Racconta la sopravvivenza e la sparizione di modelli di vita legati alle origini dell’uomo L’infinito non finire (Einaudi), il secondo libro in versi di Marcello Fois. Lo scrittore nuorese lo presenta ai lettori sardi in un ciclo di incontri organizzati per il festival letterario Éntula, dall’associazione Lìberos a partire da sabato 13 ottobre.
Una raccolta di poemetti antropologici che ripercorre l’intero ciclo della civilizzazione umana attraverso i passaggi generazionali e i salti sociali che si sono verificati in età moderna; in Sardegna a partire dalla fine dell’Ottocento. La storia di alcuni e di tutti in un accorato canto in otto strofe che seduce e sfida, affabula e sdegna.
Nel lungo tour letterario che porterà Marcello Fois in giro per la Sardegna, una parte degli incontri sarà dedicata alle scuole. L’autore infatti, negli appuntamenti della mattina, aperti al pubblico, incontrerà gli studenti per raccontare Renzo, Lucia e io (Add Editore) il suo ultimo libro, un vero e proprio excursus che l’autore conduce dentro il capolavoro manzoniano per dimostrarne l’ineusaribile vitalità, demolendo alcuni luoghi comuni come la passività di Lucia o la stucchevolezza del finale.
Il primo incontro con i lettori è sabato 13 ottobre a Cagliari alle 18, allo Spazio Search dialoga con l’autore Nicolò Migheli. Si prosegue domenica 14 ottobre alle 17 a Turri, appuntamento alla Biblioteca Comunale con Ignazio Caruso. Il giorno seguente, lunedì 15 ottobre a Carbonia invece si comincia con le scuole, l’autore incontra alle 9:30 gli studenti dell’istituto Gramsci-Amaldi e alle 11:45 quelli dell’istituto G.M. Angioy. Si prosegue nel pomeriggio a Mogorella alle 18:30 nel Salone parrocchiale con Nicolò Migheli.
Martedì 16 ottobre mattinata ancora dedicata agli studenti a Cagliari alle 11:30 nell’Aula Magna del Liceo Linguistico Eleonora D’Arborea. È in programma invece alle 18 la presentazione di Fordongianus che si tiene nell’Aula Consiliare con Giovanni Curreli. Si chiude con le scuole mercoledì 17 ottobre a Oristano, l’ultimo appuntamento del tour letterario è al Liceo Classico De Castro alle 10:30 con Sabrina Sanna. Nel pomeriggio l’autore saluta i lettori con il firmacopie alla Libreria Caffetteria Dorian Gray a Terralba alle 15.
L’infinito non finire. Al suo secondo libro in versi, Marcello Fois racconta la sopravvivenza e la sparizione di modelli di vita legati alle origini dell’uomo. I suoi sono poemetti antropologici che ripercorrono l’intero ciclo della civilizzazione umana attraverso i passaggi generazionali e i salti sociali che si sono verificati in età moderna; in Sardegna a partire dalla fine dell’Ottocento. Il verso è molto narrativo, con ritmo e tonalità mitico-ieratiche ma anche con spunti ragionativi; cicli di vita incommensurabili rispetto a una singola esistenza umana non provocano annichilimento della capacità di riflessione e discussione: quello di Fois è un ossimorico mito illuminista, apodittico-dialettico, fuori dal tempo e nella storia. Un discorso a sé merita Dal silenzio, un po’ tragedia greca e un po’ Antologia di Spoon River: una sorta di oratorio per i morti in seguito al siluramento dell’Arandora Star il 2 luglio del 1940. Erano perlopiú italiani residenti in Gran Bretagna, internati all’entrata in guerra dell’Italia e imbarcati sulla vecchia nave da crociera per essere deportati in un campo di concentramento in Canada. La nave fu colpita da un U-Boot tedesco e si inabissò nell’Atlantico. Nel poemetto diversi narratori formano una catena di voci per raccontare le storie di alcuni e di tutti. Voci che emergono dal silenzio del mare e della storia in una scrittura poetica al tempo stesso epica e sommessa.
Renzo, Lucia e io. “Perché, per me, i Promessi Sposi è un romanzo meraviglioso”. Questo libro è un percorso nei sotterranei dei Promessi Sposi, e Fois è la guida che conduce il lettore a scoprire un sorprendente sistema di vasi comunicanti, tra letteratura, pittura, scultura, musica, e cinema. Cosa lega Renzo a Ulisse, Lucia a Elena di Troia, la peste descritta da Lucrezio a quella che si porta via la piccola Cecilia e la bimba con il cappottino rosso di Schindler’s List? Fois svela il coraggio e la temerarietà di Alessandro Manzoni, ma anche la ricchezza di un capolavoro che non ha paura del tempo, dei programmi scolastici, degli insegnanti annoiati e dei lettori pigri. Renzo, Lucia e io è una lettura innamorata, che racconta che nazione siamo, che lingua parliamo, fino a che punto ci conosciamo.
Marcello Fois nato a Nuoro nel 1960, vive e lavora a Bologna. Il suo esordio letterario risale al 1992 con Ferro recente. Nello stesso anno vince il Premio Calvino con Picta. A questi seguono una trentina di romanzi, dal thriller-noir alla saga della famiglia Chironi (la recente trilogia Stirpe, Nel tempo di mezzo, Luce perfetta). Insegnante, scrittore, intellettuale a tutto tondo, ha scritto anche per la televisione, il cinema, la radio e persino un libretto operistico. Nel 2016 ha pubblicato, sempre con Einaudi, Quasi Grazia: un racconto in forma teatrale di tre momenti della vita di Grazia Deledda, che è stato messo in scena da Sardegna Teatro nel 2017, girando i palcoscenici di tutta Italia Nel 2017, ancora per Einaudi, ha pubblicato Del dirsi addio. Il 2018 lo vede protagonista con ben due libri pubblicati nei primi mesi dell’anno. Per Einaudi è uscito in aprile L’infinito non finire, il suo secondo libro in versi. In maggio, invece, per Add Editore, ha pubblicato Renzo, Lucia e io.