L’emigrazione sarda sbarca negli Stati Uniti in occasione di un evento che ricorre ormai periodicamente dal 1989: si parla dell’Italian Heritage and Culture Month, durante il quale il Presidente degli Usa ed il Congresso vanno a premiare personalità italiane, emigrate negli Usa o discendenti di italiani. Un mese durante il quale celebrare tutto ciò che è di origine italiana e che coincide con il Columbus Day di ottobre, ovvero una festa nazionale statunitense celebrata sempre nel secondo lunedì del mese.
In occasione dell’ Italian Heritage and Culture Month edizione 2018 a Los Angeles sono state portate anche l’emigrazione sarda ed il suo carico culturale. Nel corso della cerimonia che si è tenuta lo scorso 13 ottobre presso la capitale della California, l’assessore regionale del Lavoro della Sardegna Virginia Mura ed il consigliere regionale Mario Tendas sono stati ricevuti dal member council Joe Buscarino in concomitanza del “Proclamation day”.
L’incontro istituzionale è stato occasione per l’assessore Mura di parlare in quel contesto dell’emigrazione sarda nel mondo: per fornire qualche numero raccolto dal suo discorso, soltanto tra il 1951 ed il 1970 sono stati oltre 400mila i sardi emigrati alla ricerca di condizioni di vita migliori. Il tutto a fronte di una popolazione complessiva di 1milione e 200mila abitanti. Una sorta di diaspora che ha riguardato anche gli Stati Uniti, in particolare proprio la costa occidentale dove nel 1827 sbarcò, a Los Angeles, il primo sardo emigrato in California, Giovanni Battista Leandri.
Un legame che è cresciuto, nel tempo, quello con la regione californiana: oggi sono molti i sardi che scelgono quella terra anche soltanto per viaggi brevi. D’altra parte Los Angeles è ormai una meta ambita e accessibile visti i prezzi dei voli non così alti e la facilità dei documenti per andare negli Usa: su tutti l’Esta USA, l’autorizzazione per viaggi inferiori ai 90 giorni. In sostanza oggi la California è più vicina ed accessibile rispetto a tempi addietro, come quello in cui i primi emigrati sardi raggiunsero la costa ovest statunitense.
Nell’incontro di Los Angeles dello scorso 13 ottobre l’assessore Mura ha colto l’occasione per presentare un progetto culturale di una certa importanza che riguarda proprio Sardegna e California. Si parla di una sorta di gemellaggio tra il Museo dell’Emigrazione di Asuni inaugurato nel 2016 in provincia di Oristano e l’Italian American Museum of Los Angeles, aperto sempre nel 2016 e gestito dalla storica Fondazione Italiana Hall in sinergia con la città di Los Angeles.
La cerimonia si è poi conclusa, come da tradizione dell’Italian Heritage and Culture Month, con la premiazione di cittadini italiani che vivono nella metropoli californiana e che si sono distinte particolarmente nel corso dell’anno.
In occasione dell’ Italian Heritage and Culture Month edizione 2018 a Los Angeles sono state portate anche l’emigrazione sarda ed il suo carico culturale. Nel corso della cerimonia che si è tenuta lo scorso 13 ottobre presso la capitale della California, l’assessore regionale del Lavoro della Sardegna Virginia Mura ed il consigliere regionale Mario Tendas sono stati ricevuti dal member council Joe Buscarino in concomitanza del “Proclamation day”.
L’incontro istituzionale è stato occasione per l’assessore Mura di parlare in quel contesto dell’emigrazione sarda nel mondo: per fornire qualche numero raccolto dal suo discorso, soltanto tra il 1951 ed il 1970 sono stati oltre 400mila i sardi emigrati alla ricerca di condizioni di vita migliori. Il tutto a fronte di una popolazione complessiva di 1milione e 200mila abitanti. Una sorta di diaspora che ha riguardato anche gli Stati Uniti, in particolare proprio la costa occidentale dove nel 1827 sbarcò, a Los Angeles, il primo sardo emigrato in California, Giovanni Battista Leandri.
Un legame che è cresciuto, nel tempo, quello con la regione californiana: oggi sono molti i sardi che scelgono quella terra anche soltanto per viaggi brevi. D’altra parte Los Angeles è ormai una meta ambita e accessibile visti i prezzi dei voli non così alti e la facilità dei documenti per andare negli Usa: su tutti l’Esta USA, l’autorizzazione per viaggi inferiori ai 90 giorni. In sostanza oggi la California è più vicina ed accessibile rispetto a tempi addietro, come quello in cui i primi emigrati sardi raggiunsero la costa ovest statunitense.
Nell’incontro di Los Angeles dello scorso 13 ottobre l’assessore Mura ha colto l’occasione per presentare un progetto culturale di una certa importanza che riguarda proprio Sardegna e California. Si parla di una sorta di gemellaggio tra il Museo dell’Emigrazione di Asuni inaugurato nel 2016 in provincia di Oristano e l’Italian American Museum of Los Angeles, aperto sempre nel 2016 e gestito dalla storica Fondazione Italiana Hall in sinergia con la città di Los Angeles.
La cerimonia si è poi conclusa, come da tradizione dell’Italian Heritage and Culture Month, con la premiazione di cittadini italiani che vivono nella metropoli californiana e che si sono distinte particolarmente nel corso dell’anno.