Alla “Sala Nanni Loy” dell’E.R.S.U. masterclass di musica per cinema con Max Viale alle 10.30 e tre proiezioni nel pomeriggio a partire dalle 16: in programma “Zabriskie Point”, il corto di Giovanni Dota “Fino alla fine” e il film di Letizia Lamartire “Saremo giovani e bellissimi”.
In serata (ore 21.30) doppio appuntamento all’Auditorium del Conservatorio con il dj/visual set di Max Viale e con il reading-concerto dei Dancefloor Stompers.
Sale alla ribalta la musica dal vivo, domani (sabato 3 novembre) a Cagliari, nella terza giornata di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, quest’anno alla sua edizione numero dodici, in corso fino a domenica nel capoluogo sardo (dopo la prima parte che si è tenuta a metà settembre a Carloforte).
Doppio appuntamento in serata all’Auditorium del Conservatorio (in piazza Ennio Porrino): protagonista del primo, alle 21.30, Max Viale, videomaker, sound designer, compositore e cofondatore del gruppo Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, artefice della colonna sonora di “Nico, 1988”, il film di Susanna Nicchiarelli, in visione al festival la sera prima, che racconta gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico, la cantante ricordata soprattutto per le sue esperienze con i Velvet Underground e con Andy Warhol.
Organizzatore della produzione musicale sul set e interprete nel film nei panni del musicista Max Davies, Max Viale proporrà il visual set “Don’t Call me Icon (Nico/Christa 1938-1988)”: un focus sul suono e sulla colonna sonora originale di “Nico, 1988” (candidature David di Donatello; Nastri d’Argento 2018) supportato da immagini inedite e rielaborate in tempo reale che tracciano la storia della vita della poliedrica artista e delle fasi di lavorazione del film.
La seconda parte della serata vedrà invece di scena i Dancefloor Stompers, gruppo cagliaritano fondato dal bassista Gianmarco Diana, con Danilo Salis alla chitarra elettrica, Andrea Schirru alle tastiere, Frank Stara alla batteria e percussioni, e Juri Orrù alla chitarra acustica e voce.
In programma “Stompers ’68”, un reading-concerto che ripercorre la rivoluzione sessantottina – uno dei temi principali di questa edizione del festival Creuza de Mà – utilizzando la produzione cinematografica americana ed europea come canovaccio per un racconto artistico, sociale e politico delle nuove dinamiche giovanili, con la nascita degli hippies, la diffusione delle droghe lisergiche, il flower power e i movimenti studenteschi, l’overdose musicale dell’Estate dell’Amore e i suoi riverberi nel cinema e nella cultura di massa italiana.
Un viaggio che si snoda lungo le autostrade e le grandi città degli Stati Uniti, come nelle campagne e le città della provincia borghese italiana, dove cinema, musica e narrazione si fondono: nelle immagini di film come “Il Laureato”, “Easy Rider”, “Fragole e sangue”, “Zabriskie Point” o “Woodstock”, ma anche in quelle di “Teorema”, “La Cina è vicina”, “Grazie zia”, “Il sesso degli angeli”, “Z – L’orgia del potere”, come nelle canzoni di Simon & Garfunkel, Electric Flag, Jimi Hendrix, Sly & The Family Stone, Pink Floyd, Beatles e The Band o nelle composizioni per il cinema di Giovanni Fusco, Miki Theodorakis e Ennio Morricone.
La serata di domani (sabato 3) all’Auditorium del Conservatorio suggellerà un’altra giornata densa di impegni per Creuza de Mà, che si apre in mattinata nella Sala “Nanni Loy” dell’E.R.S.U., con il consueto appuntamento con le mastercalss di Musica per cinema: protagonista dell’incontro con studenti e pubblico, con inizio alle 10.30, Max Viale.
Alle 16, sempre all’E.R.S.U., partono le proiezioni con un altro film della retrospettiva che il festival dedica al ’68: “Zabriskie Point”, pezzo storico dell’epoca firmato nel 1970 da Michelangelo Antonioni, e ambientato tra Los Angeles e la Death Valley nell’era dei figli dei fiori e delle università in fermento.
