Roberto Cotroneo presenta “Niente di personale”: mercoledì 5 dicembre a Sassari, giovedì 6 dicembre a Marrubiu e venerdì 7 dicembre ad Assemini.
Un atto d’accusa stringente e radicale al nostro presente, fotografia di quello che siamo diventati, ma anche racconto appassionato di un universo perduto da riconquistare con passione e indignazione. Con Niente di personale (La nave di Teseo), appena arrivato in libreria e già acclamatissimo successo editoriale, Roberto Cotroneo, giornalista e scrittore, protagonista indiscusso della vita culturale italiana degli ultimi trent’anni, ritorna alla narrativa con un romanzo che è un viaggio nella memoria attraverso un’epoca che ha influenzato la formazione di un’intera nazione. La storia, tra autobiografia e cronaca, è quella di un uomo che ha lavorato a lungo nel mondo della cultura che si accorge, d’un tratto, di essere stato negli ultimi trent’anni testimone di un tempo ormai perduto: è il mondo dei grandi intellettuali come Moravia, Sciascia, Calvino.L’autore sarà protagonista di un mini tour in Sardegna per Éntula, il festival letterario organizzato dall’associazione culturale Lìberos. Si comincia mercoledì 5 dicembre a Sassari alle 18:30 alla Libreria Koinè con Piergiorgio Pinna. Il giorno successivo giovedì 6 dicembre l’appuntamento è nell’Aula consiliare di Marrubiu alle 18 con Pier Franco Fadda. Ultima tappa venerdì 7 dicembre ad Assemini, alla Biblioteca comunale alle 18 con lo scrittore Giorgio Todde.
Niente di personale (La nave di Teseo). Uno scrittore che ha lavorato a lungo nel mondo dei giornali e della cultura si accorge d’un tratto, come per una strana epifania, di essere stato negli ultimi trent’anni il testimone di un tempo ormai perduto. Perché è scomparso il mondo di Moravia e Calvino, di Fellini e Sciascia? E il grande giornalismo, e l’anima delle case editrici? Decide quindi di ricostruire il motivo per cui tutto questo è accaduto. Attraverso una scrittura densa e il confronto con personaggi un tempo importanti e oggi quasi ai margini del mondo culturale prova a raccontare la fine di un’epoca. Tutto avviene in una Roma rarefatta e logora, che assiste indifferente al mutare delle cose. Così un universo sfuggente eppure nitido torna a vivere negli occhi e nel ricordo del protagonista che non può sottrarsi alla bellezza che ha conosciuto, né fare a meno di pesarla al netto di quello che oggi vede attorno a sé: un matrimonio in crisi, una metropoli che non lo incanta più, dei segreti di famiglia che tornano a farsi avanti, la minaccia di una follia incombente, dei fantasmi che la abitano. Un romanzo che è un atto d’accusa stringente e radicale, la fotografia di quello che siamo diventati. L’inno a un tempo perduto, a un tempo cristallizzato e rivendicato: la storia e lo sguardo di un uomo capace di passione, indignazione, ironia, che fa del narrare invettiva e resistenza, perché la memoria a volte è l’unica chiave per salvare il futuro.
Roberto Cotroneo giornalista, scrittore e critico letterario italiano ha studiato Filosofia all’università di Torino e pianoforte al Conservatorio di Alessandria. Dal 2004 è editorialista dell’“Unità” e collaboratore di “Panorama”. Nel 2003 esce per Mondadori Chiedimi chi erano i Beatles. Lettera a mio figlio sull’amore per la musica, un racconto sulla musica vista attraverso storie, ricordi, pensieri e grandi suggestioni. Ha curato il volume delle Opere di Giorgio Bassani per la collana di classici “i Meridiani” di Mondadori (1998) e ha scritto saggi su Fabrizio De André e Francesco Guccini. Alcuni suoi racconti sono pubblicati in varie antologie. I suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo. Finalista al Premio Campiello nel 1996 con Presto con fuoco. Nel 1999 vince il premio Fenice-Europa con il libro L’età perfetta. Nel tempo libero ama suonare il pianoforte. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: Se una mattina d’estate un bambino. Lettera a mio figlio sull’amore per i libri (1994), Eco: due o tre cose che so di lui (2001), Presto con fuoco (1995), Otranto (1997), L’età perfetta (1999), Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome (2002), Il vento dell’odio (2008), Manuale di scrittura creativa (2011), Il sogno di scrivere. Perché lo abbiamo tutti. Perché è giusto realizzarlo (2014), Lo sguardo rovesciato. Come la fotografia sta cambiando le nostre vite (2015), Genius loci. Nel teatro dell’arte (2017) e L’invenzione di Caravaggio (2018).