La vicenda della Zona Franca di Domusnovas continua a generare “scintille” tra il sindaco Massimiliano Ventura e il manager Alessandro Marini. Fatale è stato il viaggio a Roma presso il Ministero delle Politiche Europee, per una verifica degli atti attinenti l’iter della Zona Franca Integrale.
Naturalmente, come testata giornalistica, la notizia della rottura del rapporto tra i due ci ha sorpreso non poco, soprattutto per il modo con cui essa è avvenuta. Considerato che la nostra testata, da circa 4 anni, segue con passione le vicende relative alla Zona Franca, avevamo intervistato Alessandro Marini, per ragguagliarci sui particolari che lo avevano indotto a “rompere” con il sindaco di Domusnovas.Diciamo “rompere”, non rinuncia all’incarico, dal momento che, come confermato da Marini nell’intervista rilasciataci nei giorni scorsi, non c’è stata stipula di alcuna convenzione o atto scritto attraverso il quale formalizzare l’incarico riguardo alla Zona Franca. Tutto è stato sancito con una stretta di mano.
Ovviamente Sardegna Reporter si è appassionata agli studi che in materia di Zona Franca ha compiuto e sviluppato Alessandro Marini. Di sforzi e di studi, in materia, ne ha compiuti diversi, ma, purtroppo, non sempre è stato capito, benché abbia prodotto atti e documenti in grado di imprimere una marcia allo sviluppo e all’economia della Sardegna, cosa che fino ad oggi è momento nessuno era riuscito a fare.
Nel caso della zona franca di Domusnovas, il manager sassarese ha dedicato anima e corpo per giungere alla predisposizione di tutti gli atti necessari per avviare un processo di rinascita e di riscossa per il comune guidato del sindaco Massimiliano Ventura. Ecco che all’improvviso il processo si ferma e Alessandro Marini si dimette dall’incarico (regolarmente deliberato ? n.d.r.) perché, a suo dire, nella parte decisiva (viaggio a Roma) s’è reso conto che è venuta meno la fiducia nei suoi confronti da parte del primo cittadino e della giunta comunale.
Per chiarire l’intera vicenda del disastroso Viaggio romano, c’era sembrato opportuno intervistare Marini sulle circostanze che, appunto, lo avevano indotto alla rinuncia dell’incarico. Vero è che quella intervista non ha trovato il gradimento del sindaco Ventura, il quale, a sua volta, sul quotidiano “Unione Sarda” non ha esitato a raccontare la sua verità, puntualizzando che il fallimento della “missione romana” era imputabile esclusivamente al manager sassarese.
“Le dimissioni, però, ha precisato il sindaco, sono giunte qualche secondo prima di essere allontanato, visto che non riponiamo più in lui alcuna fiducia”. “Ha millantato titoli e competenze, prosegue il sindaco, che in realtà non possiede e sul tema della Zona Franca ha rischiato di causare una battuta d’arresto alla nostra battaglia”. Secondo il sindaco, insomma, ce n’era “abbastanza per considerare chiuso il rapporto”.
Massimiliano Ventura, quindi, c’è andato giù duro nella replica ad Alessandro Marini, al quale attribuisce grosse responsabilità nel deterioramento dei rapporti con l’amministrazione di Domusnovas. Di fronte a tali accuse, non potevamo astenerci dal metterci in contatto con Alessandro Marini e porgli una serie di domande su una vicenda che, stando a quanto dichiarato dal sindaco Ventura, è destinata a trovare il suo epilogo in un’aula di Tribunale.
Non è stato facile, comunque, indurre Alessandro Marini a rilasciarci l’intervista, nauseato e disgustato per come sono andate le cose. Dopo tanto insistere, però, siamo riusciti nell’intento di indurlo a rispondere ad alcune nostre domande. Com’è suo solito, lo ha fatto con una calma serafica e con una lucidità per certi versi disarmante, soprattutto per come l’intera vicenda si è incardinata.
Sardegna Reporter: allora, Marini, ha letto oggi cosa ha dichiarato il sindaco Ventura sul quotidiano Unione Sarda?
