Cagliari – Viaggio tra classici e romantici accenti con il Quartetto Adorno – formato da Edoardo Zosi e Liù Pelliciari (violini), Benedetta Bucci (viola) e Danilo Squitieri (violoncello) – sotto i riflettori giovedì 18 ottobre alle 18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” per un nuovo appuntamento con la Stagione Concertistica 2018.
Un programma intrigante incentrato sui capolavori del repertorio per quartetto d’archi – dal celebre Quartetto op.18 n.3 in Re maggiore di Ludwig van Beethoven, il Quartetto per archi n. 13 in la minore – “Rosamunde” D.804, op. 29 n.1 (nei tempi Allegro ma non troppo, Andante, Minuetto–Allegretto–Trio, Allegro moderato) di Franz Schubert e l’intrigante Quartetto op.10 in fa minore di Claude Debussy – dalla struttura ciclica che si dipana attraverso i quattro movimenti Animé et très décidé, Assez vif et bien rythmé, Andantino – doucement expressif e il finale Très modéré- Très mouvementé et avec passion.Sbarca nell’Isola l’ensemble cameristico fondato nel 2015 da quattro giovani e brillanti artisti e perfezionatosi alla Scuola di Musica di Fiesole con Miguel Da Silva, Andrea Nannoni e Antonello Farulli. Il nome del quartetto rappresenta un «omaggio al filosofo Theodor Wiesengrund Adorno che, in un’epoca di declino musicale e sociale, individuò nella musica una chiave di salvezza per perpetuare un vero rapporto umano, secondo i valori del rispetto e dell’anelito alla perfezione».
Sulla ribalta internazionale grazie al contemporaneo conseguimento del Terzo Premio (con Primo non assegnato), del Premio del Pubblico e del Premio Speciale per la migliore esecuzione del brano contemporaneo di Silvia Colasanti nell’edizione 2017 del Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani” – il Quartetto Adorno ha ottenuto significativi attestati di stima da parte di artisti come Alfred Brendel, Paul Badura-Skoda, Miguel Da Silva (Quatuor Ysaye) e del Takács Quartet.
L’ensemble ha suonato per importanti associazioni e istituzioni musicali – dagli “Amici del Quartetto” di Reggio Emilia, alla “Società dei Concerti” di Milano, esibendosi tra l’altro al Ravenna Festival, al MITO Festival, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo, a Lucca Classica e al Festival di Portogruaro. Nel 2016 il debutto nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano con il pianista Paul Badura-Skoda.
Vincitori nell’ambito di “2016 ISA Internationale Sommerakademie” del Premio “2. Wiener Schule Preis” per la miglior esecuzione di un quartetto appartenente alla seconda scuola di Vienna, i quattro musicisti si sono esibiti in diretta radiofonica per la ORF Radio KulturHaus di Vienna. Al Quartetto adorno è dedicato il brano di Regis Campò Energy/Fly. Nel 2017 Quartetto Adorno è stato selezionato per il progetto “Le dimore del Quartetto” ed è stato nominato ensemble effettivo di ECMA-European Chamber Music Academy fondata dal Maestro Hatto Beyerle.
Tra gli impegni recenti – i concerti a Londra e Torino, al Podium für junge Solisten di Tegernsee, e alla Fazioli Concert Hall di Sacile, e ancora per La Società dei Concerti di Milano – anche in residence per gli Incontri Musicali all’Auditorium Gaber, e per la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, l’Associazione Musicale Lucchese, il Morellino Classica Festival, l’Accademia Filarmonica di Bologna, i Policontri Classica di Torino e il Festival Musique Chalosse in Francia.
Un delicato lirismo e una squisita cantabilità caratterizzano il Quartetto op.18 n.3 in Re maggiore di Ludwig van Beethoven – nei tempi Allegro, Andante con moto, Allegro e Presto, che inaugura (a dispetto del numero d’opera) la serie dei sei quartetti scritti su commissione del principe Joseph Franz von Lobkowitz tra il 1798 e il 1800. Una partitura di matrice squisitamente classica ma impreziosita da raffinati giochi di contrasti e chiaroscuri emozionali, con passaggi virtuosistici e grande ricchezza e felicità d’invenzione.