A seguire, alle 18.30, “Fino alla fine”, cortometraggio di 15 minuti di Giovanni Dota – che firma anche la sceneggiatura insieme a Giulia Martinez, con musiche di Federico Ciompi -, presentato quest’anno in concorso alla trentatreesima Settimana Internazionale della Critica nell’ambito del Festival del cinema di Venezia: cresciuto nella periferia di Napoli, assistente alla regia per la serie televisiva “Gomorra”, Giovanni Dota racconta una storia di camorra, tra personaggi grotteschi, tragici equivoci e segreti.
Alle 19, chiude le proiezioni in programma per domani (sabato 3) “Saremo giovani e bellissimi”, primo lungometraggio della regista barese Letizia Lamartire (presente all’appuntamento) che ha ottenuto il premio dedicato alla colonna sonora del miglior film in concorso alla Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia per le musiche di Matteo Buzzanca: e la musica è centrale nella trama del film stesso, in cui la protagonista, ex star del pop degli anni Novanta, ormai decaduta, vive un legame unico e a tratti morboso col figlio, anche lui musicista.
Anticipazioni sul programma di domenica 4
La giornata conclusiva del festival Creuza de Mà, domenica 4, inizia alle 10.30 nella Sala “Nanni Loy” con l’ultima masterclass di musica per cinema, che questa volta vedrà dialogare con studenti e pubblico i registi Letizia Lamartire e Giovanni Dota all’indomani della proiezione dei rispettivi lavori, “Saremo giovani e bellissimi” e “Fino alla fine”.
A seguire (11.30), ancora un incontro: ospite il montatore Marco Spoletini che testimonierà del lavoro di missaggio del suono e della musica per “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”, il film di imminente uscita (e presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma lo scorso 23 ottobre), per la regia di Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu, di cui saranno proposti alcuni clip: una rivisitazione dell’opera di Mozart, nell’interpretazione dei musicisti‐attori della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio.
Il programma del pomeriggio propone alle 16 l’ultimo titolo della selezione dedicata al ’68: “Fragole e sangue” (“The Strawberry Statement”), diretto nel 1970 da Stuart Hagman, film manifesto della contestazione giovanile americana, con una colonna sonora a base di pietre miliari del rock e folk di quegli anni, fondamentale nel veicolare il messaggio e le atmosfere del tempo.
A seguire, alle 18.30, il documentario “L’Orchestra di Piazza Vittorio” per la regia di Agostino Ferrente (2006), con musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio, fondata (insieme allo stesso Ferrente) e diretta da Mario Tronco, storico tastierista degli Avion Travel, che sarà presente alla proiezione. Il documentario ripercorre la genesi della band nata nel quartiere multietnico di piazza Vittorio, a Roma, che fieramente rappresenta le storie di vita e le esperienze di persone arrivate da ogni parte del mondo in cerca di nuove opportunità.
Proprio l’Orchestra di Piazza Vittorio sarà quindi protagonista in serata, alle 21.30, del gran finale del festival con un concerto sul palco dell’Auditorium del Conservatorio con la cantante Mama Marjas, in cui proporrà brani del suo repertorio e arie d’opera. Ed è appunto nell’esibizione dal vivo, a stretto contatto col pubblico, che la formazione multietnica di casa a Roma trova la sua dimensione ideale, portando in scena la sua colorata carica di energia.
La dodicesima edizione del festival Creuza de Mà è organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Sardegna Film Commission, del Comune di Carloforte e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione di Sardegna, della SIAE, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, dell’E.R.S.U. di Cagliari e del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.
INFO:
Venerdì 2 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Wilma Labate sulla colonna sonora di Arrivederci Saigon: il lavoro del regista con musicisti, montatori e suono
Ore 16:00
Rassegna ’68 memories presentazione a cura di Enzo Gentile
Proiezione del documentario Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica 1970/92′ per la regia di Michael Wadleigh. Musiche a cura di Danny Elfman.
Un documentario mitico che racconta l’omonimo Festival tenutosi a Bethel nell’agosto del 1969. Il punto di riferimento per i film sui concerti e uno dei più interessanti documentari mai girati. Il film diretto da Michael Wadleigh e montato da (tra gli altri) Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker; la Schoonmaker ottenne la nomination agli Academy Award.
Il film vinse l’Oscar come miglior documentario e fu nominato per il miglior sonoro. Proiettato fuori concorso al 23º Festival di Cannes. Nel 1994 uscì la versione director’s cut, di circa 225 minuti.
