La giornata inaugurale della Stagione dei poeti nella Pinacoteca di Ozieri, si è aperta con la presentazione del nuovo libro di Maria Giuliana Campanelli intitolato “Funamboli tra realtà e sogno”. Grandi emozioni hanno suscitato le splendide liriche della Campanelli lette da Giusy Carta. Molto apprezzati gli interventi di Bruno Daga e di Gavino Puggioni, presente anche come autore. Da segnalare l’accompagnamento musicale di Franco D’Amico per la sua poesia.
La manifestazione, inserita nel Festival “Terra. Il luogo del nostro abitare”, organizzato dalla Fondazione Daga, ha riunito molti poeti arrivati da diversi centri della Sardegna e della penisola.La varietà e l’originalità delle composizioni, lette dai rispettivi autori, hanno evidenziato la straordinaria vitalità e il fascino senza tempo della poesia. L’elenco dei poeti comprende Tetta Becciu, Minnia Pani, Antonella La Frazia, Maria Giuliana Campanelli, Marikó Corona, Elettra Vidili, Antonio Rossi con la partecipazione speciale di Cristina Ricci, Roxandra Rossi, Salvatore Pintore, Francesca Petrucci, Maya Cau, Marella Giovannelli, Giuseppina Carta, Monica Orrù, Lilli Sanna, Maria Giovanna Lai, Fulvia Tolu, Uccio Spanu, Gianni Manca, Piero Marongiu, Luciano Corona, Gavino Puggioni, Giovanni Andrea Negrotti, Bruno M. Daga, Stefano Flore.
La terza edizione del Festival, dal 12 al 14 ottobre, si è svolta nella Pinacoteca comunale il cui passato di centrale elettrica è stato sapientemente valorizzato. E in questa cornice di grande impatto e suggestione, hanno trovato spazio arte, scienza, spettacolo e cultura. Il pubblico che, sempre attento e numeroso, ha partecipato alla kermesse ideata e coordinata da Bruno Daga, ha potuto ammirare il nucleo di opere pittoriche e scultoree selezionate ed allestite da Mario Lai e Michele Calaresu. Molte di queste sono il frutto di diverse donazioni effettuate negli ultimi anni da alcune persone legate affettivamente ad Ozieri. Tra le opere esposte, molte sono di artisti noti a livello internazionale, come Battaglia, Ceccobelli, Cotani, Di Stasio, Galliani, Panzino, Passa, Pinelli, Pizzi Cannella, Ricci, Tacchi e Lai, e di tanti altri.
Successo pieno anche per la “personale” del pittore Mario Adolfi, che ha impreziosito il Festival con una selezione delle sue opere. Gran finale, con applausi a scena aperta, per il concerto “Kangbe & Battista Giordano” nel segno dei suoni e dei travolgenti ritmi del Mali magistralmente rivisitati da Battista Giordano, Andrea Cabras e Luca Deriu.
Il Festival si è chiuso con i ringraziamenti del patron Bruno Daga alle istituzioni, ai collaboratori della Fondazione e a tutti i partecipanti che hanno seguito i lavori. “Il nostro progetto – ha ricordato Daga – si basa sulle sinergie socio-culturali e sulla valorizzazione delle realtà autoctone, delle risorse umane e ambientali. Vogliamo promuovere la cultura del dialogo nel consorzio umano delle genti anche attraverso l’informazione sulle neuro diversità, come l’autismo, nei suoi aspetti sociali e scientifici”.
Marella Giovannelli