Appuntamento alle 17 ad Ales di fronte alla Casa Natale del grande pensatore sardo.
La residenza– Si chiama Spazi di memoria la nuova residenza artistica progettata, organizzata e realizzata da Progetti Carpe Diem, la struttura diretta da Aurora Aru e Franco Marzocchi. Un profondo momento di studio e ricerca con alcuni tra i più importanti attori, registi e artisti del panorama nazionale. Teatro della residenza saranno i luoghi della Marmilla, tra il Parco di Monte Arci e i comuni di Ales e Pau.
Spazi di memoria sono gli spazi abitati, percorsi, conosciuti e sconosciuti dagli uomini e dalle donne di questi luoghi. Persone che si confronteranno e dialogheranno con gli artisti in residenza per dare vita a nuovi percorsi e progetti artistici e creativi. Gli artisti coinvolti sono il poeta Giuseppe Semeraro e gli attori Daniel Dwerryhouse e Mario Pietramala.
Semeraro lavorerà sui temi della paternità, in collaborazione con il drammaturgo e regista Gianluigi Gherzi e lo psicanalista Massimo Recalcati.
Dwerryhouse condurrà un percorso sul rapporto fra memoria e luoghi e sarà affiancato dal drammaturgo e attore Fabrizio Saccomanno, dal regista Mario Piredda, dal compositore Francesco Morittu, dall’antropologa Federica Arlotti, dalla regista e attrice Mila Vanzini. Pietramala sperimenterà una modalità creativa rivolta agli alunni delle scuole del territorio, e sarà affiancato dagli attori Andrea Macaluso, Giusi Merli e Alessandro Baldinotti.
Lo spettacolo – Oltre al lavoro di studio, ricerca e sperimentazione gli artisti saranno coinvolti in una serie di spettacoli aperti al pubblico. Spettacoli che Progetti Carpe Diem presenta con la formula che gli è propria: quella del rapporto concreto fra artisti e pubblico costruito attraverso lo scambio, il confronto, la convivialità.
Il primo momento di apertura al pubblico è in programma domenica 14 ottobre. Un’intera giornata in cui il pubblico potrà incontrare e conoscere gli artisti condividendo con loro un percorso lungo il sentiero dell’ossidiana all’interno del bosco del Monte Arci, in una escursione condotta da Giovanni Pischedda, con pranzo nell’area della chiesa campestre di Santa Priscaa Pau, e visita allo straordinario Museo dell’Ossidiana. Nel pomeriggio poi, ad Ales, di fronte alla Casa Natale di Antonio Gramsci, appuntamento con lo spettacolo Gramsci Antonio detto Nino, di e con Fabrizio Saccomanno, che ha curato la regia insieme a Francesco Niccolini, per una produzione di Teatro Pubblico Pugliese.
Uno spettacolo che racconta frammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del Novecento. Vita assolutamente privata: sullo sfondo, e solo sullo sfondo, il tormentoso rapporto con il PCI e l’internazionale socialista, le incomprensioni con Togliatti e Stalin. E l’ombra di Benito Mussolini. In primo piano invece la feroce sofferenza di un uomo che il fascismo vuole spezzare scientificamente, che vive una disperata solitudine, e in dieci anni di prigionia, giorno dopo giorno, si spegne nel dolore e nell’assenza delle persone che ama: la moglie Julka, i figli Delio e Giuliano.