Entrambe le versioni non seguono la linea temporale del concerto, tuttavia, l’apertura e la chiusura del film corrispondono a quella del concerto, Richie Havens lo aprì e Jimi Hendrix lo chiuse. Nel giugno 2009 è uscita una versione definitiva con alcune scene inedite, inclusa la versione integrale dell’esibizione dei Creedence Clearwater Revival.
a seguire
Ore 18:00
Proiezione del film La tempesta di Prospero e Calibano 2017/31′ per la regia di Sergio Scavio e Pierfranco Cuccuru. Musiche a cura di Waarp.
Michele è stato per anni detenuto nelle carceri dell’isola dell’Asinara, da qualche tempo parco naturale. Ora è un lavoratore e un padre di famiglia.
Gianmaria è stato, fino alla pensione, guardia carceraria nella stessa isola, ha lavorato anche quando Michele era lì ristretto. Ora è pensionato e continua a vivere all’Asinara. Michele e Gianmaria hanno interpretato, dopo tanti anni, i loro vecchi ruoli, detenuto e poliziotto, nel film “La stoffa dei sogni” dove Michele interpreta una piccola parte, quella di Calibano, il selvaggio dell’isola ne “La tempesta” di Shakespeare. Questo film è il parziale racconto del loro incontro, delle loro storie.
Alla presenza del regista Sergio Scavio.
a seguire
Ore 19:00
Proiezione del documentario
Manga Do, Igort e la via del manga 2018/60′
per la regia di Domenico Distilo. Musiche di Stefano Guzzetti.
Il viaggio in Giappone di Igort alla ricerca delle storie per il suo “Quaderni Giapponesi 2″.
Alla presenza del regista Domenico Distilo e del compositore Stefano Guzzetti.
Ore 21:30
Proiezione dei videoclip
Down down down 2018/2’59”
per la regia di Gianluca Granocchia. Musiche di Carlo Mazzoli.
Video clip realizzato per Carlo Mazzoli, giovane cantautore emergente nel panorama del folk romano. Traendo ispirazione dalle frasi “piangere significa essere deboli?” – “ridere vuol dire essere forti?”, il video clip si sviluppa su tre piani che si mescolano tra loro, accompagnati dalla musica coinvolgente e dalla profonda e malinconica voce di Carlo Mazzoli.
The ballad of the gypsy 2018/2’51”
per la regia di Elio Di Pace. Musiche di Valium.
Il videoclip è stato girato nella piana del Sele, in alcune location a ridosso della litoranea a sud di Salerno (Eboli, Battipaglia, Pontecagnano). “Ballad of the Gypsy” è un brano presente nell’ultimo album de I Valium, band vintage-rock salernitana. In questo videoclip si è scelto di raccontare il mondo visto da una bambina, una piccola gitana, che vive e gioca al confine fra la scoperta della realtà e lo slancio dell’immaginazione.
La musica e la band, come lei, risiedono in un territorio liminare.
Il giorno della patata 2018/12′
per la regia di Veronica Spedicati, sceneggiatura di Giulia Martinez, Sofia Petrariola, Francesca Guerriero e Veronica Spedicati, Musiche di Jacopo Tommasoni.
Tre studentesse vivono sotto lo stesso tetto e hanno fatto un patto: per trenta giorni nessuna di loro avrà alcun contatto con l’altro sesso.
a seguire
Proiezione del film
Nico, 1988 2017/93′
per la regia di Susanna Nicchiarelli. Musiche di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo.
Gli ultimi anni di vita della cantante ed ex-modella tedesca Christa Päffgen, in arte Nico.
Musa di Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna di grande bellezza, Nico vive una seconda vita quando inizia la sua carriera da solista, gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre” liberata del peso della sua bellezza, inizia a ricostruire un rapporto con il figlio.
Non era un’impresa facile trasferire sullo schermo le fasi finali della vita di una personalità complessa come quella di Nico. Susanna Nicchiarelli ci racconta Nico a partire da una condizione esistenziale: i segni che l’infanzia e la preadolescenza lasciano nelle persone.
Alla presenza del compositore Max Viale (Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo).
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Sabato 3 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Max Viale sulla colonna sonora di Nico, 1988: il lavoro del regista con musicisti, montatori e suoni
Ore 16:00
Rassegna ’68 memories presentazione a cura di Gianfranco Cabiddu
Proiezione del film
Zabriskie Point 1970/112′
per la regia di Michelangelo Antonioni. Musiche di autori vari.
