Si è tenuto a Roma l’incontro Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro Pmi con il nuovo capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, generale Leonardo Alestra e il dottor Danilo Papa direttore centrale Vigilanza, affari legali e contenzioso.
Un confronto molto cordiale e diretto nei contenuti, al quale hanno partecipato anche Andrea Cafà e Berlino Tazza, presidenti rispettivamente di Cifa e Sistema impresa.“Nel corso dell’incontro nella sede centrale dell’Inl – spiega Capobianco – si è ampiamente parlato di alcune tra le tematiche più importanti circa il mondo del lavoro, dalla questione retributiva a quella contributiva e della bilateralità. Particolare attenzione è stata dedicata al tema della rappresentatività e abbiamo colto l’occasione per ribadire la posizione di Conflavoro Pmi. Ovverosia la necessità di colmare il vuoto normativo presente in merito, con criteri trasparenti e imparziali che mettano finalmente un punto al caos di questi anni”.
Durante il confronto è emersa la necessità, pienamente condivisa da Conflavoro Pmi, di combattere il triste fenomeno del dumping salariale in modo netto, deciso e collaborativo. “La qualità dei contratti collettivi – sottolinea Capobianco – è preminente. Non a caso il Cnel anche recentemente ha diffuso un documento che si focalizza sull’importanza di mantenere standard, non soltanto retributivi, che siano qualitativamente elevati e in linea con quelli oggi utilizzati per la maggioranza dei lavoratori. Concordiamo in ogni aspetto tanto con il generale Alestra e il dottor Papa quanto, come abbiamo ribadito più volte, con la posizione del professor Tiziano Treu presidente del Cnel. Scongiurare il dumping è una delle priorità di Conflavoro Pmi. Anche perché siamo mossi dalla convinzione che il benessere e la dignità del lavoratore siano fondamentali in un processo di crescita e sviluppo dell’impresa”.
“Forniremo al generale Alestra e al dottor Papa tutta la collaborazione di cui hanno bisogno. Conflavoro Pmi – conclude Capobianco – è in tutto e per tutto dalla parte delle imprese italiane e dei loro lavoratori e siamo assolutamente in prima linea per facilitare l’azione sui vari territori dell’Ispettorato. Siamo certi che la dirigenza attuale saprà dare maggiori gradi di equilibrio all’operato della struttura di controllo. Sia in termini di contenuti regolamentari sia di funzione sostanziale”.