Un aereo della United Airlines che volava da Los Angeles a Sydney è stato costretto a un atterraggio d’emergenza quando è rimasto a corto di carburante.
In una dichiarazione rilasciata al sito di notizie “Business Insider”, un portavoce della United ha dichiarato: “Il volo F 839 da Los Angeles a Sydney è atterrato a Sydney in sicurezza a seguito di un problema meccanico: l’aereo è atterrato al gate e tutti i clienti sono sbarcati normalmente.” Il volo 839 è partito dall’aeroporto internazionale di Los Angeles martedì 3 ottobre e ha volato per circa 15 ore prima del suo atterraggio di emergenza giovedì 4 ottobre a Sydney, secondo i dati di Flight Aware, il sito web di monitoraggio in tempo reale.
Il quotidiano statunitense “USA Today” ha riferito che i servizi di emergenza di Sydney hanno comunicato via radio che l’aereo, un Boeing 787 con 180 passeggeri e 14 membri dell’equipaggio, aveva “problemi di carburante e ha emesso un mayday”, affermando che una risposta di emergenza è stata mobilitata dalla polizia all’aeroporto. La CNBC ha riferito che alcune importanti strade che circondano l’aeroporto sono state chiuse per precauzione, secondo una dichiarazione della polizia. Peter Gibson, portavoce dell’Autorità australiana per la sicurezza dell’aviazione civile, ha dichiarato a USA Today che le misure adottate dal volo 839 sono state fatte rigorosamente a titolo precauzionale, dopo aver raggiunto una soglia di riserva di carburante che impone al capitano di dichiarare un’emergenza “di carburante”.
“Ciò che dice al controllo del traffico aereo e agli aeromobili nell’area è che è necessaria la priorità per entrare”, ha detto Gibson, come riportato da USA Today. “Non significa che stai esaurendo il carburante, hai ancora abbastanza carburante, ma è una precauzione per dire: ‘Sono giù alla mia riserva e ho bisogno di entrare il più rapidamente possibile organizzato. ‘”Secondo i rapporti, i passeggeri non avevano idea che una tale precauzione fosse stata presa dall’equipaggio. La CNBC riporta che il giornalista Liz Hayes, di Nine Network Television, era un passeggero in volo e ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcun problema. Il fenomeno degli aerei che rimangono a corto di carburante e sono costretti ad effettuare l’atterraggio di emergenza però non è nuovo, visto che già è stato registrato negli anni precedenti, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.
Negli anni 2006, 2007 e 2008 fu il Dipartimento dei Trasporti Usa che evidenziò con un rapporto, l’escalation del fenomeno nell’aeroporto di Newark, nel New Jersey. Il documento mise sotto accusa soprattutto la Continental Airlines, una delle compagnie più gettonate per i voli transatlantici su New York. Nel mirino del dipartimento statunitense in particolare finirono due bollettini emanati dalla Continental nel febbraio e nell’ottobre del 2007 in cui si registravano pressioni sui piloti che, sempre secondo il rapporto, li spingevano a non fermarsi quando erano a corto di carburante oppure a imbarcare quantità inferiori di benzina per far risparmiare la compagnia.