Gli Stati Uniti nell’era dei figli dei fiori, quando le università sono in fermento e la polizia è all’erta. Michelangelo Antonioni fornisce la sua affascinante e provocatoria risposta in questo film ambientato tra Los Angeles e la Death Valley. Le vicende di una giovane coppia sono raccontate attraverso l’acuto sguardo di questo maestro del cinema.
Lei (Daria Halprin) è una segretaria a tempo perso i cui compiti possono spingerla fin dentro la camera da letto del suo capo (Rod Taylor). Lui (Mark Frechette) è uno studente a tempo perso che potrebbe essere coinvolto nella morte di un poliziotto. I due si incontrano, si uniscono, giocano, si amano, si dirigono verso il proprio destino: tragico quello di lui, aperto a tutto quello di lei.
La straordinaria maestria di Antonioni nella creazione di immagini e atmosfere produce impressioni che durano nel tempo, e il meraviglioso finale, grandioso e apocalittico, è assolutamente spettacolare.
a seguire
Ore 18:30
Proiezione del cortometraggio
Fino alla fine 2018/15′
per la regia di Giovanni Dota, sceneggiatura di Giovanni Dota e Giulia Martinez. Musiche di Federico Ciompi.
Napoli. Uno sparo squarcia il silenzio della notte. Quattro uomini fuggono dal luogo del delitto. Umberto “Sì e NO”, il killer infallibile del clan Caputo, ha appena ucciso l’uomo sbagliato.
Ora dovrà renderne conto al boss. Per sua sfortuna, la vittima è il nipote di Tonino O’ Infame, il boss più temuto della città. Ma questo pare non essere il problema più grande: Umberto “Sì e NO” nasconde infatti un terribile segreto.
a seguire
Ore 19:00
Proiezione del film
Saremo giovani e bellissimi 2018/92′
per la regia di Letizia Lamartire. Musiche di Matteo Buzzanca
Isabella ha diciott’anni nei primi anni novanta, ed è una star. Incide un album che ha un enorme successo e che per un’estate intera passa su tutte le radio e le televisioni. Poi più niente.
Oltre vent’anni più tardi, canta quegli stessi brani in un locale di provincia con suo figlio Bruno, chitarrista. È a causa del ragazzo che la sua carriera si è fermata, o almeno questo è quello che Isabella si racconta. Bruno e Isabella sembrano più̀ fratello e sorella che madre e figlio.
I due sono legati da un rapporto a tratti morboso, uniti contro il mondo. Questo legame però si rompe quando Bruno incontra Arianna, leader di un gruppo rock, che gli propone di entrare nella sua band.
Alla presenza della regista Letizia Lamartire.
Auditorium del Conservatorio
Ore 21:30
Concerto – Musiche per Cinema
Max Viale “DON’T CALL ME ICON (NICO/CHRISTA 1938-1988)” – DJ set da Nico, 1988
Max Viale, coautore della colonna sonora di Nico,1988 (Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), organizzatore della produzione musicale su set e attore nella parte del musicista della band di Nico Max Davies nel film di Susanna Nicchiarelli, propone il visual set “Don’t Call me Icon”: un focus sul suono e sulla colonna sonora originale (candidature David di Donatello; Nastri d’Argento 2018) supportato da immagini inedite e rielaborate in tempo reale che tracciano la storia della vita della poliedrica artista e delle fasi di lavorazione del film.
a seguire
Dancefloor Stompers “STOMPERS ’68 – Un percorso tra musica e cinema dentro la rivoluzione hippy”
Gianmarco Diana – basso elettrico
Danilo Salis – chitarra elettrica
Andrea Schirru – tastiere
Frank Stara – batteria e percussioni
Juri Orrù – chitarra acustica e voce
Il reading concerto ripercorre le tappe dell’epocale rivoluzione sessantottina, utilizzando la produzione cinematografica americana (ed europea) come canovaccio per un racconto artistico, sociale e politico delle nuove dinamiche giovanili, con la nascita degli hippies, la diffusione delle droghe lisergiche, il flower power e i movimenti studenteschi, l’overdose musicale dell’Estate dell’Amore e i suoi riverberi nel cinema e nella cultura italiana di massa.
