Spettacolo Aperto, il festival di musiche per coro dal 17 novembre al 6 dicembre, è dedicato ad una parola, semplice e difficilissima: ascolto.
Spettacolo Aperto, un progetto Studium Canticum dedicato all’ascolto, perché “la musica è di tutti”.
L’attualità e il valore di questa pratica, più che mai necessaria oggi, sono quest’anno declinati dall’Associazione Studium Canticum in un ricco programma che, come di consueto, comprende molti appuntamenti diversi tra loro che offrono a tutti, dai fedelissimi di musica antica agli appassionati di “canzoni”, passando per la musica popolare e il teatro in musica, l’opportunità, appunto, di ascoltare e ascoltarsi, e quasi sempre riconoscersi.
Non a caso, fin dalla sua fondazione nel 1995 Studium Canticum persegue l’obiettivo della conoscenza e diffusione della cultura musicale e corale in particolare, ispirandosi al motto ‘musica per tutti’. Un sogno, una visione che si esprime chiaramente già dal primo appuntamento della rassegna: sabato 17 novembre, alle ore 18.30 in Piazza Garibaldi a Cagliari, il breve ma intenso flashmob di massa sull’omonimo brano di Jim Papoulis Oye! Ascolta!.
Un evento interattivo con azioni coreografiche di cui il pubblico sarà co-protagonista.
I bambini, gli adulti, chi passerà per la piazza in quel momento, potrà immergersi nella musica e l’azione scenica di Scuole in Coro, Chorus fabbrica, Ad libitum, Studium Canticum, Mario Piga al pianoforte, il Quartetto Interzone e la Classe di Percussioni del Conservatorio di Cagliari, il tutto per la regia di Francesco Origo.
In questa occasione verrà anche distribuito alla stampa il libretto di Spettacolo Aperto 2018, contenente il programma completo della manifestazione, i cui appuntamenti sono tutti a ingresso libero e gratuito tranne lo spettacolo Il Ragazzo col Violino (Ingresso € 7 adulti / € 3 bambini (per prenotazioni 338 9403280), il Concerto itinerante con guida acustica (Ingresso su prenotazione € 6, prenotazioni 338 9403280) e Corpi che suonano, concerto finale con raccolta fondi per il sostegno alle attività di Studium Canticum, che chiude il festival il 6 dicembre.
L’ascolto è quindi l’apertura a nuove e sfaccettate forme del canto, proprio perché il coro, per sua natura, rifiuta la staticità, anzi invita chi canta e ascolta al movimento (verso se stessi, gli altri, la musica). E’ anche, con un piccolo-grande intento rivoluzionario, confronto e scambio con gli altri cori e fra direttori: così domenica 18 novembre, nella Chiesa di Santa Maria del Monte Via Corte d’Appello, alle ore 20.30, Concerto e sConcerti® offrirà al pubblico un sontuoso progetto musicale ispirato alla contemporaneità, eseguito dal Libera Sonum Ensemble (Urbania), diretto da Simone Spinaci. Un gruppo eterogeneo (strumentisti, direttori di coro, cantanti, danzatori) unito dalla passione nella sperimentazione del suono corale.
Studium Canticum aprirà la serata diretto per l’occasione dallo stesso Simone Spinaci e da Guerrino Parri per un appuntamento di sConcerti®, il progetto di scambio artistico e musicale che incoraggia la circuitazione dei direttori e lo scambio di conoscenze e competenze.
Appuntamento infrasettimanale – mercoledi 21 novembre – per un altro, diverso modo di amare e conoscere il canto e la musica: sarà il May Mask di via Giardini, infatti, a ospitare, alle ore 20, Perché Let it be suona così?, la Conferenza/concerto di smontaggio e rimontaggiocanzoni conEmilio Capalbo e il coro Chorus fabbrica. Una proposta di ascolto oltre il ‘fronte’ della melodia, nel ‘retropalco’: concatenazioni degli accordi, giri armonici, trucchi del mestiere del vasto mondo delle ‘canzoni’.
