A organizzare i festeggiamenti della ricorrenza, il Consiglio di amministrazione del Gremio, composto da Franco Spiga, presidente, Chiarella Fadda, presidentessa, Angelo Marras, vice presidente, Ignazio Meloni, tesoriere, il segretario, Antonello Cugurra e i consiglieri Marchello Alessandro, Osvaldo Salaris e Roberto Solinas. A clebrere la messa, è stato chiamato don Antonio Muscas e dopo la cerimonia, è stato servito un lauto rinfresco a tutti i presenti.
Il ritrovamento, all’interno della chiesa di Santa Lucia, di quattro statue lignee e di un dipinto, finora unico in Sardegna, riconducibili all’iconografia dei Santi Coronati, riveste una straordinaria importanza per la storia di questi personaggi. protettori della Corporazione, che festeggia la data della loro morte.
I quattro scalpellini, furono martirizzati sotto Diocleziano, ma la strana particolarità che riguarda la venerazione di questi martiri, è quella di un antico quadro, esposto in una parete della Chiesa, che rappresenta i Santi Quattro Coronati, dove nella parte bassa, sotto i piedi dei quattro santi, sono chiaramente rappresentati i simboli della Massoneria Universale, la squadra, la piccozza, la riga e il compasso.
Il Gremio dei Muratori era fra i più attivi ad Oristano. Nel loro antico statuto, vi erano indicate tutte le modalità per diventare “Maist’e muru” e i criteri relativi ai prezzi e alle qualità dei lavori che dovevano essere eseguiti dai soci.
Nel 1864, rischiò di scomparire in seguito a una legge che aboliva tutte le associazioni di mestiere riunite in Gremi, ma per merito di un gruppo di coraggiosi oristanesi sopravvisse e il 13 dicembre 2011, venne ricostituita sotto forma associativa, con la stessa denominazione del passato di Gremio dei Muratori di Santa Lucia.
La particolarità della venerazione in Sardegna di questi quattro martiri, ha creato interesse e curiosità anche nel gruppo dei massoni cagliaritani, che su di loro hanno organizzato pure un convegno dal titolo “La rappresentazione dei Santi Quattro Coronati dal Medioevo all’Età Moderna, nuove acquisizioni per un progetto di ricerca”.
All’interno della conferenza, che ricostruiva un percorso iconografico a partire dalle prime rappresentazioni dei Santi, non attestate agli inizi dell’era cristiana, ma ben riscontrabili a partire dal XII secolo, è stato presentato e messo a punto un progetto di ricerca e di maggiore conoscenza di questi martiri, partendo proprio dal ritrovamento effettuato nella chiesa di Santa Lucia ad Oristano, fino alle successive raffigurazioni di epoca più tarda.
Gian Piero Pinna