Energie per l’Italia Sardegna, in questi giorni è fortemente impegnata nella definizione del proprio programma da portare al confronto con gli alleati della coalizione.
E’ proprio sulla condivisione del programma che si basa la scelta dei propri candidati da inserire nelle liste di EpI. “Stiamo adottando una linea completamente nuova, ricercando e coinvolgendo numerose persone che sino ad oggi, pur ricoprendo ruoli importanti nelle attività lavorative, hanno sempre subito le decisioni della politica”, afferma il coordinatore regionale Tore Piana.In vista delle elezioni regionali del 2019, Energie per l’Italia propone nuove idee
“Siamo un movimento politico, ben radicato in Sardegna e ad oggi siamo presenti in quasi tutte le Regioni d’Italia con un contenitore Nazionale che abbia propri rappresentanti e dirigenti. La nostra collocazione politica è quella liberale, moderata popolare e centrista. Siamo convinti che anche in Sardegna vi sia bisogno di un’area moderata, che diventi il grande contenitore di tutti i liberali presenti nell’Isola, che guardano a una forza liberale nuova”.
“Il partito e le idee nascono dalla forza di volontà dei nuovi iscritti che ogni giorno ci propongono nuove idee e progetti. Energie per l’Italia, in fondo, nasce per questo. Vogliamo abbandonare una politica vecchia che non ha dato i frutti sperati. Con questo non vogliamo rinnegare ciò che è stato”.
“Un partito politico è fatto di uomini e donne, che a volte sbagliano e a volte fanno le cose giuste. Noi non abbiamo la soluzione per ogni problema, ma abbiamo la voglia di provarci. E per fare questo, abbiamo deciso di esserci. Questo è ciò che Energie per l’Italia vuole provare a fare. Non siamo eroi. Siamo solo delle persone che, insieme a voi, alle vostre critiche, ai vostri rimproveri e ai vostri consensi, vogliono provare a cambiare La Sardegna, la nostra meravigliosa isola. La nostra sola e unica casa”.
“Riteniamo che si debba partire da qui” ribadisce Tore Piana. “Crediamo che non stiamo vivendo solo una crisi economica, ma anche una vera crisi di valori, che come un ciclone ha devastato tutto ciò che ha trovato per strada. Non abbiamo la pretesa di cambiare il mondo, ma iniziare a cambiare il nostro modo di vedere, i nostri obiettivi e i nostri orizzonti. Come quel contadino che dopo la tempesta trova la forza di rialzarsi, guardando quella terra, che un giorno l’ha messo in ginocchio, ma che in quelli avvenire gli darà da mangiare”.
Da un semplice seme, quella terra darà i suoi frutti. Ecco, crediamo che sia arrivato il momento di tornare a guardare le nostre origini, di guardare le persone, di fare leggi al servizio dei sardi e non l’inverso”.
Pensare alle future generazioni, non alle future elezioni
“Questo è il nostro cavallo di battaglia. Siamo tutti genitori, qualcuno più giovane, qualcuno meno, ma vogliamo che i nostri figli non brancolino nel buio e vogliamo almeno concorrere ad illuminare una strada che, al momento, si presenta davvero tortuosa. Alcuni dei nostri giovani nemmeno riescono più a sognare. Ecco, noi dobbiamo ridare ai nostri ragazzi la capacità di sognare, la capacità di progettare e, soprattutto, quel sacrosanto diritto naturale ad una vita dignitosa sancita dall’art. 2 della Carta Costituzionale”.
“La programmazione di un Nuovo Piano di Rinascita Sardo, dovrà essere finalizzata alla rinascita economica e sociale della Sardegna e dovrà avere secondo noi, continua Tore Piana, per obiettivi una serie di finalità da conseguire”.
“In una Regione come la Sardegna, notevolmente spopolata e che vede l’emigrazione dei giovani in cerca di lavoro, c’è necessità di creare le condizioni per un’occupazione stabile; il blocco dell’emigrazione, assorbimento totale in Sardegna delle forze lavoro, eliminazione della disoccupazione. Per noi, di energie Per L’Italia, la massima occupazione stabile è innanzitutto la piena occupazione delle forze di lavoro ai livelli e indici Europei, ma è anche la volontà e la forza a realizzare il rientro dell’emigrazione , l’aumento della popolazione attiva, la diminuzione della sottoccupazione”.
“Richiediamo anche più rapidi incrementi dei redditi, giungendo ad eliminare gli squilibri attualmente esistenti in diversi fronti: i settori economici, le zone territoriali, il lavoro e gli altri fattori della produzione. Riequilibrare l’attuale distribuzione del reddito, per noi significa distribuirne gli incrementi particolarmente al lavoro, all’agricoltura e alle zone più diseredate dell’Isola”.
In sostanza, cosa si chiede? Più equilibrati incrementi del reddito, Il rilancio e il miglioramento delle strutture economiche e sociali.
Tutto questo deve far risvegliare L’ORGOGLIO SARDO in tutti i Sardi, che, in questi anni, pare si sia assopito notevolmente. L’ORGOGLIO SARDO che ci dovrà dare le energie e la forza per superare i momenti negativi che la nostra Isola sta attraversando in tutti i settori. Per queste ragioni e con queste motivazioni noi di Energie Per L’Italia Sardegna, con la nostra autonomia statutaria di partito, saremo presenti alle prossime elezioni regionali, con nostre liste all’interno della coalizione di Centro destra, pronti a dare alla coalizione stessa il nostro massimo contributo”, conclude Tore Piana.