Continuano i successi per “Fiore Gemello” di Laura Luchetti, miglior film alla quarantesima edizione del Festival del Cinema Mediterraneen di Montpellier.
“Fiore Gemello” vince il premio principale della 40° edizione del Festival del Cinema Mediterraneen di Montpellier, aggiudicandosi l’Antigone d’Oro come miglior film. A premiare il film, una giuria composta da Lola Naymark, Jacques Boudet, Gérard Meylan, Robinson Stévenin e presieduta dal regista e produttore Robert Guédiguian.
Il film si è aggiudicato inoltre un contributo di 15.000 euro assegnato dalla città di Montpellier per la distribuzione francese del film.
Nelle parole della critica francese, il film «fonde con sensibilità e abilità il tema eterno della transizione all’età adulta con il dramma contemporaneo dei giovanissimi migranti. Un film meraviglioso, universale, accattivante come una favola, elettrizzante come un’avventura, militante come un documentario».
«Vincere il premio Antigone d’oro a Montpellier è stata una gioia enorme ed inaspettata – commenta la regista – Un grande onore riceverlo da una giuria così importante e dalle mani del suo presidente Robert Guédiguian»
L’opera di Laura Luchetti, presentata in anteprima mondiale alla quarantatreesima edizione del Toronto International Film Festival dove si è aggiudicata la prestigiosa menzione speciale FIPRESCI (Federazione Internazionale dei Critici Cinematografici), ha riscosso consensi anche al Busan International Film Festival in Sud Corea, al BFI London Film Festival – uno dei più prestigiosi appuntamenti del cinema europeo patrocinato dallo storico British Film Institute – per arrivare il 24 ottobre scorso, alla prima italiana nella selezione ufficiale di Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma.
“Fiore Gemello” è la storia di due adolescenti provati dalla vita, che cercano di riconquistare l’innocenza perduta. Anna è scappata da un episodio violento che l’ha traumatizzata. A causa di ciò che le è successo, ha perso la voce. Per strada viene salvata da Basim, un clandestino della Costa d’Avorio. Insieme intraprendono un viaggio attraverso terre deserte, boschi, villaggi e paesaggi della Sardegna. La loro odissea raggiungerà il suo apice in un atto disperato di violenza, che finalmente li renderà liberi e pronti a camminare insieme verso il futuro.
Interpretato dagli esordienti Kallil Kone e Anastasyia Bogach e da Aniello Arena, Mauro Addis, Fausto Verginelli, Alessandro Pani e Giorgio Colangeli, è prodotto da Giuseppe Gallo per Picture Show, in associazione con Donkadillo, con il contributo di Mibac, Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission con i fondi Sardegna Ospitalità e Filming Cagliari e la collaborazione di Rai Cinema.