Centinaia di studenti sardi in corteo a Cagliari per dire no al piano “Scuole Sicure” del Ministro Salvini e per contestare il governo Lega-M5S.
La manifestazione, che ha coinvolto gli studenti delle scuole superiori del capoluogo e di tutta l’area metropolitana, è partita da piazza Repubblica e ha attraversato le vie del centro, in una giornata di mobilitazione studentesca nazionale che coinvolge più di 30 città italiane. A promuovere e organizzare la protesta gli studenti del Fronte della Gioventù Comunista (FGC), che puntano il dito contro il governo e i piani repressivi del Ministro Salvini.«Mentre le nostre scuole crollano, il governo pensa a installare telecamere e a favorire blitz della polizia nelle scuole» dichiara Federica Pili, militante del FGC di Cagliari. «Così si scambia la sicurezza degli studenti con un problema di repressione, utile soltanto alla propaganda di governo. Oggi siamo scesi in piazza per rivendicare una scuola diversa, per mettere al centro della discussione i nostri problemi reali, sui quali Lega e Cinque Stelle tacciono e non cambiano nulla. Agli studenti servono scuole prima tutto agibili e sicure, che garantiscano il diritto fondamentale allo studio di cui ogni cittadino ha bisogno per vivere nella società, e non al servizio dei padroni. Servono più fondi per la scuola, servono massicci interventi sull’edilizia. Per invertire la rotta bisogna cancellare la Buona Scuola e le riforme disastrose degli scorsi anni, altrimenti ci sono solo prese in giro».
«Questo governo non è dalla nostra parte e lo ha già dimostrato» conclude Federica, «non ci aspettiamo nulla da chi taglia sull’istruzione per finanziare il condono agli evasori, seguendo l’esempio dei predecessori. Vogliamo un modello d’istruzione basato sulle nostre necessità, che ci prepari a un futuro stabile e dignitoso. La nostra lotta non si ferma qui, perché il nostro futuro non è già scritto!»