A seguire il Quartetto per archi n. 13 in la minore – “Rosamunde” D.804, op. 29 n.1 scritto da Franz Schubert nel 1824, quasi in contemporanea con il celeberrimo Quartetto n. 14 in re minore “La morte e la fanciulla”. Un incipit lievemente malinconico con l’Allegro ma non troppo, lascia il posto all’Andante ispirato ad una musica di scena, da cui il nome della partitura, e poi il Minuetto–Allegretto–Trio che contiene ancora l’eco di una canzone e per finire le incantevoli note conclusive dell’Allegro moderato.
Chiuderà in bellezza il concerto il Quartetto per archi in sol minore, op. 10, L 91 di Claude Debussy – datato tra il 1892 e il 1893 e dedicato al Quartetto Ysaye (che lo eseguì poi in prima assoluta a Parigi) – dallo stile estremamente innovativo, tra l’incipit Animé et très décidé – di sapore arcaicizzante, il virtuosistico Assez vif et bien rythmé, poi il clima sospeso e rarefatto dell’Andantino – doucement expressif e il suggestivo finale Très modéré- Très mouvementé et avec passion tra metriche incalzanti, affascinanti cromatismi e raffinati giochi contrappuntistici.
Quasi un excursus ragionato tra epoche e stili e differenti declinazioni della musica pensata e creata per quartetto d’archi dalla perfezione formale della sintesi classica in cui irrompe il genio beethoveniano, agli slanci e gli elementi quasi folkloristici che nutrono l’immaginario “romantico” alle atmosfere intriganti dell’ultimo scorcio del XIX secolo tra le differenti correnti estetiche e di pensiero della feconda temperie culturale mitteleuropea.
La Stagione Concertistica 2018 degli Amici della Musica continuerà – martedì 6 novembre alle 18 all’Auditorium di piazza Porrino – tra Barocco e Impressionismo con incursioni nel Romanticismo con l’assolo del pianista Raffaele Moretti che eseguirà le Sonate K1 in re minore, K32 in re minore, K35 in sol minore, K208 in La maggiore, K381 in Mi maggiore, K87 in si minore e K162 in Mi maggiore di Domenico Scarlatti per poi sfogliare il I e il II Quaderno di Images (Reflets dans l’eau, Hommage à Rameau, Mouvement e ancora Cloches à travers les feuilles, Et la lune descend sur le temps qui fût e Poissons d’or) di Claude Debussy e i Drei Klavierstücke D946 di Franz Schubert e concludere infine con la Sonata n.2 op. 35 in si bemolle minore di Fryderyk Chopin.
Un avvincente Concerto per due pianoforti – martedì 20 novembre alle 18 all’Auditorium del Conservatorio con Aurora Cogliandro e Rosabianca Rachel che interpreteranno in un gioco di specchi con un dialogo a distanza tra compositori la Fantasie für eine Orgelwalze K 608 in fa minore di Mozart-Busoni e Etienne Marcel di Camille Saint-Saëns – Claude Debussy, il Capriccio (Apres le bal masque) di Francis Poulenc per concludere con la prima esecuzione assoluta de “La vanità dell’ordine” di Gabriele Marangoni.
“Il Solista e l’Orchestra” – giovedì 29 novembre alle 18 all’Auditorium del Conservatorio – con Luca Schieppati (pianoforte) e l’Orchestra Palestrina diretta da Corrado Lepore per il Concerto K 453 in Sol maggiore – accostato all’incantevole Sinfonia n. 25 K 183 in sol minore di Wolfgang Amadeus Mozart e per chiudere in bellezza – lunedì 31 dicembre alle 18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari – il Concerto di Capodanno con il pianista e compositore – nonché direttore d’orchestra Francesco Libetta, protagonista insieme con l’Orchestra degli Amici della Musica con un programma incentrato sulla musica di Johann Strauss.
La Stagione Concertistica 2018 dell’Associazione Amici della Musica di Cagliari è patrocinata e sostenuta dal MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dalla Regione Sardegna e dal Comune di Cagliari – ed è realizzata in coproduzione con il Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari.