciato una traccia sonora.
FORMAZIONE DEL PUBBLICO
Un aspetto fondamentale dell’attività del CeDAC fin dalle origini è l’attenzione alla formazione del pubblico – sia attraverso la scelta mirata degli spettacoli e la costruzione dei cartelloni, che attraverso iniziative e progetti che puntano alla diffusione della cultura teatrale, coreutica, musica e “circense”. In programma masterclasses e laboratori, incontri con gli artisti accanto a vere e proprie lezioni di teatro, progetti di alternanza scuola-lavoro in cui i partecipanti si cimentano con i diversi aspetti del fare teatro, oltre ai seminari rivolti agli operatori culturali e agli organizzatori – fra teoria e pratica.
S’intitola “Operazione Gallura” il progetto articolato pensato per il Nord Sardegna, da quest’anno declinato anche in altre regioni dell’Isola, sempre con iniziative mirate, come a Ozieri e a Cagliari, con docenti del calibro di Giorgio Testa, psicologo dell’età evolutiva e operatore teatrale, uno dei massimi esperti di formazione del pubblico, per affrontare i differenti aspetti della difficile arte di conquistare gli spettatori ed educare alla bellezza.
Finalità duplice per un’esperienza che ha coinvolto operatori e insegnanti e varie figure impegnate sul territorio nella promozione e diffusione degli spettacoli dal vivo – ciascuno in base al proprio ruolo ma con il comune intento di restituire centralità al teatro e alle arti performative nella società come spazi di conoscenza e crescita personale e sociale.
Il CeDAC Sardegna – da sempre attento alle novità e agli artisti emergenti, come alla ricerca e sperimentazione sui linguaggi della scena – aderisce al Network InBox per la promozione del nuovo teatro e alla rete Anticorpi XL dedicata alla danza contemporanea, nonché a Glocal Sound / Giovane Musica d’Autore in Circuito per la valorizzazione dei nuovi autori e di giovani artisti e gruppi emergenti.
Il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna ha attivato proficue collaborazioni con l’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, con Asmed/ Balletto di Sardegna per il Festival FIND, Tersicorea T.Off e il progetto “Sulle Orme”, Sardegna Concerti, il Jazzino di Cagliari, il Poco Loco di Alghero e Il Vecchio Mulino di Sassari, il Festival Internazionale Arpe del Mondo e l’Ente Concerti Città di Iglesias, la Mostra del Libro di Macomer, il Festival LEI di Compagnia B, Le Isole del Cinema e i festivals La Valigia dell’Attore e Creuza de Mà, Spazio 2001 e il Cinema Odissea di Cagliari, la MEM/ Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, Mousiké, il Bocheteatro e L’Effimero Meraviglioso, Radio X. Tra le sinergie anche quella con il Teatro del Segno per la promozione del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” che ha come fulcro il TsE, palcoscenico ritrovato nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari con una programmazione che sposa teatro sociale e pièces d’autore.
La Stagione 2018/19 di Prosa e Teatro Circo / Danza / Musica del CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna è organizzata con il patrocinio e il sostegno del MiBAC / Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dell’Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna e dei Comuni, con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.