Samugheo e Busachi attivi gli ambulatori infermieristici diabetologici. Sono attivi presso la Casa della salute di Samugheo e il poliambulatorio di Busachi, gli ambulatori infermieristici diabetologici per intensità di cure (Aidic), servizi dedicati all’assistenza e alla cura di pazienti diabetici e gestiti da infermieri specializzati, in cui vengono erogate consulenze, valutazioni, misurazione della glicemia, educazione del paziente all’autocura e follow up.
L’ambulatorio infermieristico diabetologico è aperto a Samugheo il giovedì pomeriggio, dalle ore 15.00 alle 17.00 ogni 15 giorni e a Busachi il mercoledì mattina, dalle ore 8.30 alle 10.30, sempre ogni 15 giorni. L’accesso al servizio è programmato e l’invio del paziente alla struttura è a carico del medico diabetologo.
L’attività degli Aidic è autonoma, anche se strettamente connessa con quella del diabetologo, in un “tandem terapeutico” in cui medico e infermiere accompagnano il paziente, ciascuno per il proprio ruolo e le proprie competenze, in una parte del percorso di cura. In sostanza, il paziente diabetico viene seguito sia dal diabetologo sia dall’ambulatorio infermieristico, con una frequenza differente secondo il suo stato di salute e il livello d’intensità di cure di cui necessita: nel livello più basso rientrano i pazienti con diabete di tipo 2 la cui terapia è la sola dieta o i farmaci orali e che hanno un buon compenso metabolico.
Nel livello intermedio, sono annoverate le persone con diabete di tipo 2 che assumono farmaci e hanno uno scompenso glico-metabolico, mentre nel livello più alto rientrano i pazienti con diabete di tipo 1 o 2, trattati con insulina ed eventualmente anche con farmaci. Per i pazienti che rientrano nel primo livello è prevista una visita all’anno nell’ambulatorio infermieristico e una visita diabetologica ogni due anni. Per quelli che fanno parte del secondo livello la visita infermieristica sarà fissata ogni 6 mesi e quella diabetologia una volta all’anno; per quelli che rientrano nel livello più alto saranno mantenuti o intensificati gli attuali livello assistenziali. La classificazione dei pazienti e l’invio all’ambulatorio infermieristico sono a carico del diabetologo.
«L’obiettivo di questo nuovo modello, sperimentato per la prima volta dalla Assl di Oristano, è quello di fornire alle persone con diabete un’assistenza “su misura” e un percorso terapeutico tarato sulle effettive esigenze di ciascuno – spiega il direttore del Servizio di Diabetologia e Malattie metaboliche della Assl Oristano Gianfranco Madau, che lo ha ideato – Lo spacchettamento dei livelli di cura su tre livelli differenti permette di liberare risorse, in termini di tempo e professionalità, a favore dei pazienti con maggiori criticità, per risparmiare, al contrario, visite eccessive alle persone già stabilizzate, che non hanno bisogno di frequenti controlli (si calcola che le visite inappropriate siano circa 3.000 all’anno nel territorio della Ats-Assl di Oristano).
L’affiancamento dell’ambulatorio diabetologico alla tradizionale visita medica, quindi, si traduce in una possibilità di monitorare in maniera più appropriata il paziente: «Si tratta di un nuovo percorso di presa in carico della persona diabetica – afferma la dirigente dell’area territoriale del Servizio delle Professioni sanitarie Barbara Collu – che considera l’intensità clinica e la complessità assistenziale ed è finalizzato a garantire equità di accesso alle cure».
Tra i vantaggi derivanti dall’istituzione degli ambulatori infermieristici, anche quello di valorizzare e utilizzare al meglio le professionalità e le competenze degli operatori sanitari e di fornire ai pazienti delle figure di riferimento che li affianchino nella gestione della patologia cronica.
Rosy Massa