La scrittrice Michela Murgia presenterà il suo nuovo libro il 2 novembre all’Hotel Regina Margherita di Cagliari. Sono previste altre due presentazioni a Oliena e Curcuris.
Essere democratici è una fatica immane, allora perché continuiamo a perdere tempo con la democrazia quando possiamo prendere una scorciatoia più rapida e sicura? Se lo chiede provocatoriamente Michela Murgia nel suo ultimo “Istruzioni per diventare fascisti”, saggio ironico e fulminante in uscita il 30 di ottobre per Einaudi. Un testo che nasce da una serie di conferenze pubbliche sul tema del fascismo. Racconta Murgia: “Sentivo il bisogno di sistematizzare quei contenuti in un testo, ma quando ho provato a stenderlo qualcosa ha preso il sopravvento. Ho capito che scrivere un libro contro il fascismo avrebbe avvalorato ulteriormente la brutta abitudine di sentirci al sicuro, noi i puri, gli antifascisti e le antifasciste, i sinceri democratici intoccati dal cancro della peggiore ideologia del ‘900. Non avrebbe spiegato perché persone che si sono sempre ritenute di sinistra stanno giustificando politiche apertamente xenofobe e razziste, né lo sconcertante consenso verso metodi che ricalcano esattamente quello che in teoria la democrazia dovrebbe combattere. Perché il fascismo non è il contrario del comunismo: è il contrario della democrazia, per questo nella democrazia italiana praticare fascismo è un reato”.“Quindi ho scritto un libro – aggiunge Murgia – non contro il fascismo, ma a suo favore. Ho cercato di mettermi nei panni di chi si sente nel giusto a costruire nemici sociali, di chi pensa che banalizzare la comunicazione sia un modo per raggiungere tutti, che la violenza sia uno strumento politico, che affidarsi ciecamente a un capo sia meglio che essere coinvolti nelle decisioni e che la democrazia rappresentativa sia un sistema troppo costoso per potercela permettere ancora. Ne è venuto fuori un libro breve, ma cattivissimo e – nel suo essere grottesco – doloroso, perché mostra quanto il fascismo sia assai più trasversale di quanto si creda (o si speri)”.
La scrittrice racconta il nuovo libro in anteprima nazionale ai lettori sardi in un ciclo di incontri promossi nell’ambito di Éntula, il festival letterario diffuso organizzato dall’associazione culturale Lìberos. Si comincia venerdì 2 novembre, ore 18.30 all’Hotel Regina Margherita di Cagliari. Si prosegue lunedì 5 novembre, ore 18.30 presso la Biblioteca comunale Mario Ciusa Romagna. L’ultima presentazione è martedì 6 novembre, ore 18.30 presso la Biblioteca comunale di Curcuris.
Istruzioni per diventare fascisti è un piccolo saggio nel quale dando prova di un’incredibile capacità dialettica, usa sapientemente la provocazione, il paradosso e l’ironia per invitarci ad alzare la guardia contro i pesanti relitti del passato che inquinano il presente. E ci mette davanti a uno specchio, costringendoci a guardare negli occhi la parte più nera che alberga in ciascuno di noi.
Michela Murgia ha esordito nel 2006 per ISBN con “Il mondo deve sapere”, diario tragicomico di una telefonista precaria. Paolo Virzì ne ha tratto spunto per girare il film “Tutta la vita davanti” e David Emmer e Teresa Saponangelo ne hanno portato un omonimo adattamento a teatro. Nel 2008 è uscita per i tipi di Einaudi la guida narrativa “Viaggio in Sardegna”. Undici percorsi nell’isola che non si vede, che offre suggestioni su un’isola sconosciuta alle guide per turisti. Nel 2009 ancora per Einaudi pubblica il romanzo Accabadora, la storia della vecchia Bonaria, della piccola Maria e del loro legame speciale in una Sardegna dove la vita e la morte non sono mai dimensioni individuali. Con questo romanzo vince il premio Dessì, il Super Mondello, il premio Viadana, il premio Alassio, il premio Città di Cuneo e il Super Campiello. Nel 2011 esce il saggio teologico Ave Mary e nel 2012 il racconto L’incontro e il diario Presente, scritto a otto mani con Giorgio Vasta, Andrea Bajani e Paolo Nori. È del 2013 “L’ho uccisa perché l’amavo”. “Falso!”, scritto con Loredana Lipperini, del 2015 “Chirú” e del 2016 “Futuro interiore”. Conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, intellettuale militante, collabora con L’Espresso. Dal 2011 è socia onoraria del Coordinamento Teologhe Italiane e collabora per molti periodici e quotidiani. I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue. Nel 2018 ha pubblicato per Marsilio editore “L’inferno è una buona memoria”. Visioni da “Le nebbie di Avalon” di Marion Zimmer Bradley.