Le Fiamme gialle della Tenenza di Sanluri, nell’ambito delle attività’ di contrasto al lavoro nero ed irregolare, hanno concluso un controllo nei confronti di un attività commerciale di Guspini operante nel campo della ristorazione.
Il target selezionato è stato individuato a seguito di un’analisi a tavolino delle numerose informazioni presenti nelle banche dati in dotazione alla Guardia di Finanza, incrociate con le informazioni acquisite durante le quotidiane attività di controllo economico del territorio, che costituiscono una cartina tornasole del mutare dello scenario commerciale locale.All’atto dell’accesso, i Finanzieri hanno riscontrato la presenza sul luogo di lavoro di 4 addetti.
Il successivo incrocio ed esame delle informazioni acquisite presso l’attività commerciale con le risultanze emerse dai database centralizzati consultati durante lo sviluppo del controllo, ha consentito di rilevare che tra i lavoratori identificati, uno figurava privo di qualsiasi regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso, ad esempio, di infortunio.
Il titolare dell’esercizio commerciale sottoposto a controllo è stato diffidato a regolarizzare il lavoratore ed è’ stato destinatario di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di
9.000 €.
I Finanzieri hanno altresì inoltrato al locale Ispettorato Territoriale del Lavoro la proposta di sospensione temporanea dell’attività commerciale alla luce della circostanza che la percentuale dei lavoratori in nero riscontrata durante l’effettuazione del controllo rappresentava oltre il 20% del totale della forza lavoro.
Dall’inizio dell’anno sono 147 i lavoratori in nero scoperti dalle Fiamme Gialle in tutto il territorio della provincia cagliaritana.
Un fenomeno che impatta negativamente sul sistema contributivo nazionale oltre che sul mercato legale, pregiudicando gli interessi degli imprenditori e dei professionisti onesti, ma che soprattutto non tutela l’incolumità’ di chi viene assunto senza un regolare contratto, esponendolo a rischi di mancata assistenza in caso di infortunio.