Un viaggio che si snoda lungo le autostrade e le grandi città degli Stati Uniti, come nelle campagne e le città della provincia borghese italiana, dove cinema, musica e narrazione si fondono: nelle immagini di film come “Il Laureato”, “Easy Rider”, “Fragole e sangue”, “Zabriskie Point” o “Woodstock”, ma anche in quelle di “Teorema”, “La Cina è vicina”, “Grazie zia”, “Il sesso degli angeli” o “Z – L’orgia del potere”, come nelle canzoni di Simon & Garfunkel, Electric Flag, Jimi Hendrix, Sly & The Family Stone, Pink Floyd, Beatles e The Band, o nelle composizioni per il cinema di Giovanni Fusco, Miki Theodorakis ed Ennio Morricone!
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Domenica 4 novembre
ERSU Sala Nanni Loy
Ore 10:30
Masterclass Musica per cinema aperta a studenti e pubblico
Incontro con Letizia Lamartire e Giovanni Dota sul lavoro del regista con musicisti, montatori e suono
a seguire
Ore 11:30
Incontro con il montatore Marco Spoletini sul lavoro di missaggio suono e musica del film Il Flauto Magico di Piazza Vittorio
a seguire
Proiezione clip dal film
Il Flauto magico di Piazza Vittorio
per la regia di Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu 2018/83′
Un film musicale che rivisita e re‐interpreta, arricchendola e adattandola ai nostri giorni, l’opera di Mozart, interpretato in 8 lingue dai musicisti‐attori della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio, ognuno secondo le proprie tradizioni e culture musicali.
Tutto avviene nei giardini di Piazza Vittorio, che si animano per magia durante la notte, e contrariamente a quanto accade nell’Opera di Mozart, i personaggi femminili possono cambiare il corso degli eventi e assumere un ruolo decisivo.
Ore 16:00
Rassegna ’68 memories
Proiezione del film
Fragole e sangue 1970/103′
per la regia di Stuart Hagman. Musiche a cura di autori vari.
È il film manifesto della contestazione giovanile americana. Un campo da gioco di un’università americana viene destinato all’addestramento dei soldati in partenza per il Vietnam e nel campus scoppia la rivolta.
Simon guarda le cose con un certo distacco, poi conosce Linda e grazie a lei capisce che c’è molto di più nei motivi della contestazione. Alla fine, quando arriva la polizia a sgomberarli con la forza, Simon saprà da che parte stare. Dopo Easy Rider questo è il film che ha colpito più direttamente l’opinione pubblica non solo americana.
a seguire
Ore 18:30
Proiezione del documentario
L’Orchestra di Piazza Vittorio 2006/93′
per la regia di Agostino Ferrente. Musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco.
Il film racconta la genesi dell’Orchestra di Piazza Vittorio, la banda musicale nata per iniziativa di Mario Tronco, il tastierista degli Avion Travel, e di Agostino Ferrente.
Nel quartiere di piazza Vittorio, la parte di Roma in cui ormai gli italiani costituiscono una minoranza, si sono intrecciate le storie di vita e le esperienze di ragazzi arrivati da ogni parte del mondo in cerca di nuove opportunità. In cinque anni di attività, l’Orchestra ha raccolto persone diverse, che si sono conosciute per la strada e hanno deciso di dare vita a un nuovo modo di intendere la musica e di realizzare il sogno di avere una famiglia e un lavoro.
Alla presenza di Mario Tronco.
Auditorium del Conservatorio
Ore 21:30
Concerto – Musiche per Cinema
ARIE D’OPERA E DI STRADA
concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio con Mama Marjas
Houcine ATAA Tunisia – voce
Emanuele BULTRINI Italia – chitarre
Peppe D’ARGENZIO Italia – sax baritono e soprano
Duilio GALIOTO Italia – pianoforte e tastiere
Omar LOPEZ VALLE Cuba – tromba, flicorno
Mama MARJAS Italia – voce
Carlos PAZ DUQUE Ecuador – voce, flauti andini
Pino PECORELLI Italia – contrabbasso, basso elettrico
El Hadji YERI SAMB Senegal – percussioni e voce
Davide SAVARESE Italia – batteria
Raul “El Cuervo” SCEBBA Argentina – percussioni
Kaw Dialy Mady SISSOKO Senegal – voce, kora
Ziad TRABELSI Tunisia – oud, voce
Mario TRONCO Italia – direzione
Quando l’OPV lavora alla scrittura di una canzone, pensa naturalmente a come funzionerà sul palco. E’ sul palco che questo gruppo si è formato, è cresciuto ed ha costruito il proprio linguaggio.