Marini : Si, stamani un caro amico, alle 8:36, mi ha inviato il pezzo giornalistico. Diciamo subito che faccio i miei complimenti alla giornalista, poiché, sinceramente, mi aspettavo di peggio, ma la loro professionalità si denota in modo impeccabile perché scrivono quanto riferisce il Ventura .
Che dire? Sinceramente non mi va di dare alcuna risposta all’argomento, anche perché quando una persona come il Ventura la mette sul piano personale, allora si scende di livello e chi è abituato a stare a certi livelli non accetta per cui chiarisco subito:
Per prima cosa tengo a chiarire che quanto affermato dal Ventura sulla carta stampata, non corrisponde a verità, poiché chiunque esaminasse la bozza del mandato che Ventura mi ha sollecitato tante volte, riporta la scritta Sig. Alessandro Marini e non Avv. Marini o Dott. Marini. Questa è la prima inesattezza.
Ritengo grottesca l’accusa che con il mio operato stavo bloccando l’iter della Zona Franca di Domusnovas. Direi, invece, che quest’ultima dichiarazione rasenta il grottesco anche perché tutti gli atti di Domusnovas, in materia di zona franca, sono stati creati dal sottoscritto. Aggiungerei che proprio il sottoscritto ha raddrizzato una nave che faceva acqua da tutte le parti. Ma vi è di più: proprio il mandato non risulta firmato né da Alessandro Marini nè dal Sindaco Ventura, per cui sono curioso di capire come un consiglio comunale abbia potuto deliberare un qualcosa senza un mio atto autorizzato.
Sardegna Reporter: Marini, lei sapeva che il comune di Domusnovas le avrebbe revocato l’incarico?
Marini: voglio precisare che Alessandro Marini già dal mese di maggio decise di non proseguire i rapporti con la giunta comunale. Faccio presente che Ventura mi chiamava al cellulare per farmi cambiare idea, dicendomi che il sottoscritto era l’unico che poteva dimostrare con i fatti che la Zona Franca in Sardegna poteva diventare una realtà.
Allora decisi di accettare la sfida contro il parere dei miei colleghi di studio, che dopo la delusione di Giave mi consigliarono di lasciar perdere questi sindaci. Non accettai i consigli e accolsi piena fiducia in Ventura.
Sardegna Reporter: i zona franchismi della prima ora cercano di sminuire il suo operato. Lei cosa risponde in proposito.
Marini: guardi, posso solo rispondere che Alessandro Marini tifa per loro, perché chiunque segua il tema della zona franca in Sardegna e ci mette la faccia bisogna elogiarlo, a patto che non si prendano in giro i sardi raccontando delle cose non veritiere, come, in effetti, è accaduto per troppo tempo.
Sardegna Reporter. Marini, come avrà potuto costatare, quando c’è di mezzo il suo nome, fanno resuscitare la vertenza Mater Olbia. cosa risponde al riguardo?
Marini: tutto fa parte del gioco. Io ho il mio carattere, la mia passione nelle materie giuridiche preparazione giuridica che mi ha salvato contro dei balordi. Chi legge e conosce le vertenze si rende conto che l’attacco è molto sterile, soprattutto quando proviene da persone che, a mio parere, si devono giustificare delle loro irresponsabilità.
Sardegna Reporter: la zona franca a Domusnovas vedrà la luce?
Marini: ho ribadito che signori si nasce, perciò io rimango il primo tifoso della Zona Franca di Domusnovas, perché una vittoria l’ho avuta, in quanto i cittadini, malgrado ora qualcuno possa richiedere atti che possano dimostrare il contrario, chissà poi per quali promesse, oggi quel territorio in diritto può usufruire dell’esenzione Iva e accise in bolletta. Direi di più, se qualche consigliere di minoranza mi volesse parlare sono pronto a fornirle il numero per verificare di persona se quello che dichiaro è falsità.
Sardegna Reporter: il sindaco Ventura ha dichiarato che lei stava mettendo in cattiva luce la giunta comunale di Domusnovas presso il ministero delle politiche europee.
