Salvaguardia per il riso italiano. Il plauso di Coldiretti Oristano: riconosciuto il danno verso i risicoltori italiani: a breve ripristino dazi sul riso da Cambogia e Myanmar.
La Commissione Europea ha riconosciuto il danno verso i produttori di riso italiani, a causa delle importazioni dai Pma.
Una notizia positiva per tutta la risicoltura italiana e anche per quella isolana, specie oristanese, a cui plaude Coldiretti Oristano.
Le conclusioni dell’inchiesta sulle importazioni dai Pma, hanno portato ad applicare la Clausola di Salvaguardia a tutela della filiera risicola europea.
Provvedimento chiesto a gran voce da Coldiretti Nazionale, Coldiretti Sardegna e anche dai risicoltori oristanesi che, a firma di Gianni Ferrari, sollecitarono la Commissione per una decisione in merito.
La clausola di salvaguardia, che sarà adottata dal 2019, consiste nell’applicare alle importazioni da tali paesi, i dazi per un periodo di tre anni, pari a 175 €/ton, per il primo anno e, in misura ridotta, per il secondo e terzo anno.
“E’ una decisione che può ridare fiato alle nostre produzioni – affermano il Presidente e Vice Direttore di Coldiretti Oristano Giovanni Murru ed Emanuele Spanò – quanti producono riso di qualità rispettando rigide procedure a tutela della salute dei consumatori, come i risicoltori oristanesi, possono riconquistare un mercato alterato e svilito dalle importazioni di riso asiatico, con i prezzi all’origine crollati ad un livello da non coprire i costi di produzione.
Ci attendiamo – proseguono i dirigenti Coldiretti – la revoca dal 2019 delle esenzioni daziarie, con la decisione formale assunta dagli Stati membri nell’ambito del Comitato del Sistema delle Preferenze Generalizzate, convocato per il mese di dicembre, con l’ auspicio che i presupposti tecnico-giuridici consentano di fissare il dazio a 175€/ton per tutti i tre anni.
Da tempo – concludono Murru e Spanò – Coldiretti, insieme alla filiera risicola italiana, si batte per la reintroduzione dei dazi, evidenziando come le concessioni a Cambogia e Myanmar, abbiano fatto crollare le coltivazioni di alcune varietà di riso e, – indirettamente – abbattuto i prezzi.
Ci attendiamo ora che la decisione porti ad una ripresa nel mercato dei risoni dopo anni di autentica carestia e anche nell’oristanese “ l’ oro bianco “ riprenda la giusta remunerazione economica”.