“L’Isola di Legno”, il disco che l’orchestra presenta in concerto è il risultato di un lavoro che dura da quindici anni ed è la fotografia del percorso musicale del gruppo sulla forma canzone. I musicisti dell’OPV sono autori ed interpreti di queste canzoni, che parlano di loro e che assomigliano a loro. L’Orchestra si basa su due aspetti fondamentali: il Viaggio e l’Incontro. Il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma. L’incontro dei musicisti e dei loro repertori.
Il viaggio dell’Orchestra per strade nuove, in tour in Italia e nel mondo. Nel corso di un viaggio i luoghi cambiano, ma anche i viaggiatori. Le performance live, negli anni hanno aiutato i musicisti a conoscersi e capire se stessi come artisti, definendo le musica dell’Orchestra e allargando il suo repertorio. Lo scrittore Jean Genet diceva di sentirsi vivo solo quando incontrava altre persone.
E’ questa l’idea su cui si fonda l’Orchestra di Piazza Vittorio. Negli ultimi dieci anni ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica lavorando insieme per lo stesso obiettivo. Ognuno di loro ha avuto la capacità di definire se stesso musicalmente attraverso la propria cultura e differenza artistica.
Il nuovo repertorio è il risultato di questi quindici anni passati a suonare insieme; le storie che verranno narrate saranno quelle che gli artisti si sono raccontate durante le interminabili ore di viaggio dei tour nazionali ed esteri. L’incontro tra il pubblico e l’Orchestra è sempre entusiasmante e contagioso, l’uno incoraggia l’altro per dare e ricevere il massimo.
Biografie
Matteo Buzzanca
Musicista, compositore e produttore discografico italiano. La sua attività ruota attorno al mondo della canzone e delle colonne sonore. Ha realizzato arrangiamenti e scritto canzoni per diversi album e prodotto musiche per documentari, esposizioni, spettacoli teatrali, spot pubblicitari, cortometraggi e film, in Italia ma anche all’estero.
Marco Corrao
Nato musicalmente nel 2005 nel panorama Siciliano, la sua musica attinge dalla musica americana, alla musica popolare siciliana ed allo studio dei padri del blues e della roots music in genere. Dal 2001 ha partecipato a numerosi festival in varie vesti e accompagnato da vari gruppi elettrici e acustici.
Pierfranco Cuccuru
Ha collaborato con il gruppo editoriale Epolis dal 2004 al 2010 come fotografo e articolista. Ha all’attivo la pubblicazione di due volumi fotografici (“Barbieri Turritani”, una galleria di ritratti e storie di barbieri e barberie della città vecchia di Sassari, in collaborazione con il giornalista Renzo Sanna e “Strange Fruits”, libro fotografico e storie di immigrazione nella provincia di Sassari, raccontate da Sergio Scavio). Ha collaborato con diverse ONG per le quali ha realizzato reportage in Eritrea, Burkina Faso, Benin, Yemen, Mali.
Dancefloor Stompers
Musicisti: Gianmarco Diana (basso elettrico), Danilo Salis (chitarra elettrica), Andrea Schirru (tastiere), Frank Stara (batteria e percussioni) e Juri Orrù (chitarra acustica e voce).
Progetto musicale dedicato al suono delle grande musica per il cinema e la televisione, la library music e il soul jazz / rhythm’n’blues dei primi Sessanta. Modernismo cinematico dal 2009.
Domenico Distilo
Domenico Distilo è regista e sceneggiatore. Si è diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. ‘Inatteso’, il suo film di diploma è stato presentato alla sezione Forum della Berlinale; ha vinto il premio come miglior documentario al festival di Alicante in Spagna ed ha ricevuto una menzione speciale della giuria all’Arcipelago Film Festival.
È autore della sceneggiatura ‘Quando gli elefanti combattono’ che si è aggiudicata il premio ‘Solinas’ come migliore sceneggiatura originale. I suoi documentari sono stati programmati su Rai 3.
