Tutto è cominciato con una sua precedente esperienza, con Paolo Milani, presidente di Chef di Sardegna, associazione molto attiva in questo settore, quando a Dubai presentarono con grande successo i nostri formaggi e altri tipici prodotti sardi.
Nato a Ozieri, Daniele Capobianco è vissuto immerso in una zona circondata da verdi colline e di ricchi pascoli, che gli hanno fatto prendere coscienza di quei sapori genuini della nostra Sardegna, che poi lui ha trasferito nelle sue specialità culinarie.
Giovanissimo, si trasferisce in Umbria, dove si perfeziona nella cosiddetta norcineria.
“Grazie alle macellerie di Norcia e ai famosi “Mastri Norcini”, che hanno perfezionato la produzione di prelibate specialità a base di carne di maiale, ho potuto approfondire anche questa particolare preparazione di salumi e altri tipi di prelibatezze – spiega Capobianco – Mentre ero ancora a scuola, ho avuto la mia prima esperienza con la cucina, lavorando part-time durante le vacanze scolastiche, quindi, dopo la scuola ho iniziato la mia formazione nei ristoranti locali. All’età di 18 anni, mi sono trasferito in Danimarca dove ho trascorso sette anni della mia vita lavorativa, durante la quale, sono tornato in Italia diverse volte, per poter meglio affinare le capacità culinarie e per non dimenticare le mie radici italiane. Dopo l’esperienza in Danimarca, ho avuto l’opportunità di trasferirmi a Den Bosch in Olanda, in un ristorante italiano, dove ho lavorato per 2 anni e contemporaneamente ho prestato la mia consulenza ad altri locali gestiti da italiani. Quindi, ho preso la decisione di trasferirmi fuori dall’Europa e ho viaggiato in Oman, dove ho lavorato in un ristorante italiano che ha avuto un grande successo, con ospiti proveniente da tutto il mondo.
La mia meta successiva è stata l’India, dove ho lavorato per il Trident Hotel, un albergo della catena Luxury del Gruppo Oberoi. In India ho avuto le più belle esperienze della mia vita, lavorando in un ristorante di Mumbai, definito il miglior ristorante italiano della regione. La tappa successiva è stata a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dove ho lavorato nei ristoranti più esclusivi e di lusso di quella città. Ho collaborato anche con Michelin Star Chefs in diverse occasioni – continua Daniele Capobianco – e anche con Antonio Genovese, Claudio Sadler, Igor Macchia, Marco Sacco, Maurizio e Sandro Serva, Antonella Ricci e Vinod Sokar, Vincenzo Candiano, Maria Grazia Soncini, Daniele Repetti e molti altri. Tra gli chef più noti con la quale ho collaborato, c’è stato Paolo Milani, una persona di grandissime conoscenze culinarie, un maestro dei sapori e dei prodotti italiani, è stato con lui che ho avuto il piacere di organizzare una fantastica promozione di formaggi italiani, tra cui molti provenienti dalla Sardegna e durante la quale, abbiamo passato dei fantastici momenti al ristorante Positano, nell’Hotel più alto al mondo, quello del JW Marriott Marquis, Dubai, UAE, dove ero lo chef residente. Dopo sei lunghi e appassionanti anni in questa città fantastica, ho avuto l’occasione di trasferirmi a Miami, dove vivo da alcuni mesi e sono l’executive chef di una compagnia molto rinomata, che sta ampliando gli orizzonti a livello internazionale. Miami ha molto da offrire, essendo ai tropici, vi è una vasta gamma alimentare, inoltre i residenti, sanno apprezzare i veri prodotti italiani cucinati alla perfezione, il che mi permette di poter esprimere al meglio le mie conoscenze culinarie”.
Diversi e prestigiosi i riconoscimenti professionali avuti da Daniele Capobianco. Tra l’altro, dall’Associazione Ospitalità Italiana, ha ricevuto l’attestato di miglior ristorante Italiano, del Middle East e Africa e di miglior chef di cucina del Middle East. Miglior Pizza negli Emirati Arabi e per due anni consecutivi, miglior ristorante Italiano degli Emirati Arabi, dalla BBC Good Food Award, per gli anni 2016 e 2017.
Gian Piero Pinna