Ocelot. “Uno zoo privato a Dorgali che ne deteneva in cattività almeno 9 esemplari in condizioni di maltrattamento senza la certificazione CITES segnalato ai Carabinieri che hanno richiesto l’intervento specialistico dei Raggruppamento CITES”.
I militari del raggruppamento Carabinieri cites (rep. Op. – sez. Operativa Centrale e Nucleo Carabinieri Cites – distaccamento di Olbia) il 23 novembre scorso, su mandato della Procura della Repubblica di Nuoro, hanno denunciato due persone residenti a Dorgali per la detenzione, senza le prescritte autorizzazioni, di un raro esemplare di “felis pardalis”, meglio conosciuto con il nome di ocelot, da “ocelotl” un termine che per gli aztechi definiva genericamente il giaguaro, figura molto presente nella iconografia precolombiana, “gattopardo in italiano”.La sua pelliccia, ambita nel periodo tra gli anni 60 e 80 nel mondo della moda e del jet set ricorda quella del leopardo ma le sue dimensioni sono più ridotte. Molto utilizzato anche nelle collezioni zoologiche e come animale da compagnia è stato sequestrato in quanto detenuto in condizioni etologicamente non compatibili per la sua specie (art.727 del c.p.) e privo della documentazione che ne comprovasse la legale acquisizione ai sensi della convenzione di washington-cites (l.150 del 7.2.1992 e smi).
L’esemplare è stato trasferito da personale specialistico dei Carabinieri –CITES- in un centro di recupero in provincia di Roma ove verrà messo in spazi più idonei in attesa di incontrare una femmina, magari proveniente da una analoga storia di sequestro.