Agostino Ferrente
Regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore artistico e produttore musicale.
Enzo Gentile
Giornalista, scrittore e critico musicale italiano. Inizia l’attività giornalistica nel 1977, divenendo professionista nel 1984. Nel corso degli anni ha scritto articoli per numerose testate. È docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove tiene un corso sulla Storia del pop e del rock nell’ambito del Master in Comunicazione.
Ha insegnato al dipartimento di Teatro e Spettacolo dell’Università di Parma, di Bologna e di Mantova. Ha insegnato all’Accademia di Comunicazione, all’Università dell’Immagine, alla Scuola Paolo Grassi di Milano.
Numerosi i Festival cui partecipa nei programmi di conferenze e spettacoli: Time Zones, Sconfinando, Le corde dell’anima, Festival della Letteratura, Festival Filosofia, Creuza de Mà, Bookcity, Laguna Movies, Folkest, Medimex, Sweet soul music. È consulente e curatore di diversi materiali e programmi di sala, redatti tra gli altri per il Teatro alla Scala e il Teatro Lirico di Cagliari.
Gabriele Giambertone
Musicista, compositore, sound designer, performer.
Stefano Guzzetti
Compositore con studi di Musica Elettronica, ha scritto colonne sonore per diversi film e le musiche e il sound design di alcuni book trailer. I suoi brani sono stati inclusi nella rivista inglese The Wire Magazine. Ha alle spalle importanti collaborazioni e vari concerti in giro per il mondo. Tra gli ultimi lavori da compositore, si annovera la colonna sonora del documentario ‘Manga Do. Igort e la via del Manga’, diretto da Domenico Distilo.
Wilma Labate
Regista e sceneggiatrice. Dopo alcune esperienze nel campo del documentario e dopo essere stata assistente alla regia con diversi autori italiani, nel 1990 realizza Ciro il piccolo, un lavoro inserito all’intero del progetto «Notti d’Europa» di RaiSat composto da tredici puntate dedicate ad altrettante città europee.
Da allora, si è sempre misurata con il racconto documentario: Lavorare stanca (1997), presentato a Locarno; Genova. Per noi (2001); Lettere dalla Palestina (2003), presentato al Forum di Berlino; Maledetta Mia (2003) presentato al Festival di Venezia. Per il cinema realizza: Ambrogio (1992), La mia generazione (1996) con cui ottiene molti riconoscimenti e la candidatura a rappresentare l’Italia al premio Oscar, Domenica (2001), Signorina Effe (2007), presentato a Torino. Come sceneggiatrice scrive La pecora nera (2010) con Ascanio Celestini.
Letizia Lamartire
Laureata al Conservatorio, dopo aver concluso gli studi di musica e recitazione all’Accademia dello Spettacolo UNIKA di Bari viene ammessa al corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia dove si diploma nel 2016 con il cortometraggio “Piccole italiane”, presentato in anteprima mondiale alla 32a Settimana Internazionale della Critica.
“Saremo giovani e bellissimi” è il suo primo lungometraggio, del 2018, che viene presentato alla Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia, dove ottiene il Soundtrack Stars Award, il premio dedicato alla colonna sonora del miglior film in concorso (Venezia 75). Il premio va alle musiche di Matteo Buzzanca (Sugar) e alla voce di Barbora Bobulova, un esordio anche per lei come interprete, in particolare della canzone “Tic Tac”, “perché proprio la musica diventa protagonista, grazie alla storia che il film racconta, di un duetto tra madre e figlio che è il cuore del film.
Gaetano Musso
Fonico di missaggio freelance cinema e tv. Da sempre appassionato di suoni e musica,all’età di 14 anni inizia la sua esperienza formativa in una emittente radiofonica di provincia. All’età di 21 anni, conseguita la laurea in D.AM.S. Multimediale presso l’Università degli studi della Calabria, si trasferisce a Roma per frequentare il “Centro Sperimentale di Cinematografia” scuola di eccellenza che gli aprirà le porte al cinema e darà avvio al suo futuro lavorativo. Ad oggi ha realizzato più di 100 titoli tra Film, documentari, corti, serie televisive, e progetti sperimentali.
