Ingranata la quarta, si vola in paradiso. Il Serramanna, alla quinta giornata, ha calato pienamente il poker: un 4 a 1 conquistato a Cardedu, grazie ai “soliti noti” Amorati e Meloni, e vittoria filata numero quattro.
Se poi ci si mette il primo posto in solitaria nella classifica del girone A di Prima Categoria, complice la caduta a Villagrande dell’Atletico Cagliari, a quota tredici punti, è l’apoteosi. Eppure, la seconda tappa ogliastrina per la la banda mediocampidanese non è stata una vera e propria scampagnata di metà ottobre.
Carracoi ha dovuto far fronte al buco lasciato dallo squalificato Sanì e alla defezione, per problema fisico, di Pietro Aretino. Ecco allora che il mister ha dovuto ridisegnare la squadra, rimanendo fedele comunque al solito modulo: sulla corsia di destra spazio ad Argiolas, Atzeni e Medda a fare da coppia centrale, Filipe Silva Soaresimpiegato come mediano metodista; in avanti Amorati e Meloni, sostenuti da Coccodi.
L’avversario non era tra i più temibili – un solo punto in cassa e una classifica pietosa – eppure è proprio il Cardedu che che si è affacciato timidamente dalle parti di Secchi, a forza di fraseggi sulla linea mediana, trovando però una difesa serramanese solida. L’attacco ospite si è fatto vedere poco o nulla, ed ecco che il primo tiro in porta degno di nota è di marca ogliastrina.
I ragazzi di Carracoi hanno provato allora ad alzare i ritmi, divorandosi un gol quasi fatto con Maurizio Frongia. Sembra la vecchia solfa della “rete mangiata, rete subita”, perché alcuni minuti dopo il Cardedu per poco non è andato in vantaggio con una punizione di Samuele Lorrai, maturata in seguito a un errore di copertura di un Argiolas in difficoltà. Ma la solfa e le storie apparentemente già scritte possono cambiare nel calcio, soprattutto se in campo hai uno come William Amorati, capace di uscire dall’ombra e colpire nel segno: Coccodi è stato eccezionale a servire a dovere il numero 9 che al minuto ventisei, sulla destra, ha affondato il colpo.
E di fronte a un Cardedu audace, ma poco concreto, il Serramanna non ha potuto fare altro che rincarare la dose con il secondo gol, poco dopo la mezzora. Lo schema è stato quello tra i più semplici ed efficaci: calcio d’angolo di Silva e colpo di testa di Meloni, quasi scalpitante di figurare nel tabellino della gara, insieme al suo compagno Amorati. Medda, Amorati e Coccodi hanno avuto ciascuno la palla del 3 a 0, che avrebbe potuto congelare la gara, ma a cambiare il racconto di un possibile goleada ci ha pensato Samule Lorrai: fuga sulla sua sinistra, panico seminato tra la difesa ospite, Medda messo a sedere e rete dell’1 a 2 meritata.
L’inattaccabile difesa del Serramanna ha dimostrato di essere umana e allora l’unica cosa che si può fare è affidarsi al proprio dio, specie se si chiama Silva Soares. Ma quando anche questo si fa mortale, allora suona il campanello d’allarme. Il numero cinque, al 37esimo, si è preso sulle spalle tutta la compagine, sì, ma si è fatto stregare dal portiere locale alla battuta del calcio del rigore. Gli dei sono crollati e allora sono i mortali a farsi grandi. Lorrai, in uno scambio con il suo compagno di reparto, ha costretto Secchi a metterci una pezza, ma a far pendere la bilancia del 3 a 1 dalla parte dei biancazzurri ci ha pensato l’eternoAmorati, in chiusura di tempo, su lancio con il contagiri di Nicola Atzeni.
Nella ripresa il Cardedu ha creato non pochi grattacapi alla difesa del Serramanna. Lorrai, bravo ma inconcreto, ha avuto tre volte la palla che avrebbe potuto riaprire la gara. E il Serramanna ha tirato fuori grinta e carattere, certo, ma davanti non ha più creato niente. Se si eccettua la traversa di Frongia, su colpo di testa, sono stati gli ogliastrini a rendersi più propositivi.
Per il Serramanna bis di successi in Ogliastra. Mister Carracoi è tornato a casa gonfio di soddisfazione: ancora una volta i suoi ragazzi hanno saputo interpretare la partita e fare quadrato contro le importanti defezioni in casa. Nessun problema per il rigore sbagliato; il brasiliano Silva ha comunque fatto una partita complessivamente positiva e ci sarà tempo per limare i difetti. Il centrocampo, ridisegnato, non ha offerto il palleggio desiderato, ma l’attacco, è stato quello di sempre. Amorati e Meloni sono saliti rispettivamente a quota 6 e 4 nella classifica marcatori, confermandosi quello da non cambiare mai, e non solamente perché “in casa c’è solo questo”. L’obiettivo vittoria e tre punti è stato ancora una volta raggiunto, in attesa di quello che sarà un “difficile inverno”.