La Sardegna conferma anche a settembre 2018 performance di pagamento negative, nonostante un lieve aumento rispetto al trimestre precedente (+0,4%)
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la Regione rileva un calo dei pagamenti alla scadenza pari al 13,5%, ancor più significativo se confrontato con il 2010 (-24,3%)
Tra i vari comparti produttivi, quelli che mostrano maggiori criticità, con ritardi nei pagamenti superiori ai 30 giorni, sono il Commercio al dettaglio (17,4%) e Agricoltura, foreste, caccia e pesca (17,3%)
Secondo quanto emerso dallo Studio Pagamenti realizzato da CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nella business information, l’andamento di pagamenti a settembre 2018 mostra un lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2017
(-1,9%), leggermente al di sotto anche dei dati rilevati a giugno 2018 (-0,4%).
Lo scenario fotografato da CRIBIS mostra un calo dei pagamenti puntuali rispetto all’anno precedente pari all’1,9% (36,3% a settembre 2018 contro 38,2% a settembre 2017), a fronte di un lieve aumento delle aziende con ritardo nei pagamenti superiore ai 30 giorni (11,3% a settembre 2018 contro 10,5% a settembre 2017).
I principali indicatori dello studio realizzato da CRIBIS sono, da un lato, la tendenza delle aziende a pagare I propri fornitori entro la data di scadenza e, dall’altro, i dati relativi ai ritardi considerati gravi, in caso di saldo oltre 30 giorni dal termine stabilito.
“I dati rilevati dalla nostra analisi a settembre di quest’anno si mantengono in linea con il trend degli ultimi anni: nonostante un lieve calo dei pagamenti puntuali rispetto al trimestre precedente, le aziende regolari nei pagamenti si attestano al 36,3%” – ha commentato Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS – “Seppur in calo dell’1,9% a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, la situazione generale si mantiene pressoché stabile, in un Paese come il nostro in cui però si paga ancora con una media di 82 giorni: quasi 3 mesi per incassare una fattura, con punte di 127 giorni nella Sanità.
Sono tempi di pagamento ben più lunghi della media europea e di molti altri Paesi a livello internazionale ed è per questo che le imprese – le PMI in primis – sono costrette a un maggior ricorso al finanziamento del circolante, che non sempre viene soddisfatto dai canali tradizionali” – ha proseguito Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS.
“Proprio con l’intento di offrire una soluzione innovativa alle piccole e medie imprese italiane è nata l’alleanza tra CRIBIS e Workinvoince, che integra per la prima volta in Italia il mondo delle informazioni commerciali con un marketplace per la vendita delle fatture, consentendo alle PMI italiane di avere la liquidità di cui necessitano disponibile in pochi giorni. Siamo soddisfatti oggi di mettere a disposizione servizi che permettono di ridurre lo squilibrio nel capitale circolante delle imprese, che può metterne duramente in pericolo la solidità finanziaria”.
I pagamenti in Sardegna
“Le performance della Sardegna a settembre 2018 sono in linea con il dato negativo rilevato a giugno, con una percentuale di imprese regolari nei pagamenti pari al 23%, inferiore alla media nazionale (36,3%), ma superiore a quella del Sud Italia (22,6%). La concentrazione di pagamenti regolari, nonostante un lievissimo incremento rispetto al trimestre precedente (+0,4%), mostra un calo significativo sia rispetto allo stesso periodo del 2017 (-13,5%) sia a confronto con il 2010 (-24,3%). Le performance migliori a livello provinciale sono registrate da Olbia-Tempio e Nuoro”.
In particolare, tra le province vi sono ai primi posti Olbia-Tempio, con una percentuale pari al 24,7% (in calo tuttavia del 5,7% rispetto al trimestre precedente) e Nuoro, con il 24,4% di imprese puntuali. Seguono Oristano (23,9%), Sud Sardegna (23,8%), Cagliari (22,6%), Sassari (22%) e Ogliastra (19,4%).
Le province in cui si verifica il minor numero di ritardi superiori ai 30 giorni sono Oristano (13,3%) e Nuoro (14,2%). Olbia-Tempio, infine, è anche la provincia che registra più ritardi superiori ai 30 giorni (18,8%), seppur in calo del 2,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, seguita da Cagliari (18,4%).
Da un confronto con il 2010 emerge un calo dei pagamenti alla scadenza del 24,3%, a fronte di un aumento dei ritardi gravi di poco più dell’80%. Rispetto a settembre 2017 le imprese puntuali rilevano un calo del 13,5%, a fronte di un aumento anche di quelle con ritardi superiori ai 30 giorni pari al 17,4%.
Guardando ai comparti produttivi, quelli che mostrano maggiori criticità, con ritardi nei pagamenti superiori ai 30 giorni, sono il Commercio al dettaglio (17,4%) e Agricoltura, foreste, caccia e pesca (17,3%).