Sarà lo scenario dell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari a fare da cornice all’unica data in terra sarda, domenica 11 novembre (inizio alle ore 19), del chitarrista australiano Tommy Emmanuel, tra i massimi interpreti della chitarra acustica a livello mondiale, di ritorno in Sardegna dopo il concerto nell’ottobre di due anni fa che l’ha visto tra i protagonisti del festival Karel Music Expo.
Il musicista nato a Muswellbrook nel 1955, è noto soprattutto per la sua superlativa tecnica nel fingerstyle (tecnica usata per chitarra classica, folk ed elettrica che consiste nel toccare le corde direttamente con le dita, senza uso di utensili intermedi quali il plettro), che ha ridisegnato e ridefinito diventando un imprescindibile punto di riferimento per generazioni di appassionati in tutto il mondo.
Il concerto è una tappa del tour di presentazione della sua ultima fatica discografica, l’album Accomplice One, dato alle stampe lo scorso 19 gennaio per la CGP Sounds, lavoro al quale hanno partecipato illustri nomi della scena musicale mondiale, tra i quali Mark Knopfler, Jorma Kaukonen, Jake Shimambukuro, Rodney Cowell e Jerry Douglas, il più importante dobroista vivente, vincitore di ben 14 Grammy Awards, che proprio nella data isolana condividerà il palscoscenico con Emmanuel.
Aprirà l’evento il chitarrista olbiese Marino De Rosas, tra i maggiori esponenti della chitarra classica sarda contemporanea, in procinto di pubblicare il suo nuovo album (previsto entro l’autunno), di recente tornato sulla scena con il primo singolo che lo anticipa, il brano Genna Silana, ascoltabile sulle maggiori piattaforme di musica in streaming on demand.
L’evento è organizzato da Mota Music Fest, il costo dei biglietti è di 40€ per la poltronissima, mentre a 35€ sono invece disponibili i tagliandi per poltrona e galleria. I prezzi sono da considerarsi al netto dei diritti di prevendita.
Per info e prenotazioni visitare il sito www.vivaticket.it
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GLI ARTISTI
Tommy Emmanuel – Classe 1955, è un chitarrista Australiano nativo di Muswellbrook noto soprattutto per la sua abilità tecnica nel fingerstyle. Il musicista ha ridisegnato uno stile che, grazie alle sue performance, ha cominciato ad appassionare ed emozionare un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo. Il talento del chitarrista australiano, insieme a un impatto scenico ed emozionale che trascende il lato puramente tecnico, rende i suoi live degli eventi imperdibili, carichi di energia e coinvolgenti. Esecutore e compositore di gran parte dei brani che compongono il suo brillante repertorio, conta al suo attivo più di venti album e innumerevoli riconoscimenti, tra i quali una nomination al Grammy Award nel 1998 con Chet Atkins per l’album “The Day Fingerpickers took over the world”, la vittoria del Nammy (Nashville Music Award) nel 1997, e la medaglia dell’Order of Australia per i suoi meriti artistici e per il suo contributo nel sociale come sostenitore di Kids Under Cover, un’organizzazione non-profit a supporto dei giovani senzatetto. E’ stato pubblicato lo scorso 19 gennaio il suo nuovo disco, l’album Accomplice One per la CGP Sounds.
Jerry Douglas – Jerry Douglas (1956) è uno dei massimi dobroisti al mondo e vincitore di ben 14 Grammy Awards. L’artista originario dell’Ohio rappresenta per la chitarra resofonica quello che era Jimi Hendrix per la chitarra elettrica, elevando, trasformando e reinventando continuamente lo strumento e la tecnica ad esso legata. Definito dal New York Times l’impareggiabile maestro contemporaneo del dobro, Jerry Douglas è un artista indipendente i cui album incorporano elementi di bluegrass, country, rock, jazz, blues e musica celtica. Con il suono del suo dobro ha contribuito alla realizzazione di oltre millecinquecento album, sia come solista che come membro di gruppi rivoluzionari come J.D. Crowe & the New South, i Country Gentlemen e gli Earls of Leicester, sia in qualità di session man con artisti del calibro di Garth Brooks, Paul Simon, James Taylor, Elvis Costello, Earl Scruggs e Ray Charles. Dal 1998 è, inoltre, un componente stabile di “Alison Krauss and Union Station featuring Jerry Douglas”, sia dal vivo che nei numerosi album del gruppo. Douglas ha inoltre prodotto album per Alison Krauss, la Del McCoury Band, Maura O’Connell e Jesse Winchester ed è il codirettore musicale dell’acclamata serie televisiva della BBC “Transatlantic Sessions”.
IL LUOGO
L’Auditorium con l’attiguo Conservatorio Statale di Musica “Giovani Pierluigi da Palestrina”, è situato nel triangolo compreso tra le vie Bacaredda, Sant’Alenixedda e Efisio Cao di San Marco, in una Piazza intitolata a Ennio Porrino, cagliaritano di origine e Direttore del Conservatorio di Cagliari dal 1957 al 1959, musicista di fama internazionale ancora apprezzato e ricordato per le sue composizioni che splendidamente rimandano ai più conosciuti temi popolari della musica sarda. Sia l’Auditorium che il Conservatorio sono stati progettati dall’Ingegner Paolo Porceddu (Cagliari 1921-1999). Il progetto, approvato nel 1964, prevedeva un complesso di lavori distinti in due corpi: il “corpo Scuola” ed il “corpo Auditorium”, integrati però in un unico edificio e, nel 1967, i lavori finalmente avevano inizio. Le rifiniture del corpo Scuola dell’edificio vennero completate nel 1973, ma la struttura venne utilizzata fin dai primi mesi del 1971, anno in cui il Conservatorio si trasferì dalla sede di Piazza Palazzo, poco tempo dopo la Scuola Media annessa.
Il nuovo Conservatorio, complesso edilizio particolare, con il suo aspetto imponente e solenne addolcito da alcuni motivi architettonici musicali, come le canne d’organo per il Conservatorio e una tastiera in risalto per l’Auditorium, era stato definito all’epoca come il più moderno e funzionale fra tutti i Conservatori d’Italia e fra i più notevoli d’Europa, soprattutto per l’ottimo isolamento acustico creato per le aule di insegnamento. La costruzione del nuovo Conservatorio, con le sue straordinarie qualità, favoriva così il progresso e il potenziamento degli studi musicali che non potevano e non potranno mai mancare in una città a vocazione artistica come Cagliari. Infatti mentre nel 1971 si potevano contare circa 700 iscritti, attualmente il Conservatorio, divenuto Istituto di Alta Formazione Artistica, può contare oltre 1000 iscrizioni. (fonte)