Lo scorso ottobre a Rimini il Ministro al Turismo e all’Agricoltura Gian Marco Centinaio ha proposto la ridefinizione della tassa di soggiorno
In occasione del TTG Travel Experience, svoltosi lo scorso ottobre a Rimini è stata proposta la ridefinizione della tassa di soggiorno con obiettivi chiari, inequivocabili, uguali per tutti e realmente di scopo.
“Tale proposta ci trova assolutamente favorevoli” dichiarano Maurizio Papa e Patricia Petretto, esponenti regionali di Energie per l’Italia e componenti del direttivo dell’associazione “Azione Alghero” – ”Ci trova favorevoli soprattutto per la necessità di avere certezze sull’effettivo utilizzo dei proventi dell’imposta a fini turistici”. ribadiscono i due esponenti politici algheresi “Una imposta di soggiorno che sia realmente di scopo, come sottolineato dal Ministro e che sia effettivamente e concretamente destinata a fini esclusivamente turistici”
L’ Imposta di soggiorno ad Alghero.
A partire dal 2015 il Comune di Alghero ha introdotto l’imposta di soggiorno che deve essere pagata dagli ospiti delle strutture ricettive cittadine e degli appartamenti locati sul mercato turistico.
Digerita a fatica dagli operatori turistici, cui grava l’onore di incassarla, denunciarla e riversarla al Comune, fino ad oggi ha generato importanti introiti nelle casse comunali.
Il Comune di Alghero nei primi due anni dalla sua introduzione ha infatti introitato rispettivamente 1.026.000€ per il 2015 e un 1.102.000 € per il 2016. Solo oggi, quasi ad un anno di distanza, apprendiamo dalle dichiarazioni dell’assessore alle finanze del Comune di Alghero che nel 2017 il Comune avrebbe incassato 1.147.000, mentre la stima per l’anno in corso sarebbe di 1.170.000 € .
Ma, al di là dei toni trionfalistici di chi comunica questi dati, per una lettura seria delle dinamiche locali dei flussi turistici sarebbe utile e doveroso comunicare maggiori dettagli sulla precisa provenienza delle somme, distinguendo l’apporto dato da ciascuna categoria delle strutture ricettive, si eviterebbero così letture superficiali, parziali e perciò tutte da verificare.
Non è di autoreferenzialità o di autocelebrazioni che ha bisogno la Città e il comparto turistico per vivere bene il presente e guardare al futuro con maggiore serenità. Ma, soprattutto, sarebbe ancora più utile se l’Amministrazione rendesse pubblico l’utilizzo di queste somme.
“Poiché si ignora però come siano state utilizzate realmente queste importanti risorse, pure se é certo che non sono state impiegate direttamente a sostegno del turismo, é’ arrivato il momento che l’Amministrazione Comunale, anticipando gli intenti del Ministro, ma anche semplicemente attenendosi a quanto già la legge chiaramente stabilisce, inizi finalmente ad utilizzare le importanti risorse derivanti dall’imposta di soggiorno principalmente per attuare specifici investimenti in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive.
In una fase di crisi della destinazione Alghero, la cui immagine nei tradizionali mercati di riferimento è sempre più evanescente ed è di fatto sconosciuta in nuovi potenziali mercati, emerge sempre più chiara l’esigenza di pianificare e attuare attività di marketing territoriale e di promo commercializzazione forti e incisive capaci di ridare alla nostra città e al suo territorio quella visibilità di cui ha bisogno per competere ad armi pari in un mercato sempre più concorrenziale, non dimenticando che molti cittadini , anche per il solo fatto di mettere a disposizione del mercato turistico i propri immobili, vivono di turismo.” concludono Papa e Petretto.