Continua la crescita dell’Aeroporto isolano: nuovi collegamenti e più frequenze. E a proposito della continuità territoriale…
«Lo sviluppo di un’attività che individua nell’internazionale la propria aspirazione». Così Gabor Pinna, presidente SOGAER, ha definito il lavoro della società durante la presentazione della stagione estiva 2019. Una naturale prosecuzione dei numeri, soddisfacenti per gli addetti ai lavori, registrati in questi mesi e destinati a crescere secondo le programmazioni.Con 14 collegamenti di linea in più rispetto alla scorsa estate, Cagliari sarà collegata con 22 Paesi, per un totale di 80 destinazioni (60 di queste internazionali). Tra i nuovi vettori Praga, Mosca, Budapest e Dublino per il mercato estero. Importante il ritorno di Air Italy con Milano Malpensa, che arriverà a 14 voli settimanali, indispensabili per collegare il capoluogo sardo non solo con la penisola, ma in generale con uno degli scali più importanti del mondo. Novità anche sul fronte charter: in primo piano il collegamento con Tel Aviv operato dalla compagnia Israir.
Spiccano Ryanair e Volotea nella lista dei nuovi vettori. La prima, società low cost ormai celebre nel territorio, porterà Valencia, Siviglia, Porto, Karlsruhe oltre alle sopracitate Dublino e Budapest. La società spagnola, ormai legata al “Mameli” con il recente accordo per la base in loco, porterà Marsiglia, Praga, Strasburgo e le italiane Pescara e Palermo.
I numeri di questo piano parlano di 4.140.912 posti totali offerti, con un aumento del 21% su quelli internazionali: quasi 300.000 posti incrementali per le ambizioni sopranazionali del gruppo. «Ma i numeri sono destinati a crescere». Questo è il pensiero dell’A.D. Scanu, che anticipa importanti investimenti, soprattutto strutturali, per arrivare al traguardo dei 6 milioni di passeggeri.
Durante la presentazione si è trovato lo spazio per parlare di continuità territoriale. «È un diritto che spetta ai sardi – ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale – importante non solo per il turismo, ma anche per rendere possibili viaggi legati al business o a motivi familiari. È una necessità».
Riccardo Mascia