Che poi ascolteremo il venerdì successivo, 23 novembre, agli Intrepidi Monelli di Viale Sant’Avendrace 100 (ore 20.00). Lo spettacolo Let it be e altre canzoniattraversa la musicadagli anni ‘30/’40 con il repertorio in stile close harmony del Triomatic Swing Vocal Trio guidato da Lorenzo Zonca, allo zibaldone di evergreen (dai Beatles a Whitney Houston ai Queen) dell’ensemble femminile Chorus fabbrica, diretto da Stefania Pineider.
Il fine settimana prosegue con gli appuntamenti di sabato 24 novembre e domenica 25 novembre: Tradizione e futuro (nella Chiesa di Santa Maria del Monte Via Corte d’Appello, ore 20.30) con le giovanissime e i giovanissimi pluripremiati Juvenes Cantores (Corato, Bari), diretti da Luigi Di Leo, in cui freschezza e professionalità producono un mix esplosivo, che come una corrente attraversa la musica di sei secoli, da Palestrina ad oggi.
La forza e la potenza del coro, perché insieme è meglio: un concetto che certamente è la stella polare di chi abbraccia e si appassiona alla musica per coro ma anche di chi fermamente crede che “nessun uomo è un’isola”. Né tantomeno deve restare isolato. Imperdibile quindi l’appuntamento di domenica 25 novembre presso la Chiesa di San Sebastiano (Via Serra 1) alle ore 20.00 ,Can you hear me?
Una richiesta di attenzione, questo brano di Bob Chilcott, che fa dialogare udenti e non udenti. Ma la domanda può essere intesa in senso molto esteso: puoi sentirmi, tu, altro da me? E il coro è proprio il luogo giusto dove sviluppare una risposta. Con qualche esempio al microscopio: togliere una voce, metterne un’altra, andare all’unisono, ascoltare il ritmo di un gruppo mentre si canta la propria melodia, far posto al suono degli altri…il tutto insieme a Scuole in Coro, alla IV A della Scuola Elementare di Via Toti con la maestra Vincenza Aroffu, con la partecipazione straordinaria di Juvenes Cantores, Mario Piga al pianoforte e i Direttori Luigi Leo e Stefania Pineider.
La musica esce dai suoi luoghi canonici e il mercoledi28 novembre (al May Mask Via Giardini 149, ore 19.00) ispira un altro incontro musicale e divulgativo: Musica senza segreti. Ma stavolta non è il pop, le “canzoni”, ad essere protagonisti, bensì la musica antica, di cui Attilio Motzo e l’Ensemble Studium Canticum da lui condotto sveleranno alcuni segreti, suonando e facendoci apprezzare, all’ascolto, caratteristiche e differenze di approccio.
Il fine settimana successivo invece comincia con un evento particolare disegnato sui giovanissimi: il venerdì 30 novembre il tema portante di Spettacolo Aperto, l’ascolto, è declinato nel corpo dell’attore e nei volti dei piccoli della Compagnia dei Ragazzini diretta da Monica Zuncheddu, al Teatro del Segno Via Quintino Sella, ore 20.00. Il ragazzo col violinoè un’operina di Roberto Piumini, musicato da Andrea Basevi, pensato come un incontro di competenze e di linguaggi per un cast under 12, fra cui le voci bianche di Scuole in Coro, che interpreteranno la musica.
Il biglietto d’ingresso è di € 7 adulti / € 3 bambini (per prenotazioni 338 9403280)
Cambio di atmosfera e registro, invece, sabato 1 dicembre nella Cripta di San Domenico Via XXIV Maggio, ore 21.00. La solennità delMagnificat, il cantico contenuto nel Vangelo di Luca tra i più frequentemente musicati nella storia, per coro, soli, orchestra: una serata settecentesca. Si ascolterà musica di Martini, di Durante, di Vivaldi: un salto indietro nel tempo, in un mondo di raffinatezza musicale talmente magnifico da avere navigato il tempo ed essere arrivato intatto fino a noi. Protagonisti i Cori Ad libitum, Studium Canticum, Ensemble Studium Canticum, con il Maestro concertatore Attilio Motzo, e il Direttore Stefania Pineider.
