Antimicrobico Resistenza. Operatori sanitari della struttura di Igiene e controllo hanno distribuito depliant e fornito informazioni all’utenza.

Gli operatori sanitari, a disposizione dell’utenza all’esterno del presidio ospedaliero, oltre a distribuire brochure e depliant informativi, hanno fornito chiarimenti sul fenomeno che – a detta degli esperti – è uno dei problemi più importanti di salute pubblica nell’ambito sanitario, e riguarda sia la salute umana sia veterinaria.
Il fenomeno deriva dalla capacità da parte di un microrganismo di sviluppare uno o più geni di resistenza all’attività di un farmaco antimicrobico, sia esso antibatterico, antifungino, antivirale o antiparassitario, che in origine era efficace per il trattamento delle infezioni determinate dal patogeno. Questo fenomeno è favorito da un uso scorretto di questi farmaci, in particolare degli antibiotici.
«Per diversi decenni – spiega Paolo Castiglia, direttore della struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere – la resistenza antimicrobica ha rappresentato una crescente minaccia per il trattamento di una gamma sempre crescente di infezioni provocate da batteri, parassiti, virus e funghi. Questi microrganismi, nel tempo, hanno infatti dimostrato la capacità di adattarsi ai farmaci, sviluppando delle resistenze, fino a rappresentare nella realtà attuale una delle principali sfide assistenziali che la sanità pubblica dovrà affrontare nei prossimi decenni».
Da qui l’appello: «Tutti siamo chiamati a contrastare il fenomeno dell’antimicrobico resistenza – prosegue –: i medici nel prescrivere gli antibiotici soltanto quando necessario; il farmacista nel distribuire gli antibiotici soltanto quando prescritti dal medico e il cittadino nell’assumerli soltanto dietro prescrizione medica e osservando scrupolosamente posologia e durata della terapia».
Fra le attività di prevenzione si inserisce la vaccinoprofilassi, grazie alla quale oggi è possibile prevenire le principali infezioni batteriche e virali. La diminuzione della malattie a opera dei vaccini riduce il ricorso agli antibiotici, preservandone la validità per quando se ne renda necessario l’utilizzo. «I vaccini, inoltre, – aggiunge Andrea Piana della struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere – sono efficaci anche contro alcuni microrganismi multiresistenti e riducono lo sviluppo di infezioni anche nei soggetti che non possono sottoporsi alla vaccinazione attraverso i noti meccanismi legati all’immunità di gregge».
Per una maggiore informazione, la struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere consiglia la consultazione del sito Vaccinarsinsardegna.org, dove sono reperibili notizie e approfondimenti sulle iniziative di contrasto all’antimicrobico resistenza e sulle vaccinazioni.