La seconda puntata del dramma che coinvolge da oltre un mese migliaia di cittadini algheresi è iniziata negli scorsi giorni, quando, dopo una pioggia di “cartelle pazze” relative alla tassa sui rifiuti per il periodo 2013 – 2017, sono iniziate ad arrivare quelle relative all’IMU, l’imposta sugli immobili, esclusa l’abitazione principale.
Anche in questa seconda puntata non sono mancate le scene drammatiche di cittadini che sono trasecolati, sbiancando, di fronte alle cifre astronomiche che si scoprivano all’apertura delle buste contenenti gli avvisi di accertamento.
La STEP srl, la società che si è aggiudicata dal Comune di Alghero il compito di provvedere alle riscossioni coattive dei due tributi, colpisce ancora, e dopo una applicazione decisamente estensiva del regolamento Tares/Tari ( l’imposta è la stessa, ha solo cambiato nome nel 2014) che ha generato richieste imponenti e spesso ingiustificate di maggiori tributi nei confronti di tutti le categorie di cittadini: pensionati, impiegati, casalinghe, imprenditori, ecc., ecc., ecco che torna a colpire.
E lo fa con altrettanta forza: terreni agricoli che diventano aree fabbricabili, come anche lastrici solari ( terrazze) o aree destinate a servizi di quartiere, ma più in generale tutte quelle superfici che sarebbero potenzialmente idonee ad essere edificate, pur non essendolo giuridicamente o tecnicamente diventano bersaglio della società “sorsese” che, probabilmente, ritiene di aver trovato in quella che era nota come “Riviera del Corallo” un nuovo “Eldorado”. Una terra mitica e ricercatissima dove tutto era d’oro e quell’oro era alla portata di tutti.
In buona parte risolta, grazie alla forte pressione popolare e politica, ma anche al fermo intervento del Consorzio Turistico Riviera del Corallo , della Federalberghi e della CNA, la vicenda Tares/Tari, con strascichi che devono però ancora essere chiariti, resta ancora aperta la vicenda IMU.
Si faccia chiarezza senza perdere altro tempo. L’Amministrazione Comunale intervenga in maniera inequivoca e liberi tutti i cittadini che evasori fiscali non sono dal peso di una preoccupazione insostenibile. Troppi di loro , da tempo trascorrono notti agitate, popolate dall’incubo di spettri che li rincorrono per portar loro via quel poco di serenità rimasta in un periodo che, quasi certamente, non costituirà oggetto di rimpianto negli anni a venire.