Mogoro. Arrestate 3 persone per tentato furto in abitazione. Nell’ambito di indagini finalizzate alla prevenzione e repressione del fenomeno delle rapine e dei furti in abitazione, gli operatori della Squadra Mobile della Questura di Oristano, la scorsa notte hanno arrestato tre soggetti colti in flagrante, mentre stavano cercando di accedere all’interno di una villa situata nella periferia di Mogoro.
I tre, alla vista degli agenti, hanno iniziato una rocambolesca fuga, prima a piedi e poi su una autovettura, a bordo della quale sono stati poco dopo fermati e arrestati.
I reati loro contestati sono stati, il tentato furto aggravato in abitazione, la resistenza a Pubblico Ufficiale, il porto abusivo di armi da taglio e l’utilizzo di strumenti idonei a interrompere le comunicazioni radio e Gsm.
Nell’autovettura dei tre è stato infatti rinvenuto un congegno utilizzato per far in modo che nessuno lì presente potesse utilizzare apparecchi radio o telefoni per dare l’allarme.
Gli agenti in servizio anti rapina, hanno notato l’autovettura con le tre persone a bordo, aggirarsi con fare fortemente sospetto nella zona residenziale del paese, hanno così iniziato una attenta osservazione di quanto i tre stessero facendo e contattato i colleghi che espletavano lo stesso servizio nei paesi limitrofi e quando hanno notato che due di loro si mettevano i passamontagna e scavalcavano il muro di recinzione della villa, è scattato il blitz; il terzo, invece, a bordo della sua auto, faceva da palo e azionava il dispositivo per interrompere le comunicazioni.
A seguito delle perquisizioni effettuate nelle abitazioni dei tre sono poi stati rinvenuti numerosi attrezzi da scasso, passamontagna, 330 cartucce di pistola e di fucile, illegalmente detenute, due caricatori di pistola e un lampeggiante identico a quelli utilizzati dalla polizia.
I tre malviventi, rinchiusi nel carcere di MASSAMA su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono poi stati condotti innanzi al giudice il quale ha convalidato gli arresti e disposto nei loro confronti la misura della custodia cautelare in carcere.
Rosy Massa