Susanna Nicchiarelli
Regista e sceneggiatrice. Laureata in Filosofia con Perfezionamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa, si è diplomata in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2004. Ha iniziato la sua carriera lavorando con Nanni Moretti, dirigendo uno dei “Diari della Sacher” prodotti dalla Sacher Film e presentati alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ha scritto e diretto molti corti e documentari, e due lungometraggi: “Cosmonauta” (2009), vincitore del premio Controcampo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e nominato come miglior esordio ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, e “La Scoperta dell’Alba” (2013), presentato alla Festa del Cinema di Roma. Ha realizzato anche due corti di animazione in stop-motion “Sputnik 5”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del Nastro d’Argento e distribuito nelle sale assieme al film “Cosmonauta”, ed “Esca Viva”, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2012.
Orchestra di Piazza Vittorio
Musicisti che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse. Insieme, trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Questa è l’Orchestra di Piazza Vittorio. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica dell’OPV.
Tra musicisti che partono e altri che arrivano, cambia il suono dell’orchestra senza mai tradire la vocazione iniziale a sfide nuove e orizzonti aperti al mondo intero. Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo.
Sergio Scavio
Si dedica alla regia cinematografica – suo il cortometraggio “La Notte di Cesare” (2018) – dopo una carriera divisa tra impegno culturale ed insegnamento delle materie cinematografiche. Ha diretto vari festival e rassegne di cinema in Sardegna, è presidente dello storico cineclub Aguaplano di Sassari.
Ha fondato e diretto la Scuola civica di cinema di Sassari. Ha insegnato nella facoltà di Scienza della Comunicazione di Sassari (lab cinema) e in questo momento insegna “teoria ed analisi del film” all’Accademia delle Belle Arti “Sironi” di Sassari. È membro del consiglio di amministrazione della Sardegna Film Commission.
Marco Spoletini
Montatore, è collaboratore abituale di registi come Gianluca Maria Tavarelli, Riccardo Milani, Francesco Bruni e soprattutto Matteo Garrone, per il quale ha curato il montaggio di ogni film.
Max Viale (Gatto Ciliegia vs il GF)
Videomaker, sound designer, compositore musicale è tra i fondatori di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, band all’attivo con varie produzioni discografiche e live tour, sonorizzazioni, musiche di scena, colonne sonore per documentari e film. Nel 2002 fonda con i membri del gruppo l’etichetta discografica indipendente Mexicat records (distribuzione Audioglobe), attualmente in attività.
Tra le numerosissime collaborazioni all’attivo, dal 2009 gestisce Gatto Ciliegia vs il G.F. come collettivo musicale per le composizioni delle soundtrack di numerosi film, tra cui NICO, 1988 (Susanna Nicchiarelli, 2017) in cui oltre ad essere autore (con C. Alati e G. Della Torca) della soundtrack è organizzatore della produzione musicale sul set e attore nella parte di Max Davies, musicista della band di Nico nel film.
Come sound designer e compositore di musica elettronica ha prodotto musiche di scena per diversi spettacoli teatrali e collabora a progetti di sonorizzazione live con Stefano Maccagno (compositore ufficiale Museo Nazionale del Cinema di Torino).
Gatto Ciliegia per la soundtrack di “Nico,1988” (edita in vinile dalla label italiana “42records” per il catalogo “35mm”) ha ottenuto la candidatura ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento 2018. Dal 2018 è membro/giurato dell’Accademia del Cinema Italiano e socio ACMF (Associazione Compositori Musiche per Film).
Giovanni Zoppeddu
Si forma a Roma all’Accademia di Cinema e Televisione Griffith come Direttore della fotografia e successivamente come montatore. Alla sua prima esperienza di regia approda dopo aver lavorato nel cinema e nella tv e aver collaborato a diversi documentari.
Nel 2010 partecipa alle riprese del documentario ‘L’ultimo volo’ di Folco Quilici. Nel 2011 come operatore di ripresa partecipa al documentario ‘Il corpo del duce’ di Fabrizio Laurenti presentato al festival di Torino. Nel 2012 lavora con Roland Sejko alle riprese del documentario ‘Anija – La nave’, presentato al Festival di Torino e vincitore del David di Donatello per il Miglior documentario.
Nel 2016 lavora come operatore di ripresa per i documentari ‘Lascia stare i Santi’ di Gianfranco Pannone e ‘Il pugile del Duce’ di Tony Saccucci. Diario di tonnara è il suo primo film.