Promessa non mantenuta nella legge di bilancio è sciopero nazionale dei vigili del fuoco. La vicinanza dei pompieri alla nostra regione: Sardegna esentata dallo sciopero nel rispetto dei cittadini coinvolti dall’emergenza maltempo.
E’ sciopero nazionale dei Vigili del Fuoco domani, per 4 ore ma i pompieri di Sassari non si smentiscono: prima il rispetto degli Italiani coinvolti nell’emergenza maltempo. Nella provincia, come in tutte le regioni nelle quali è stato dichiarato dal Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza lo sciopero non si farà.
Ma i Vigili del Fuoco del sindacato Conapo ci tengono a far sapere che sono stanchi di promesse che mai nessun governo mantiene. Si sentono i figli poveri del Ministero dell’Interno, bistrattati, mandati a rischiare di morire con stipendi anche di 3-400 euro al mese inferiori rispetto ai poliziotti, senza le tutele pensionistiche degli altri corpi. A detta del loro battagliero sindacato “la bozza della legge di bilancio ci offende, non rispetta il contratto di governo e anziché diminuire il divario retributivo con gli altri corpi lo aumento. Questo per noi è uno schiaffo specialmente dopo i quasi quotidiani proclami del vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini e tutti gli impegni che si era preso l’altro vicepremier pentastellato Luigi Di Maio“.
A spiegare l’amarezza dei Vigili del Fuoco è Pietro Nurra, segretario provinciale del Conapo: “rischiamo la vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e siamo impiegati nel pronto intervento operativo dal giorno dell’assunzione sino al giorno della pensione, un servizio usurante che non ha eguali nello Stato, eppure siamo il Corpo meno retribuito e non abbiamo le tutele previdenziali degli altri corpi, siamo veramente amareggiati dal disinteresse della politica che pare ripetersi anche con questo governo“.
“I vigili del fuoco – aggiunge Pietro Nurra rivolgendosi al premier Conte e ai vicepremier Salvini e Di Maio – non chiedono nessun privilegio, solo retribuzioni, pensioni e carriere alla pari dei corpi di polizia. Nel contratto di governo c’è l’impegno a risolvere la questione ma i fatti nella bozza della legge di bilancio non si vedono. Chiediamo modifiche durante l’iter alle camere e ci appelliamo anche ai parlamentari della nostra provincia sperando che presentino emendamenti per rispettare la nostra dignità di servitori dello Stato“.
Pietro Nurra va giù duro: “una promessa non mantenuta si trasforma in una presa in giro e i vigili del fuoco non lo meritano, altro che governo del cambiamento: nelle bozze della legge di bilancio non solo non è stato previsto un centesimo per l’adeguamento delle retribuzioni dei vigili del fuoco ai livelli previsti per le forze dell’ordine ma il divario aumenterà poiché sono stati invece stanziati 70 milioni aggiuntivi per le sole forze dell’ordine escludendo i Vigili del Fuoco“.
“Rispettando i bisogni dei cittadini delle regioni in emergenza maltempo noi Vigili del Fuoco onoriamo il giuramento di fedeltà che abbiamo fatto agli italiani. Il governo M5S-Lega è in grado fare altrettanto onorando almeno le promesse fatte ai pompieri in campagna elettorale e nel contratto di governo?“.
“La mobilitazione dei Vigili del Fuoco del Conapo – fanno sapere – non si limiterà allo sciopero ma andrà avanti per tutto l’iter della legge di bilancio, sperando che il ministro dell’interno li ascolti”.
“Gli italiani sappiano che la nostra protesta sarà sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze e mai strumentale, chiediamo solo parità di trattamento con gli altri corpi e speriamo che i parlamentari della nostra provincia non facciano orecchie da mercante”.
A tal riguardo il rappresentante sindacale richiama l’attenzione sulle problematiche legate agli organici del comando di Sassari, abbiamo necessità di un potenziamento del personale operativo della provincia in quanto non riusciamo se non a seguito di ulteriore sacrificio da parte dei colleghi che rientrano dalle ferie o effettuano ulteriori straordinari a garantire nella normalità il soccorso, abbiamo un nucleo sommozzatori (l’unico nel nord Sardegna deputato al soccorso) che non risulta operativo nell’arco notturno dove a seguito di intervento interviene Cagliari con lunghe ore di arrivo in zona operativa, il distaccamento di Bono decretato dal 2006 non si riesce ad avviarlo con tempi di percorrenza di circa 1 ora per portare soccorso, manca il 70 % del personale amministrativo che non riesce a svolgere correttamente le pratiche necessarie ai fini istituzionali, anche su questi aspetti la politica locale senza distinzione di colori o di partito, ma da semplici cittadini dovrebbero prendere a cuore impegnandosi ognuno per quanto di competenza verso i loro rappresentanti al governo per far risolvere, o quantomeno a mitigare la situazione che attanaglia il comando provinciale di Sassari.