Gavoi 10 ottobre 2018 – Si chiude con successo la 24ma edizione di “Ospitalità nel Cuore della Barbagia”, manifestazione sostenuta e organizzata dal Comune di Gavoi in collaborazione con la Proloco, il Centro Commerciale Naturale, il coordinamento della cooperativa Jannas e inserita nel circuito “Autunno in Barbagia” promosso dall’Aspen – azienda speciale della Camera di Commercio di Nuoro.
È stato un fine settimana dedicato all’autentica ospitalità di amici e visitatori, con migliaia di persone che il borgo barbaricino ha accolto in una piacevole atmosfera conviviale.Cultura, identità, gastronomia, natura, storia, paesaggi, questi i tratti che la manifestazione ha ancora una volta voluto mostrare ai visitatori e che ne hanno garantito il successo, grazie anche alla complessa macchina logistica che ha rispettato l’attenta e puntuale pianificazione e permesso il regolare svolgimento dell’evento, sostenendo senza difficoltà l’afflusso dei visitatori, in particolare la domenica, quando una marea di persone ha invaso già dalla prima mattina, e fino a tarda sera, le strade del paese.
“Sono stati tre giorni importanti – afferma Cristian Garau, consigliere comunale con delega al Commercio – oltre che a livello promozionale per le produzioni locali e per l’offerta del territorio, anche, nell’immediatezza, come boccata d’ossigeno per l’economia gavoese. Per questo ringraziamo tutti i visitatori che hanno scelto il nostro borgo”.
Oltre 1600 sono stati gli ingressi nei percorsi museali comunali. Il Museo del Fiore Sardo, recentemente aperto, ha ricevuto l’attenzione di un folto pubblico che ha anche potuto visitare la mostra temporanea Chiaroscuro, con alcune tra le più importanti opere del primo Novecento sardo, collezione conservata al MAN, Museo d’arte della Provincia di Nuoro. Ancora, la mostra La Sardegna del secondo ‘900 raccontata dal fotografo Pablo Volta, di proprietà dell’ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico, allestita nello spazio espositivo della Caserma Betza, è stata frequentatissima, come anche l’esposizione permanente delle collezioni del costume gavoese, dei gioielli e amuleti in filigrana, e dei giochi e strumenti musicali tradizionali – in residenza nel Museo Casa Porcu-Satta. Molta curiosità infine, ha suscitato l’esposizione privata Civiltà d’Altipiano dedicata alla quotidianità della vita agropastorale e la mostra sulla biodiversità del territorio.
“Venivamo dall’inaugurazione del Museo del Fiore Sardo – afferma il sindaco Giovanni Cugusi – e con questo evento abbiamo ancora una volta raccolto i frutti della implementazione (sospinta anche dal Progetto Borghi d’Eccellenza) di un sistema turistico imperniato sulla cultura, l’accoglienza, i servizi e una proposta valida per il viaggiatore consapevole che speriamo anche in futuro possa scegliere Gavoi anche oltre gli eventi attrattori. È stata una manifestazione complessa conclude Cugusi – che ha coinvolto logisticamente e economicamente il Comune, gli amministratori, i professionisti del settore, i produttori, le associazioni e numerosi volontari in quella che ci piace definire una sagra di comunità”.
Tutti gli appuntamenti in programma, infatti, sono stati molto seguiti e apprezzati dal pubblico. Tra i percorsi del gusto si segnala la grande partecipazione all’itinerario di degustazione in Sas Cortes delle tipicità gavoesi insieme ai grandi vini di Sardegna – ospiti quest’anno le cantine la Cantina Giampietro Puggioni per il Cannonau, la Cantina Bingiateris per il Mandrolisai, la Famiglia Orro per la Vernaccia e le Cantine Sardus Pater per il Carignano – che ha registrato il passaggio di 1300 persone che durante le degustazioni hanno anche potuto godere delle letture in sas cortes a cura dell’Associazione Isola delle Storie.
Tra le iniziative tenute in collaborazione con l’Agenzia Regionale Laore il doppio appuntamento con i laboratori di analisi sensoriale del gusto, con i vini di Sardegna abbinati ai formaggi di montagna, non ha disatteso la curiosità delle 70 persone che da giorni prima avevano prenotato l’attività, mentre nella giornata del venerdì, il percorso sensoriale guidato del miele e del formaggio è stato riservato a 65 alunni dell’Istituto Comprensivo di Gavoi.
Numerosi sono stati i visitatori che hanno affollato gli spazi allestiti per le dimostrazioni artigianali, replicate durante le giornate, dedicate al Fiore Sardo e ai pani tradizionali. Tantissimi poi sono stati i gruppi di persone che hanno scelto di partecipare alle visite guidate nel bellissimo centro storico del paese e nel territorio circostante. Tra le attività proposte ai più piccoli si segnalano anche i laboratori ludici, Manine in pasta e Tramas de Lana, che hanno intrattenuto e soddisfatto il desiderio creativo di oltre 60 bambini.
“Possiamo dirci pienamente soddisfatti – sottolinea Franco Dore, Assessore delle Attività Produttive – sia della macchina organizzativa sia del sempre più ampio coinvolgimento delle aziende locali e dei produttori che, attraverso il rivitalizzato Centro Commerciale Naturale, assieme alla Pro Loco, affiancano il Comune nella creazione di questo grande evento dell’Autunno in Barbagia. Proseguiremo nel lavoro di rete – conclude Dore – per consolidare questi risultati e ampliare la proposta e la conoscenza del territorio”.
Non sono mancati ovviamente anche i momenti dedicati alla musica e ai balli tradizionali, con l’esibizione itinerante de Sos Tumbarinos, mentre un pubblico attento e silenzioso ha gremito le navate della Chiesa San Gavino per il concerto con le corali Eufonia e Bachis Sulis.
Durante tutto il fine settimana, inoltre si sono susseguiti escursioni a piedi, a cavallo, in mountain bike, e visite guidate ai monumenti, al centro storico e alle bellezze storiche, paesaggistiche e naturalistiche.
La manifestazione si è conclusa con la consueta consegna del Premio Pionieri del Turismo.
“Un riconoscimento fondamentale per la nostra amministrazione – afferma Michele Maoddi, consigliere comunale con delega al Turismo – che per questa tredicesima edizione ha voluto premiare la signora Bonarina Corrias dell’Hotel Taloro, nella fortunata coincidenza dei 35 anni di attività della struttura alberghiera sul Lago di Gusana, a riprova del successo che le strutture ricettive locali raccolgono quali interpreti della migliore ed efficace accoglienza nel nostro sistema turistico. Ritengo un valore aggiunto inoltre – conclude Maoddi – il fatto che il premio vada a valorizzare il tocco femminile nell’imprenditoria locale”.