Il Partito dei Sardi chiede la sospensione degli atti attuativi sulla sanità
Il Gruppo Consiliare Partito dei Sardi ha chiesto ieri un confronto con l’assessore e il suo direttore generale, dal quale è emerso un quadro a dir poco allarmante:
impossibilità di chiudere il programma sanitario triennale a causa di una difficoltà sulla parte economico finanziaria;
impossibilità di effettuare i giudizi di coerenza degli atti attuativi;
impossibilità di effettuare il controllo politico sugli atti gestionali.
Tutto questo si traduce in uno strapotere del direttore generale che, trovandosi a operare in un contesto privo di una cornice programmatoria validata dalla giunta, non risponde né all’organo politico né a quello esecutivo.
Ad aggravare un quadro già allarmante, l’ostinato rifiuto a voler dare attuazione alla rete ospedaliera che, a ben vedere, costituisce sinora l’atto programmatorio maggiormente condiviso perché frutto di un dibattito parlamentare d’aula.
Stigmatizzando la decisione della commissione di non pronunciarsi sulla richiesta di sospendere l’adozione di tutti gli atti attuativi sino all’ approvazione definitiva del piano sanitario triennale: sarebbe stato questo un baluardo contro l’adozione di atti arbitrari, evitando così il proliferare di atti contrastanti se non addirittura non legittimi.