Marini: questa dichiarazione del sindaco Ventura mi fa capire con chi avevo a che fare, ossia con i soliti vecchi schemi di una politica che non promette nulla di buono. Vero è che chi ha fatto tutto per fissare l’incontro al ministero è il sottoscritto. Faccio presente, tuttavia, che tutte le lettere inviate a mezzo email dal mio ufficio al comune di Domusnovas, erano poi trasmesse al Ministero. Ribadisco, quindi, che quelle del sindaco Ventura sono argomentazioni che non meritano alcuna risposta, alle quali un professionista serio e competente non può dare importanza.
Sardegna Reporter: Marini, a proposito del Mater Olbia che risponde?
Marini: rispondo augurando a tutti i sardi, che quando ci si trova in mezza a vertenza giudiziaria da innocente tirato dentro a hoc, deve tener duro e andare fino in fondo perché giustizia sia fatta, nonostante il giornalismo di potere abbia fatto di tutto per raccontare una realtà dei fatti completamente diversa, di cui gli inquirenti sono ampiamente informati.
Sardegna Reporter: Marini, lei risulta pregiudicato?
Marini: ma scherza, il mio certificato penale è immacolato. Io ancora oggi ricopro un incarico come presidente di un consorzio che si occupa di affidamenti giudiziari “Istituto Vendite Giudiziarie Italia e riscossione Tributi”, e posso garantirle che dal 2011 ho visto tante famiglie rovinate e distrutte , ma dove ho potuto ho salvato decine di imprenditori e dipendenti pubblici, tra cui poliziotti e carabinieri.
Sardegna Reporter: e la sua condanna in primo grado a quattro anni presso il Tribunale di Nuoro per fatti risalenti al 2005?
Marini: guardi, in quel processo non abbiamo avuto modo di difenderci perché l’accusa mossa da un curatore fallimentare doveva essere contrastata documentalmente. Comunque, un collega, avvertito della notizia , si e messo subito in contatto con il mio ufficio e ,grazie al cielo, abbiamo ricostruito la vicenda, dalla quale, come al solito, si evince la mia totale estraneità ai fatti in contestazione. Ora, pero, la palla è passata ai Giudici dell’Appello, nonostante mi potessi avvalere sin da subito della revisione del processo.
Sardegna Reporter: quindi, Marini, lei è sereno?
Marini: sono sereno, eccome. Infatti, quando hai la coscienza pulita e le carte in regola che dimostrano la tua innocenza, devi avere la massima fiducia nei giudici.
Sardegna Reporter: Marini, ma Ventura si è reso conto con chi aveva a che fare?
Marini: guardi, su quest’aspetto non sono in grado di rispondere. Ritengo sia più opportuno chiederlo direttamente a Ventura. Posso garantirle, comunque, che Alessandro Marini, all’età di 30 anni, in svizzera, a Losanna e Ginevra, sedeva ai tavoli con dei petrolieri perchè avevo la carica di direttore Generale della Italyan Petroli Spa, a 32 anni gestivo giacimenti di marmo e viaggiavo scortato, per cui ribadisco che chi fa il professionista a certi livelli, deve avere il pelo sullo stomaco .
Tuttavia, io ritengo di essere stato tradito e, conseguentemente, rientra nella norma che un professionista toglie il disturbo. non vedo che male ci sia nel prendere una decisione simile da parte di chi ha dato tutto e pure gratis per la cittadinanza di Domusnovas. Quando avrò l’opportunità d’incontrare qualche cittadino di Domusnovas, sarà un piacere corseggiare con lui una buona birra, perché la vita continua e chi si ferma è un perdente.
Il sottoscritto, fidandosi di certi soggetti sardi ha commesso un errore. All’incontro presso il Ministero sarei dovuto andare senza politici al seguito, come fanno gli studi legali internazionali. Piuttosto, è bene ricordare a Ventura e alla sua giunta che proprio questi studi, il mio lavoro, se lo sarebbero fatto pagare profumatamente. Ora, dopo questa esposizione dei fatti e parte della mia vita, la saluto, augurando a tutti i cittadini di Domusnovas tanta fortuna. Concludo, comunque, nel dire che nella vita non contano i titoli, ma gli anni di lavoro in trincea nel gestire situazioni critiche e soprattutto, quello che conta, sono gli attributi.