Buone notizie per il portiere rossoblu Cragno: la sua convocazione in Nazionale è stata confermata dal c.t. Roberto Mancini. Una giusta ricompensa per un percorso di crescita costante intrapreso con sacrificio e impegno, la stessa dedizione che ci sta mettendo il Presidente Giulini per portare avanti una serie di importanti progetti societari incentrati sulla costruzione del nuovo stadio, fiducioso di una rapida ripresa della squadra.
Aspetti positivi e negativi al calcio d’inizio
Non è certo tempo di fare bilanci, l’inizio di stagione è apparso leggermente in salita, ma con la svolta a Bergamo contro l’Atalanta grazie al goal di Barella, l’umore generale nello spogliatoio sembra essersi ricompattato. Il passo falso contro l’Empoli e il pareggio in casa contro il Sassuolo avevano demoralizzato i giocatori che sicuramente devono migliorare al centrocampo, che risulta essere spesso troppo macchinoso e debole. La terza giornata è stata davvero la prima vera svolta della stagione 2018/19 dei rossoblu, con un Cagliari agile, agguerrito e sempre concentrato sulla palla e un’offensiva praticamente perfetta. I prossimi appuntamenti calcistici saranno determinanti soprattutto contro le tre favorite di quest’anno, la regina incontrastata Juventus, l’inseguitore Napoli e l’Inter, quotate rispettivamente 1,33, 6,50 e 17,00 come vincenti del campionato al 13 di settembre. Ma cosa c’è che ancora non va nella squadra cagliaritana? L’esordio al Castellani di Empoli ha mostrato importanti lacune in difesa, con la coppia centrale di Romagna e Ceppitelli in particolare difficoltà dall’attacco empolese, ma anche per il solito debole supporto da parte del proprio centrocampo. A livello di fascia esterna Faragò e Lykogiannis si sono mossi abbastanza bene mentre Cigarini, nonostante le ottime capacità di movimento ha risentito della pressante fisicità del centrocampo di casa, perdendo quella lucidità in campo che lo ha portato spesso a vagare nel vuoto. Un esordio totalmente da dimenticare che ha sottolineato la notevole mole di lavoro che il tecnico rossoblu dovrà mettere in atto per tutto il corso della stagione. Nella seconda giornata disputata in casa alla Sardegna Arena contro il Sassuolo, il modulo di gioco di Maran del 4-3-1-2 è stato confermato e sembra che sarà quello di riferimento per tutta la stagione con una leggera variante 4-3-3. La sfida casalinga ha messo in evidenza un gruppo di gioco visibilmente più unito e organizzato a livello difensivo rispetto alla prima partita contro l’Empoli. Srna, il vero regista rossoblu si è subito distinto nel suo ruolo di terzino destro al posto di Faragò, dimostrando un carisma e un’intraprendenza durante tutta la gara.
Le novità in campo e fuori
I due nuovi ingressi Filip Bradaric classe ’92, vice campione del mondo dopo le esperienze in patria con Hajduk, NK Primorac e Rijeka e Klavan, ultimissimo acquisto ed ex centrale del Liverpool, sembrano essersi inseriti bene nella squadra. Bradaric che sta vivendo una nuova fase della sua carriera calcistica, è il vero regista con una tecnica di buon livello e una visione di gioco ampia anche sulla parte della difesa e nella zona centrale del campo dando un po’ di dinamicità. Klavan invece, nonostante l’infortunio e la sua importante stazza fisica, ha già mostrato la sua grande capacità di manovra durante il gioco. Con la maglia dell’Estonia ha collezionato 124 presenze e 3 goal e ora può completare la sua carriera con il Cagliari che ai tempi del calciomercato era sempre stata la sua prima scelta, nonostante diverse richieste da parte di club avversari di altri Paesi. Il suo grande idolo resta Paolo Maldini e forse ha ereditato da lui quella calma ed eleganza tipica dell’ex giocatore rossonero. Questi due nuovi inserimenti dovrebbero garantire al tecnico Maran una certa tranquillità e solidità nella parte difensiva, grazie anche alla presenza di Leonardo Pavoletti che viene considerato il vero fiore all’occhiello della squadra e una piacevole e gradita conferma. Fuori dal campo intanto si lavora alacremente per fa risorgere il nuovo stadio sulle ceneri del Sant’Elia, con un accordo quinquennale tra gli specialisti dell’Università di Cagliari e il consorzio Sportium scarl, che si è aggiudicato il concorso internazionale per riprogettare e costruire il nuovo impianto sportivo. Il protocollo, come spiegato dalla professoressa Di Guardo, è nato con l’idea di rafforzare la terza missione dell’ateneo, che riguarda proprio lo sviluppo tecno-economico e socio-ambientale. Università e Sportium hanno trovato un punto d’interazione relativo alle singole attività di ricerca e di consulenza in riferimento al nuovo stadio, soprattutto per quanto concerne studi, ricerca e didattica, dai cluster materiali a sport in the city, trasferimento tecnologico, tirocini, visite didattiche e di comunicazione e molti altri progetti che saranno svelati in corso d’opera. Un’intesa importante e duratura, di ben cinque anni, che inorgoglisce e valorizza un percorso in materia di ricerca, sviluppo di progettazione e innovazione del nuovo stadio del capoluogo.
Anche se dopo neanche quasi due mesi è presto per tirare le somme, secondo Maran, la squadra deve solo crescere cercando di inserire bene i giocatori arrivati da poco tempo. Ci sono sempre in agguato le condizioni fisiche di qualche componente, che spesso ribaltano la strategia del coach, ma Maran è ottimista e prosegue per la sua strada. Completa fiducia riposta anche in Srna, il giocatore croato tornato al Cagliari dopo la squalifica di un anno, che ha fatto vedere subito di essere ancora un giocatore credibile in campo, grazie al carattere, ai piedi e alla voglia di lottare, che non lo hanno mai abbandonato. Condizioni fisiche a parte il Cagliari sembra poter continuare a credere nella propria crescita come squadra compatta e preparata per affrontare le prossime sfide di campionato e per far emozionare i suoi tanti tifosi.