Primo appuntamento all’Archivio di Stato di Oristano dalle 9 alle 13 con Luigi Manias della Biblioteca Gramsciana, Walter Falgio e Daniele Sanna dell’ISSASCO, Stefano Giaccone, al quale è stata affidata l’esecuzione di alcune canzoni di rivolta e Paolo Vanacore, che leggerà alcuni brani da La rivolta dell’oggetto. Sessione serale, dalle 17 alle 21, ad Ales nella Casa Natale di Antonio Gramsci con Giacomo Mameli, giornalista, Mario Faticoni, attore e Felice Tiragallo, docente di antropologia all’Università di Cagliari.
Stefano Giaccone e Paolo Vanacore proporranno un contrappunto di canzoni e letture.
Quaranta anni fa Michelangelo Pira affidava all’editore Cedam la pubblicazione della sua opera maggiore La rivolta dell’oggetto, nella quale indagava temi di importanza vitale per la società sarda: lingua, identità, cultura, scuola impropria, eutopia, rapporto città campagna… Ma la tesi fondamentale sostenuta da Pira nell’affrontare il problema dell’identità è che questa trova la piena realizzazione “attraverso il ribaltamento del rapporto di dipendenza della cultura sarda”.
Pira “ritenne così possibile uno sviluppo alternativo dell’organizzazione sociale e educativa in cui, estinto lo Stato, la società diventava la base di un’educazione continua.”