Coppa Europa, con una sconfitta per tre a zero, è finita l’avventura internazionale della squadra femminile di volley del Norbello.
Coppa Europa. Tre a zero all’andata, tre a zero al ritorno. Finisce così l’avventura internazionale delle donne in casacca giallo blu che non si sono potute schierare al meglio per la vicinanza delle gare con il più importante campionato femminile, dove vi è la necessità di raggiungere quanto prima la quota salvezza.
Nell’incontro di via Azuni le tre portacolori locali hanno dato il massimo ma nulla hanno potuto davanti alla supremazia del club russo di Taganrog, sceso in Sardegna con Aleksandra Privalova, la pongista bielorussa che lo scorso anno militò da queste parti, senza lasciare purtroppo un segno tangibile della sua conclamata bravura.
Ed è stata proprio lei a inaugurare il ciclo di sfide opponendosi ad una Ana Brzan che seppur con poco allenamento alle spalle, ha disputato un’ottima seconda frazione, perdendola ai vantaggi. Per 3-0 si sono concluse anche le altre due partite. Eleonora Trudu ha provato a dialogare agonisticamente con Valentina Sabitova ma l’ospite è volata via come un missile lasciando poche briciole all’avversaria. La più acclimatata del clan norbellese è Martina Mura in quanto già protagonista di gara 1. E come accaduto sulle sponde del Mar d’Azov la cagliaritana del CEP ha duellato nuovamente con Margarita Fetukhina, ottenendo nove punticini in tre set.
Alla fine tante strette di mano, e terzo tempo festoso con la comitiva russa apparsa già estasiata dalle bellezze naturalistiche isolane.
“Anche in questa stagione abbiamo l’opportunità di propagandare il territorio del Guilcer in Europa sia con la squadra maschile che con quella femminile – ha sottolineato il presidente Simone Carrucciu – c’è solo il rammarico di non aver potuto onorare questo nostro quarto ed ultimo impegno femminile con le nostre reali forze, dopo le positive esperienze dei primi turni in Belgio e in Spagna. Un doveroso ringraziamento va a tutte le ragazze e il tecnico Eliseo per il massimo impegno dimostrato”.
BREVI RIFLESSIONI DA UNA CORTA PARTITA
A fine gara le tre giocatrici norbellesi non se la sentono di rilasciare fiumi di parole perché a loro avviso il match non aveva bisogno di ulteriori spiegazioni per essere argomentato.
A furia di insistere qualche cosa è stata dichiarata. “Nessuna poteva fare meglio di quello che ha fatto – esordisce Ana Brzan – e poi io e Martina non ci alleniamo tanto. Forse con un’altra formazione si poteva fare meglio; se per esempio avessi affrontato la loro numero tre forse avrei portato a casa un punto, ma non sarebbe cambiato nulla”.
La sintesi di Martina Mura: “Siamo partiti con tre riserve. Ana se la poteva giocare meglio con la Privalova se fosse stata allenata e preparata per una partita del genere. Eleonora non poteva fare più. Io ho giocato bene ma non mi alleno a sufficienza”. Magra riflessione quella di Eleonora Trudu: “E’ stato tutto talmente veloce che non ho potuto percepire con attenzione quello che stavo vivendo. Le nostre avversarie erano molto forti, e questo dice tutto”.