Premiati a Roma gli aspiranti chef che hanno partecipato al primo Concorso nazionale di cucina organizzato dal Consorzio di Tutela del Pecorino Romano DOP.
E’ un dolce ispirato al bosco la ricetta vincitrice della prima edizione del concorso nazionale di cucina “Il Pecorino Romano DOP nei territori della gastronomia italiana”, organizzato a Roma, nella splendida cornice della Casina Valadier, dal Consorzio del Pecorino Romano DOP e rivolto agli studenti degli istituti alberghieri di tutta Italia. E’ la dimostrazione che l’estrema versatilità del Pecorino Romano lo rende adatto ad esaltare ogni tipo di portata, anche un dessert.I giovani aspiranti chef dell’IIS Santa Marta di Pesaro – con questa originale cheesecake a base di pecorino e arricchita da visciole, erbette e un tronco di cioccolato – hanno stupito la giuria, composta dal presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano, Salvatore Palitta e dagli chef Luigi Pomata dell’omonimo ristorante di Cagliari e Matteo Barbarossa, coordinatore di cucina della scuola Chef Academy a Terni. Un trionfo di erbe aromatiche anche per il secondo classificato: il “Filettino di tonno al timo selvatico su crema di cavolfiore e Pecorino Romano DOP all’abbamele”, una ricetta dell’IPSSAR – IPSEOA Sassari, arricchita anche con origano fresco e finocchietto selvatico.
Infine, terzo premio per l’antipasto proposto dagli aspiranti chef veronesi dell’I.P.S.A.R. “L.Carnacina” di Valeggio sul Mincio: “Tartellettes alla Mantovana di Pecorino Romano DOP con baccalà, crema di zucca piccante, profumo di nero di seppia e cialde di pecorino”.
Pecorino Romano DOP declinato, dunque, dall’antipasto al dessert e secondo le tradizioni regionali dei partecipanti al Concorso, moderato dal conduttore televisivo Marco Liorni. Ad approfondire, invece, i diversi aspetti nutrizionali di questa eccellenza del Made in Italy, il prof. prof. Luca Piretta, Nutrizionista Gastroenterologo.
Tra le numerose caratteristiche che fanno del Pecorino Romano DOP il formaggio di latte di pecora più esportato al mondo, c’è una buona notizia per chi, finora, ha pensato di dovervi rinunciare: recenti studi hanno confermato, infatti, che i cinque mesi di stagionatura minima, rendono il pecorino romano un formaggio completamente privo di lattosio.
Il simposio tra un gioiello di gusto della tradizione italiana e le aspirazioni dei giovani cuochi di domani ha dato vita ad un evento gustoso e divertente, e ad un ricettario unico, con abbinamenti originali e moderni, che mostrano come il Pecorino Romano DOP, nonostante il forte legame con il territorio di provenienza, possa essere consumato ovunque e da diverse tipologie di consumatori, oltre che inserito in ogni portata, in qualsiasi stagione.