Conflavoro Pmi al Ministero per lo Sviluppo Economia per il tavolo delle piccole e medie imprese. Capobianco: “Costo del lavoro da abbattere”.
Criticità della fatturazione elettronica, lotta al dumping, introduzione di un salario minimo che tenga conto delle caratteristiche dei vari territori. E ancora: costo del lavoro inaccettabile, burocrazia elevata che genera corruzione e distrugge la libertà del mercato, pressione fiscale asfissiante. Sono stati questi i temi principali affrontati oggi da Conflavoro Pmi al ministero dello Sviluppo economico dove si è svolto il primo incontro del tavolo permanente per le piccole e medie imprese.Un confronto aperto e intenso durante il quale il presidente nazionale della confederazione, Roberto Capobianco, ha portato una volta in più al ministro Luigi Di Maio le istanze e problematiche del mondo del lavoro italiano.
“Il costo del lavoro – afferma Capobianco – insieme a una farraginosa burocrazia causa principale dell’elevata corruzione e dell’assenza di una concorrenza davvero libera, ha creato uno stallo economico e occupazionale senza precedenti nella storia contemporanea. Conflavoro Pmi continua a mantenere rapporti stretti e quotidiani con le istituzioni di ogni livello. Il confronto di oggi, in particolare e date le tempistiche, è stato molto importante in vista della legge di bilancio e delle prossime azioni del governo in materia fiscale e non solo”.
“Conflavoro Pmi – conclude il presidente – al tavolo ha portato la voce di quelle famiglie e di quegli imprenditori che hanno coraggio e non si arrendono mai. Ho portato anche la voce di chi, purtroppo, non ce l’ha fatta. Perché tutti loro, tutti noi, per ripartire o per crescere, abbiamo bisogno come l’aria di avere vicino le istituzioni di ogni grado. E fino a oggi non è mai accaduto. C’è il bisogno enorme che la politica si accorga che sono proprio le micro, piccole e medie imprese il cuore pulsante del Paese. E devo dire che ho visto la massima attenzione da parte del ministro Di Maio alle nostre istanze. Adesso ci auguriamo per il bene del Paese che dalle parole si passi ai fatti”.