Cagliari 13 ottobre 2018 – A dieci mesi dall’uscita del disco “The Loneliest of Wars”, Enrico Spanu, in arte “The Heart and the Void”, giovane cantautore cagliaritano dai caratteri folk americani con oltre 400 mila ascolti sulle piattaforme digitali, esce con un nuovo videoclip e annuncia un minitour europeo di supporto all’australiano Stu Larsen.
Il video “A House by the Sea” è la terza ed ultima parte di una trilogia di video curata dal videomaker Daniele de Muro e costruita sulle musiche del disco “The Loneliest of Wars”. Nel brano, la separazione tra due innamorati è metafora di un addio inevitabile è ancora più profondo, verso la propria casa e la propria terra, attraverso la guerra interiore e solitaria dei protagonisti, che richiama il titolo del disco di Enrico Spanu. Il video fonde le atmosfere dei precedenti di questa trilogia: le visioni oniriche di “An Island Might Not be the End” e il racconto più solare di “Me and Ethan”, creando una storia d’amore frammentata nel tempo. In essa il presente e il passato sono racchiusi in un mosaico di immagini dove la lotta interiore delle protagoniste si manifesta attraverso danze, sguardi e piccoli gesti delle mani, alla ricerca di un legame spirituale che vola al di la delle barriere, libero e puro. Il video è stato selezionato in numerosi festival cinematografici internazionali tra cui il Berlin Flash Film Festival e il Calcutta International Cult Film Festival.Il tour “The Heart and the Void” partirà per quattro date europee (dal 23 al 26 ottobre) come guest di Stu Larsen: Amburgo (Molotow), Copenaghen (Hotel Cecil), Berlino (Badehaus) e Varsavia (Hydrozagadka). E’ stato proprio l’artista australiano a volere condividere il palco con Spanu dopo aver suonato con lui l’estate scorsa a Cagliari.
Gli elementi alla base del nuovo disco sono il folk americano e le melodie pop che creano una musica ad approccio minimale, dove voce e chitarra sono gli elementi essenziali delle composizioni, accompagnate da liriche che affrontano contrasti e contraddizioni dei sentimenti, come il nome stesso vuole suggerire: il cuore come simbolo delle emozioni, dell’amore, della speranza e il vuoto a rappresentare l’oscurità, la mancanza di punti di riferimento e radici. L’autore ha prodotto l’EP “Like a Dancer” al Sleepwalkers Recording Studio di Guspini, registrato da Gabriele Boi e masterizzato da Gus Elg del Sky Onion Studio di Portland (USA) uscito il primo novembre 2013. Il primo tour di The Heart and the Void è iniziato a novembre, con l’apertura al concerto di Miles Kane ai Magazzini Generali di Milano, ed è proseguito per circa 40 date, tra cui l’apertura a Johnny Flynn al Circolo Magnolia e Callmekat allo Studio Foce di Lugano, ed è terminato con la partecipazione al Mondo Ichnusa il 26 luglio 2014. Il 3 dicembre 2014 è uscito “A Softer Skin”, il suo secondo EP, per l’etichetta Sangue Disken, registrato al Blend Noise Recording Studio di Milano e portato live per oltre 50 date in tutto lo stivale. Il primo disco “The Loneliest of Wars” è uscito il 19 gennaio 2018, anticipato dai singoli “Like a Candle”, “An Island Might Not Be The End” e “Me and Ethan”.