Gli articoli di abbigliamento militare sequestrati in un esercizio commerciale privo di Partita IVA e autorizzazione alla vendita.
I Baschi Verdi della Guardia di Finanza di Cagliari, durante un servizio di controllo economico del territorio hanno sottoposto a sequestro 239 articoli di abbigliamento, riconducibili a Corpi militari e Pubbliche istituzioni posti in vendita in violazioni delle specifiche normative in materia.
L’attenzione dei Finanzieri si è concentrata su un esercizio commerciale della immediata periferia cagliaritana: una sorta di piccolo box con una vetrina nella quale hanno notato l’esposizione di alcuni capi di abbigliamento riconducibili a Forze Armate nazionali ed estere.
Entrati nell’esercizio commerciale, le Fiamme Gialle hanno riscontrato la presenza di numerose tipologie di abbigliamento militare come quelle esposte, congiuntamente ad altre divise di Enti nazionali: hanno quindi proceduto a verificare se il responsabile dell’attività fosse in possesso delle relative e necessarie licenze ed autorizzazioni per vendere il citato materiale.
L’esito del controllo ha dato esito negativo: il soggetto non era in possesso né di una partita I.V.A. né tanto meno, conseguentemente, della richiesta autorizzazione a vendere materiale della specie.
La perquisizione del locale commerciale ha portato al rinvenimento di 239 articoli, tra giacche a vento, impermeabili, maglioni, calzature, mimetiche, camicie, riconducibili, tra gli altri, a Forze Armate straniere, Vigili del Fuoco, Poste Italiane, Croce Rossa Italiana ed Esercito Italiano.
In particolare, i Baschi Verdi hanno rinvenuto 76 articoli con “segni originali” dell’Esercito Italiano, cioè muniti degli specifici segni distintivi che caratterizzano le dotazioni fornite al personale in servizio, quali le stellette, lo scudetto tricolore e le etichette con il numero di lotto ed immatricolazione.
Il controllo si è quindi concluso con il sequestro dei 239 articoli rinvenuti e la denuncia di un soggetto, classe 1975, per i reati di ricettazione, detenzione illecita di segni distintivi di Corpi di polizia e mancanza della licenza per la vendita di articoli militari.