E’ prossima l’apertura del Mater Olbia Hospital? Il taglio del nastro, come rassicurato a settembre in ambienti dell’Assessorato Regionale alla Sanità, dovrebbe avvenire entro la fine del corrente anno.
Di fatto, mancano poco più di 20 giorni alla chiusura dell’anno, ma non è da escludere che l’apertura dell’ospedale privato targato Qatar, slitti ancora a data da destinarsi. Le ragioni e le motivazioni? Le più disparate.Intanto, però, qualche voce sospetta circola negli ambienti politici regionali secondo i quali, prima del taglio del nastro, ci sarebbero grossi scogli da superare. Un’ipotesi che circola con insistenza, è quella secondo cui nella struttura mancano le attrezzature sanitarie, senza le quali è preclusa l’operatività degli ambulatori e dei diversi reparti.
In diversi ambienti si vocifera pure che di recente, in un incontro in Regione, il solito ex manager, Lucio Rispo, pare abbia condizionato l’apertura del Mater Olbia Hospital all’ottenimento, da parte dell’assessorato Regionale alla Sanità, di 80 milioni di euro, necessari proprio per l’acquisto delle attrezzature sanitarie. Notizia falsa o veritiera?
Chi ha visitato la struttura sostiene che all’interno non c’è neanche l’ombra di attrezzature sanitarie. Stando così le cose, dunque, l’apertura dell’ospedale privato, almeno sulla carta, dovrà slittare al 2019, con un tira e molla inspiegabile e ingiustificabile allo stesso tempo. Va da sé che il continuo rinvio della data di apertura genera forti interrogativi sullo stato di una struttura che avrebbe dovuto aprire i battenti fin dal 2015. Quali intoppi, fin da allora, si sono verificati, per impedire il fatidico taglio del nastro?
In un primo tempo si sosteneva che i continui rinvii erano da attribuire alla mancata riconversione dell’offerta assistenziale degli ospedali pubblici e privati e alla ripartizione dei posti letto tra i presidi delle aree omogenee del Nordovest e del Sudest. Ora che la Regione ha superato anche questo ostacolo, resta da vedere se il taglio del nastro avverrà entro la fine del 2018.
I dubbi in proposito non mancano, poiché, secondo “voce populum”, l’intoppo fondamentale pare derivi dal fatto che l’Emiro del Qatar sia da un po’ di tempo che non accredita neanche un euro. A Doha, infatti, ritengono che le somme inviate fino ad oggi a chi di dovere, dovevano essere sufficienti per il completamento della struttura in ogni sua parte, comprese le attrezzature sanitarie, e, conseguentemente, decretarne l’apertura. Più che logica, quindi, la sconsolante domanda: cosa c’è dietro tutta questa vicenda?
Si mormora che qualora l’Emiro del Qatar decida di non effettuare ulteriori accrediti per l’acquisto delle attrezzature, il “Mater Olbia Hospital” continuerà a restare un “oggetto misterioso”. E, allora, perché non chiedersi: dov’è finito quel fiume di soldi? Mistero.
Altra voce che corre in suolo olbiese, è quella secondo cui imprese sarde del settore movimento terra ed edile, impegnate nella realizzazione della struttura, vantano crediti per qualche milione di euro dalla ECF GROUP S.p.A. (in ottimi rapporti con Graziano del Rio?) E, d’altronde, qualora fosse vera l’asserzione secondo cui l’ex intermediario del Qatar avesse chiesto 80 milioni di euro alla Regione per l’acquisto delle attrezzature sanitarie, che dire in proposito?
Immaginiamo, almeno per un attimo, che la richiesta corrisponda al vero. C’è da chiedersi: perché tale spesa deve ricadere sulla Regione e, conseguentemente, sulle famiglie sarde?
D’altronde, l’impegno assunto dal Qatar a suo tempo, fu quello che la struttura privata ospedaliera sarebbe sorta a totale carico dell’Emiro Al Thani, anche se corrono voci secondo cui di una possibile truffa per decine di milioni di euro ai danni da parte dal suo ex management. E che dire della società Luigi Maria Monti S.p.A.?
Tutte voci da prendere con le pinze? Prendiamole pure con il beneficio d’inventario, però se alla fine dell’anno il Mater Olbia Hospital non dovesse aprire i battenti, come la mettiamo?
Forse dobbiamo attendere la nomina dell’attuale Assessore alla Sanità, Benedetto Luigi Arru, a direttore sanitario del Mater Olbia Hospital? Di questi tempi possiamo aspettarci di tutto.