Le due discariche abusive con oltre 35 tonnellate di rifiuti ferrosi, scoperte in due vaste aree alla periferia della città. A gestirle due soggetti di etnia Rom.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari ha disposto in questi mesi una intensificazione dei servizi su tutto il territorio di competenza volto alla individuazione e repressione di particolari ed insidiose forme di reati.
In tale contesto, infatti, la Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria, svolge anche attività in materia di tutela ambientale finalizzata da un lato alla salvaguardia della salute pubblica e dall’altro alla scoperta di fattispecie di reati connessi all’illecito smaltimento di rifiuti quali evasione fiscale, false fatturazioni, frodi comunitarie.
Proprio nei giorni scorsi, i Finanzieri del Gruppo di Olbia hanno individuato nella periferia della Città due vaste aree, per un totale di oltre 870 mq, adibite allo stoccaggio di rifiuti ferrosi.
Dopo aver effettuato gli accertamenti necessari ad individuare i proprietari e gli utilizzatori dei siti, entrambi di etnia Rom, i militari hanno deciso di effettuare un sopralluogo per verificare il contenuto dei containers presenti e la natura dei rifiuti stoccati.
Le attività di polizia giudiziaria hanno confermato le ipotesi delle Fiamme Gialle: le oltre 35 tonnellate di rifiuti ferrosi, anche se classificati come non pericolosi, erano state accatastate sul terreno e in vecchi cassoni senza le necessarie autorizzazioni pronti per la successiva rivendita “in nero” ad alcune aziende del settore operanti prevalentemente nella parte meridionale dell’Isola.
I militari hanno proceduto al sequestro dei terreni e denunciato i proprietari alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania per il reato di deposito incontrollato di rifiuti previsto dalle norme del Testo Unico dell’Ambiente.