Focus sull’amore e il disamore con “Questioni di Cuore” di Natalia Aspesi (da un’idea di Aldo Balzanelli) con l’intelligenza e la verve di Lella Costa
Lella Costa è in tournée nell’Isola per la Stagione de “La Grande Prosa” del CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
La pièce debutterà in prima regionale DOMANI (mercoledì 12 dicembre) alle 21 – in replica giovedì 13 dicembre, sempre alle 21 – al Teatro Civico di Alghero, per approdare venerdì 14 dicembre alle 21 al Cine Teatro “Olbia” di Olbia, sabato 15 dicembre alle 21 al Teatro Tonio Dei di Lanusei e infine domenica 16 dicembre alle 20.30 al Teatro San Giuseppe di Nuoro (in collaborazione con il BocheTeatro).
I misteri dell’eros e il “comune senso del pudore” in un vivido affresco del Belpaese attraverso le lettere inviate alla rubrica de “Il Venerdì” de “La Repubblica” e le risposte argute, comprensive ma anche spiazzanti, illuminanti e sincere, a volte crudeli che affrontano in un dialogo a distanza l’intricato nodo delle passioni e i dilemmi del cuore. Una fotografia dell’Italia – tra evoluzione culturale e trasformazioni sociali, e conseguenti mutamenti della sensibilità e del costume – attraverso le storie emblematiche di donne e uomini innamorati, feriti, tentati e disillusi, alla ricerca della felicità (o della pace dei sensi), in bilico tra passato, presente e futuro.
“Questioni di Cuore” è un viaggio attraverso le emozioni, dalla felicità al dolore, dalla vertigine di un colpo di fulmine al vuoto d’amore: Lella Costa descrive «la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent’anni», con le parole dei protagonisti che si raccontano con semplicità o arroganza, timidezza e audacia, mettendo nero su bianco i propri pensieri, le proprie segrete aspirazioni o inconfessabili inclinazioni, in una necessaria e forse catartica “confessione” in pubblico.
Una pièce originale che indaga gli aspetti più intimi e privati dell’esistenza, i tormenti, i dubbi, i timori di fronte al sentimento più antico e universale – non a caso trasfigurato in un dio capriccioso e crudele come un fanciullo, armato di strali, croce e delizia dei mortali – capace di stravolgere la banalità del quotidiano, di indurre a azioni e comportamenti impensati, di nascondersi negli angoli della mente per riaffiorare all’improvviso in tutta la sua potenza primordiale.
L’amore ha molti volti, infinite sfaccettature, e sono comunque imprevedibili le ragioni del cuore – che la ragione non conosce: cantato dai poeti, narrato dagli scrittori, tradotto in arie liriche e melodie popolari, messo in scena o trasportato sul grande schermo, quel sentimento che ha ispirato capolavori immortali e operette licenziose riesce a commuovere e coinvolgere – e a far sentire vivi dalla prima giovinezza e senza limiti d’età – anche alle soglie del terzo millennio.
Quasi un romanzo epistolare a più voci, “Questioni di Cuore” descrive le differenti declinazioni e variazioni dell’amore – dall’adolescente invaghita di un uomo molto più anziano alla signora irresistibilmente attratta da un sacerdote, dall’uomo che protesta e afferma la propria virilità al giovane che si scopre omosessuale e sceglie le pagine di un settimanale per rivelarsi al mondo.
Tra giochi di potere e ambiguità dei sentimenti, riti di corteggiamento e arte della seduzione, affiorano anche le tendenze sado-masochiste per cui infliggere o subire dolore e umiliazioni diventa la chiave del piacere – e considerazioni psicoanalitiche o antropologiche a parte, quel che avviene fra adulti consenzienti con reciproca soddisfazione non può né deve essere oggetto di censura morale – o meglio moralistica.
Si parla anche di solitudine, a volte vissuta come una libera scelta e una conquista, oppure mal sopportata come un’amara necessità in seguito al tradimento e all’abbandono, o al disincanto dopo i reiterati fallimenti – e l’adulterio è un’altra possibile variante, resa più accessibile ma forse fin troppo facile dalle nuove tecnologie, tra gli incontri virtuali in chat e quelli reali, spesso scoperti per colpa di un sms o un messaggio whatsapp – nel tempo della realtà aumentata, quando cellulari e smartphones diventano una sorta di “naturale” estensione della personalità.
“Questioni di Cuore” è la sintesi folgorante di tre decenni di storia e storie, narrate nelle lettere (e relative risposte), già racchiuse in un libro di Natalia Aspesi e ora trasformate in uno spettacolo, nato quasi per caso, grazie al talento istrionico e all’eleganza e alla sottile ironia di un’artista poliedrica come Lella Costa, già autrice e interprete di indimenticabili monologhi – da “Adlib” a “Coincidenze” e “Stanca di guerra”, “Un’altra storia” e “Precise parole”, con i ritratti al femminile di “Traviata, l’intelligenza del cuore” e “Alice, una meraviglia di paese” oltre al suo “Amleto”, fino a “Arie” – accanto a commedie come “Nuda Proprietà” e a spettacoli come “Human” con Marco Baliani, sul tema scottante delle migrazioni contemporanee.
Tra gli impegni radiofonici e televisivi, da “La tv delle ragazze” al Maurizio Costanzo Show, a Zelig, che l’hanno fatta conoscere e amare dal grande pubblico – e la scrittura – da “La daga nel loden” a “Che faccia fare”, e ancora “In tournée”, “Amleto, Alice e la Traviata” e “La sindrome di Gertrude. Quasi un’autobiografia” fino a “Che bello essere noi” l’attrice ha anche trovato il tempo di occuparsi di una rubrica – “Dire, Fare, Baciare” su “Smemoranda”: «si entrava in relazione con i lettori, una specie di community ante FB» – ha raccontato in un’intervista a Repubblica «e, per far questo, avevo due maestre: Brunella Gasperini e Natalia Aspesi».
“Questioni di Cuore” è il suo nuovo spettacolo – capace ancora una volta di offrire utili spunti di riflessione sulla complessità della natura umana, e sulle molteplici sfumature dell’amore attraverso «i diversi gradi d’intensità e di intimità».