L’area oggetto di sequestro individuata nella Zona Industriale di Olbia, era utilizzata come deposito di auto e barche abbandonate.
Nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Provinciale di Sassari nel settore della tutela dell’ambiente, i finanzieri del Gruppo di Olbia hanno concluso un ulteriore intervento a contrasto degli illeciti in materia ambientale.In particolare, i “Baschi Verdi” di Olbia, nel corso di uno specifico monitoraggio avviato in relazione a possibili illeciti ambientali, hanno individuato nei giorni scorsi, nel settore 4 della Zona Industriale di Olbia, un terreno commerciale, solo parzialmente delimitato da una recinzione, sul quale erano presenti un incredibile quantitativo di rifiuti, tra cui oltre cento automezzi, gran parte dei quali dismessi da anni e costituenti meri rottami.
Pertanto, dopo aver effettuato gli accertamenti necessari ad individuare il proprietario dell’area, i militari effettuavano un sopralluogo che confermava il reato ipotizzato e la totale assenza di autorizzazioni per l’attività di raccolta e stoccaggio di rifiuti.
Al termine delle operazioni di rilevazione sono risultate presenti: autovetture dismesse, componenti elettriche e meccaniche, imbarcazioni, pneumatici, motori e rifiuti ferrosi in genere sparsi su un’area di circa 2.800 metri quadrati, che veniva pertanto sottoposta a sequestro.
Rilevata la presenza di rifiuti speciali, tra i quali la vetroresina utilizzata nelle imbarcazioni, per i quali sono previste particolari procedure di smaltimento. I proprietario del fondo interessato dal sequestro è stato quindi deferito alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania per il reato di deposito incontrollato di rifiuti punito dall’art. 256 del Testo Unico Ambiente.
L’attività in argomento conferma l’attenzione della Guardia di Finanza al controllo del territorio finalizzato alla tutela dell’ambiente a salvaguardia della salute pubblica, e che ha già portato, nei giorni scorsi, al sequestro di due discariche contenenti rifiuti ferrosi.