Canto e voci popolari: l’emozione delle Storie da cantarenella Chiesa di Sant’Eulalia (Vico Collegio 2) domenica 2 dicembre alle ore 20.00. Un appuntamento ricorrente di Spettacolo Aperto: quello con il canto ‘popolare’, un canto potente, a tutte le latitudini, perché traduce in note e colori i nostri ricordi, i nostri dolori, le nostre speranze. Storie da cantare vuole far ascoltare questo: la passione condivisa, la profonda solidarietà dei sentimenti universali dell’uomo pur nella diversità di ogni veste regionale. Ospite d’onore il Bachis Sulis di Aritzo, diretto da Michele Turnu
E ancora, un tranquillo martedì in musica, il 4 dicembre, per chi vuole sperimentare e imparare, con il Concerto itinerante con guida acustica nel Quartiere Castello, con partenza da Via dei Genovesi 94, alle ore 20.00. In questo concerto itinerante coro (Studium Canticum diretto da Stefania Pineider) e pubblico si sposteranno in tre spazi diversi (nel quartiere Castello), condotti da una ‘guida acustica’.
Appuntamento in Via dei Genovesi 94, una ex falegnameria trasformata in una bellissima sala prova, per poi essere avvolti dal suono sotto l’imponente scalone e nella sala concerti del magnifico stabile che ospita la Fondazione Siotto, e concludere l’esperienza acustica in uno spazio ancora diverso. Lucio Cadeddu ci aiuterà ad ascoltare in che modo spazi sonori eterogenei modellino il suono con sfumature che ad un ascolto superficiale possono non essere evidenti ma sono notevoli, e come possano ‘restituirlo’ in modi sorprendentemente differenti. Ingresso 6 euro, su prenotazione al 338 9403280.
Gran finale, giovedì 6 dicembre, all’Auditorium del Conservatorio Piazza Porrino (ore 20.30).Corpi che suonano è un concerto particolarmente importante non solo perché è chiusura e sintesi dell’edizione 2018 di Spettacolo Aperto ma anche perché permette, con un ingresso disciplinato a offerta, di raccogliere fondi per l’attività istituzionale dell’Associazione Studium Canticum (per prenotazioni 338 9403280).
Orchestra Ritmica, orchestra d’archi, percussioni (Quartetto Interzone), coro daranno vita a uno spettacolo unico di voci e corpi: ‘Il ritmo è la vita stessa’, è la forza che unisce linguaggio, musica e movimento’ (Carl Orff).Corpi che suonanoedizione 2018 riunisce musicisti di diversa formazione intorno a questo nume, il ritmo, per sperimentarne forza, presenza, assenza, importanza per la vita stessa. Si alterneranno quadri sonori dalle diverse tonalità timbriche e in diverse possibilità combinatorie, fino alfinale ‘polifonico’: la Missa Sancti Francisci Assisiensis di Damijan Mocnik.
L’ascolto, in questa edizione di Spettacolo Aperto, è soprattutto massima partecipazione per tutti, piccoli e grandi: il ricco programma dei laboratori riservati alle scuole elementari e materne sulle sonorità (Ascoltando Varèse si impara, Ascoltando Berio si impara, ma anche il percorso-laboratorio di preparazione al concerto finale ) è realizzato in collaborazione con Labimus ed è dedicato alle “orecchie pensanti” dei bambini, alle loro capacità di scoperta e riconoscimento della bellezza.
Per gli adulti, invece, un appuntamento nella Chiesa di Santa Maria del Monte Via Corte d’Appello, il 5 dicembre alle ore 19.30, per una speciale Guida all’ascolto condotta da Ettore Carta sulla Missa Sancti Francisci Assisiensis in programma per il giorno successivo.