APE: “dalle linee guida RAS costi e oneri aggiuntivi per i cittadini”. Per ottenere fondi da utilizzare per esternalizzare i controlli delle Attestazioni di Prestazione Energetica in edilizia l’Amministrazione inserisce un balzello di due euro. I 4 organismi tecnici cagliaritani: “Valutare l’impatto generale del provvedimento”.
APE: 600mila euro per ricavarne 60mila: un impatto sociale che potrebbe arrivare a dieci volte la cifra preventivata. Un aggravio di adempimenti e oneri a carico di professionisti e cittadini per finanziare l’esternalizzazione di un’attività di controllo che dovrebbe essere naturalmente eseguita dagli uffici regionali. I quattro organismi tecnici della provincia di Cagliari, ovvero gli ordini di Ingegneri, Architetti e Periti Industriali e il collegio dei Geometri, hanno inviato nei giorni scorsi una nota al Presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras per segnalare quanto previsto dall’art. 11 delle Linee Guida regionali in materia di prestazione energetica in Edilizia in via di approvazione.Al centro della contestazione c’è la previsione di un contributo ulteriore di 2 euro per ogni Attestazione di Prestazione Energetica (APE) rilasciata, un adempimento, al quale il cittadino provvederà, verosimilmente, attraverso il tecnico incaricato. Il contributo è mirato a finanziare un’attività esterna di controllo delle attestazioni, dal momento che, come confermato nel corso di un incontro con l’amministrazione, gli uffici non sarebbero in grado di far fronte all’impegno con l’organico a disposizione.
«Tale attività di controllo – scrivono i tecnici –, di fatto già in capo all’amministrazione, a nostro avviso non può essere fatta ricadere su professionisti e cittadini attraverso un ennesimo balzello. Si chiede invece uno sforzo ulteriore a una categoria, quella dei tecnici, già in difficoltà che sarà costretta scegliere se rinunciare al proprio onorario ed effettuare le operazioni di predisposizione e di bonifico senza addebitare nulla di più in parcella, oppure a scaricare il costo sul cittadino».
Ogni anno si elaborano circa 30mila APE, dunque il gettito del contributo, da versare tassativamente attraverso bonifico bancario la cui ricevuta deve essere caricata nel sistema informativo regionale, dovrebbe essere intorno ai 60mila euro.
Ma per calcolare il costo reale dell’operazione, si legge ancora, «è necessario mettere nel conto non solo il tempo impiegato nella compilazione accurata della distinta (che nella norma comporta circa 30 minuti tra accesso alla piattaforma home banking, effettuazione del bonifico a seguito dell’inserimento dei dati e codici richiesti, esportazione a posteriori della ricevuta di avvenuto bonifico, firma digitale della stessa e trasmissione alla RAS), ma anche il prezzo del singolo versamento addebitato dagli istituti di credito».
Sono da calcolare quindi, per la singola attestazione, 2 euro aggiuntivi più 17 euro di parcella, pari a 30 minuti di lavoro del tecnico (prendendo come riferimento cautelativo il costo orario lordo fissato dal Prezziario Regionale 2018 per il capo squadra di cantiere, pari a circa 33€/ora), più la commissione di 1 euro (media tra il minimo di 50 cent e il massimo di 2 euro). Risultato: per ottenere 60mila euro da 30mila APE si creano costi aggiuntivi per 600mila euro (17 € + 1€ + il contributo di 2€, moltiplicato 30mila APE). E poco varia nell’eventualità che fosse il singolo cliente ad effettuare il versamento, dal momento che anche il suo tempo ha un valore.
Chiudono i tecnici: «La Vostra Giunta ha, a più riprese, manifestato la volontà di tendere verso la semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico di imprese, professionisti e cittadini, e verso la riduzione degli oneri. Una scelta politica a nostro avviso lodevole in un momento storico come quello che stiamo vivendo, nel quale ogni energia della collettività deve essere spesa per migliorare la condizione produttiva del Paese e non dispersa nell’inseguire procedure e oneri aggiuntivi. Alla luce di questo, Vi chiediamo di riflettere sull’opportunità di inserire quest’ennesimo tributo o di valutare coperture economiche alternative per la doverosa attività di controllo delle Attestazioni».